Ott 302012
 

Apple, durante la manifestazione per la presentazione dell’iPAD Mini, ha rinnovato buona parte del suo parco macchine. Dal MacBook Pro agli iMac, dal Mac Mini all’iPAD 4.

La cosa più interessante da notare, dal nostro punto di vista, è l’uso di una nuova tecnologia denominata FUSION DRIVE. Infatti, Apple ha re-ingegnerizzato le sue macchine desktop. Oltre all’aspetto dal design incredibile come ogni prodotto della casa californiana, Apple ha probabilmente fatto fruttare una serie di tecnologie proprietarie, realizzate insieme a Intel o sfruttato quelle acquisite qualche anno fa comprando la società israeliana Anobit specializzata in memorie NAND.

[ NAND, anche chiamata flash memory, è una tipologia di memoria a stato solido, di tipo non volatile, che può essere usata anche come memoria di lettura-scrittura. ]

Già dallo scorso anno, Apple, negli iMac che utilizzano un processore Sandy Bridge della Intel, aveva potuto utilizzare e abbinare tecnologie allo stato solido ai tradizionali HDD. Oggi offre un’ulteriore vantaggio per il fatto che il sistema operativo gestisce l’hard disk tradizionale come deposito di dati mentre l’unità a stato solido viene utilizzata per scrivere i dati di codice utilizzati più frequentemente. Questa modalità di funzionamento consente un enorme incremento di velocità soprattutto in operazioni come avvio e spegnimento del computer, apertura di file e un miglioramento generale nel comportamento della macchina.

Una tecnologia simile è quella utilizzata da Seagate con le sue unità ibride a stato solido chiamate Momentus XT, che grazie ad una tecnologia denominata Adaptive Memory, permette alle unità SSHD di ridurre in maniera evidente i tempi di avvio ed esecuzione delle applicazioni offrendo prestazioni elevatissime molto simili a quelle ottenute con le unità a stato solido. Questa tecnologia funziona attraverso l’uso di appositi algoritmi che, analizzano l’uso dei dati sul computer, facendo in modo che vengano depositati sulla memoria Flash NAND quelli utilizzati con maggior frequenza, permettendo in questo modo di aumentare le prestazioni complessive del sistema.

Fusion Drive, consente di combinare 128GB di NAND flash con un disco rigido standard da 1TB o 3TB e creando un singolo volume di archiviazione in grado di gestire in maniera intelligentemente i files per ottimizzare le fasi di lettura e scrittura. E’ una tecnologia molto “furba”, perché consente al computer di adattarsi al modo operativo dell’utente. Essa sposta i files maggiormente utilizzati sulla velocissima memoria NAND e lascia gli altri nella più lenta memoria magnetica tradizionale.

Lo spazio che appare all’utente, è quello di un solo hard disk pur possedendo due unità, una allo stato solido e una tradizionale. La fusione è gestita a livello di sistema da Mountain Lion il più recente sistema operativo di Apple. Ecco perché il nome Fusion Drive, perché il sistema si occupa di fondere in un’unica unità fisica le due tipologie di memoria e l’utente non deve far nulla se non lavorare com’è abituato a fare solitamente.

Fusion Drive rappresenta un passo avanti nelle tecnologie di storage dei dati e un’indubbia innovazione nel campo dell’informatica, capace di rivitalizzare i nostri computer attraverso l’eliminazione di un altro “collo di bottiglia” presente tra l’elaborazione del processore e la restituzione dei dati.

Ott 292012
 

TriangoloEquilatero

DESCRIZIONE:

Strumenti da Disegnofoglio F4 liscio gr.220, matita HB/2, squadretteriga e compasso.

Livello: classi seconde.

Difficoltà: bassa.

Descrizione: usando un foglio dall’album da disegno, effettuiamo la squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le esercitazioni della scheda sopra.

PROCEDURA OPERATIVA:

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

  1. tracciare una retta orizzontale r per tutta la lunghezza del foglio, avendo cura di tracciarla leggermente più in basso della metà foglio;
  2. individuare sulla retta r un segmento AB lungo 15 cm;
  3. adesso, puntando il compasso in A con apertura AB, tracciare un arco come in figura; analogamente puntare il compasso in e con apertura BA tracciare l’archetto come in figura. I due archi si incontreranno in un punto che chiameremo C;
  4. basterà adesso unire il punto C con il punto A;
  5. infine, unire il punto C con il punto B per definire gli ultimi due lati del triangolo equilatero che sarà così costruito.

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Ott 292012
 
QUADRATO DATO IL LATO
Dati LATO DEL QUADRATO pari a 12 cm o secondo indicazione del docente
CONSEGNE:
Consegna 1 Esegui la costruzione geometrica
Digit Esegui le consegne in digitale utilizzando il CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
DESCRIZIONE:

Prima di iniziare, pulisci il piano di lavoro e gli strumenti da disegno. Usando un foglio F4 liscio, effettua la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le consegne.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

PROCEDURA OPERATIVA

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

STEP #01 – con la riga o la squadretta, tracciamo la retta orizzontale “r” a circa 5 centimetri dal bordo inferiore del foglio;

STEP #02 – sulla retta, individuiamo un segmento A-B di misura data, pari al lato del quadrato da costruire;

STEP #03 – puntiamo adesso il compasso in A e con apertura a piacere tracciamo una circonferenza che intersecherà la retta “r” nei punti 1 e 2;

STEP #04 – puntiamo il compasso in 1 e con apertura 1-2, tracciamo un arco dalla parte superiore della retta “r”;

STEP #05 – allo stesso modo puntiamo il compasso con la stessa apertura sul punto 2 e tracciamo un arco opposto a partire dal punto 1;

STEP #06 – i due archi si intersecheranno in un punto che chiameremo 3; con la riga uniamo i punti A e 3 e tracciamo la semiretta passante per entrambi;

STEP #07 – puntiamo il compasso in A e con apertura A-B tracciamo un arco che intersecherà la retta “s” in un punto C;

STEP #08 – sempre con la stessa apertura A-B pari al lato del quadrato, puntiamo il compasso in C e tracciamo un archetto dal lato di B;

STEP #09 – allo stesso modo spostiamo il compasso in B sempre con la stessa apertura pari al lato del quadrato e tracciamo un altro archetto che intersecherà il precedente in un punto D;

STEP #10 – rinforziamo adesso il segmento A-C;

STEP #11 – uniamo poi il punto B ed il punto D;

STEP #12 – infine, uniamo il punto C con il punto D;

Ricordo che le linee colorate di rosso sono quelle che vanno rinforzate nel disegno.

VIDEO

Ott 282012
 
Vedere il gigante di Redmond inseguire i concorrenti non è cosa di tutti i giorni, ma è quello che sta accadendo sulla scena internazionale. Basti pensare alla recente situazione di Nokia, colosso finlandese della telefonia, fino a pochi anni fa incontrastato dominatore del mercato mobile con i propri cellulari, oggi, scalzato dalle prime posizioni da Apple e Samsung oltre che da LG e altri concorrenti nel segmento smartphone. Microsoft ha visto pian piano venire erosa da concorrenti sempre più agguerriti la propria posizione dominante, trovandosi per la prima volta a dover inseguire e non doversi fare inseguire. Apple con il suo iOS e Android sull’altro versante spopolano incontrastati e a Redmond non tocca altro che la rimonta. E questa rimonta parte da Windows 8, la nuova incarnazione del sistema operativo di Microsoft, per molti versi rivoluzionario. A New York dopo l’annuncio in pompa magna, il CEO di Microsoft, Steve Ballmer, il presidente della divisione Windows e Windows Live, Steven Sinofsky, il vice presidente della divisione Windows Julie Larson-Green ed il responsabile hardware Mike Angiulo sono saliti sul palco per la presentazione del nuovo sistema operativo. Windows 8 è definito un sistema a “piastrelle”, il cui scopo è quello di unificare l’esperienza dei personal computer con quella dei recenti dispositivi mobili soprattutto tablets. Un sistema in grado di interfacciarsi sia con tradizionali sistemi di output e input che di  utilizzare le ultime tecnologia multi-touch in ogni ambito.
Ma scopriamone alcune caratteristiche fondamentali. Innanzitutto ciò che colpisce subito è la Start Screen in perfetta interfaccia Metro. Questa all’inizio lascia effettivamente disorientati, perché difronte ad un uso classico del PC questa nuova interfaccia totalmente touch confonde e non è detto sia altrettanto utile e efficace come su un tablet. Microsoft ha comunque lasciato la possibilità di ristabilire la vecchia interfaccia qualora non ci si ritrovi con la nuova, anche se questa sarà scarna di fronzoli e orpelli perché tutta la progettazione degli ingegneri di Microsoft è stata concentrata sul nuovo ambiente. Le vecchie applicazioni funzioneranno sul nuovo OS anche se alcune caratteristiche peculiari, tipo il cloud e il controllo in remoto del PC saranno possibili solo con Windows 8 versione Pro. Incluse nel sistema operativo alcune importanti applicazioni a partire da Internet Explorer 10, ma anche SkyDrive, Mail, Calendario, Messaggi e Foto. Non si comprende perché Microsoft non abbai parlato apertamente, ma solo citato il proprio Windows Store, il proprio negozio online (come iTunes di Apple o l’AppStore di Android) per cui non si capisce se l’apertura sarà contestuale al lancio del sitema operativo o se avverrà in seguito.
Dal 26 ottobre, Windows 8 è disponibile anche nel nostro Paese. Microsoft ha attivato una nuova pagina internet, windows.it studiata appositamente per fornire informazioni agli utenti italiani sul nuovo OS o per consentire loro di acquistare una licenza online. Il costo è di 29,99 euro solo per i possessori di una regolare licenza di una precedente versione del sistema operativo. Se si desidera ricevere il DVD di installazione il costo sarà di 59,99 euro e l’offerta sarà valida solo fino al 31 gennaio 2013.
Vedremo come questa nuova incarnazione del sistema operativo di Redmond sarà accolta dal mercato e soprattutto dagli utenti e se Microsoft riuscirà a recuperare il gap che la separa dalle agguerrite concorrenti.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=tYMgF0hmqpA&w=480&h=360&rel=0]

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=7MULfm-7vrI&w=480&h=360&rel=0]

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Auj1LFYfY9U&w=480&h=360&rel=0]

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=U3QrzITUeog&w=480&h=360&rel=0]
Ott 272012
 

DIVangRETTO3parti

DESCRIZIONE:

Strumenti da Disegnofoglio F4 liscio gr.220, matita HB/2, squadretteriga e compasso.

Livello: classi seconde.

Difficoltà: media.

Descrizione: usando un foglio dall’album da disegno, effettuiamo la squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le esercitazioni della scheda sopra.

PROCEDURA OPERATIVA:

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

  1. partiamo da quanto realizzato nella tavola n.2 ossia nell’esercizio per la costruzione della PERPENDICOLARE all’ESTREMO di un SEGMENTO;
  2. puntare il compasso sul punto A e con apertura a piacere tracciare un arco come in figura che interseca i segmenti AB e AC rispettivamente nei punti 2 e 1;
  3. adesso, puntando il compasso in 2 con apertura 2A, tracciare l’arco come in figura;
  4. analogamente puntare il compasso in 1 e con apertura 1A tracciare l’arco opposto al precedente come in figura. I due archi si incontreranno in un punto che chiameremo 3;
  5. questi archi intersecano l’arco 12 nei punti 4 e 5; tracciamo, adesso, la retta passante per il punto 4 e per il punto A;
  6. analogamente bisognerà tracciare la retta passante per il punto 5 e per il punto A. Le due nuove rette incidenti in A divideranno l’arco BAC in tre parti uguali.

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Ott 272012
 

Come la mitica FENICE siamo rinati dalle nostre ceneri. Questa volta abbiamo rischiato tanto, o meglio ho rischiato di dover rifare il sito da zero. Un banalissimo errore per un cambio nome ha danneggiato il file database, cioè quello che contiene tutte le informazione e la disposizione dei files all’interno del sito. Per cui il caos regnava sovrano. Risultato, non tracciabilità del sito, errori in sequenza, impossibilità di vedere i contenuti nell’ordine e nella disposizione originale.

Ma dalle disgrazie, si apprende anche molto. Si registra l’amicizia delle persone, si riscontra la solidarietà e la partecipazione. Alcuni alunni si sono dati disponibili ad aiutarmi nel riempire nuovamente il sito con i dati perduti. GRAZIE.

Grazie soprattutto alla mia vittima Andrea, webmaster e esperto in queste faccende che è impazzito con me per tre giorni e tre notti, dovendo purtroppo alla fine soccombere al problema banale ma assolutamente subdolo che aveva colpito le nostre pagine. Non finirò mai di ringraziarlo, non solo per il lavoro svolto, ma anche per la partecipazione e l’attenzione messa in un problema che lo riguardava solo marginalmente.

E debbo ringraziare anche quelli di Hosting99, i gestori del server che ospita le nostre pagine. Hanno risolto loro il problema ripristinando educazionetecnica.com a giorno 22 ottobre. Ebbene si, oggi il sito è ripartito come in un “flash back“, esattamente come era qualche giorno fa. Non tutto funziona, ma me ne accorgo solo io dall’interno. Lavorerò per ripristinare tutto e riportare il sito alla piena funzionalità.

E ringrazio soprattutto voi, famiglie e alunni, che mi avete supportato anche moralmente in questi giorni di delirio. Grazie, grazie e ancora grazie e…..

…ricominciamo a lavorare….

…beh, forse dopo queste vacanze.

BUONE VACANZE A TUTTI

Ott 202012
 

Quest’articolo nasce dalla convinzione che stimolare i giovani alla creatività, all’impegno, all’inventiva, produce i suoi frutti. E dalla lettura su internet di questa incredibile notizia, trovo ancor di più conferma a questa tesi. Se il ragazzo è veramente motivato al raggiungimento di un obiettivo, lo raggiungerà qualunque sia la sfida da affrontare e molte volte riuscirà anche a superarlo. La scuola ha l’obbligo morale e culturale di favorire questi processi, pur rimanendo nei binari dei percorsi stabiliti, innovandosi e cercando di essere, compatibilmente con i mezzi (sempre più scarsi), foriera di idee, proposte e indirizzi.

Vi invito per cui alla lettura di questa storia che, per il modo in cui si è svolta, rappresenta proprio il sogno americano e l’idea per cui “volere è potere”.

Juan Ehringer era uno studente americano come tanti altri negli Stati Uniti, ma mosso da una grande passione per l’ingegneria e l’amore per le auto e non disponendo di grosse somme di denaro, è riuscito a trasformare un sogno in realtà. Egli, infatti, ha convertito in auto elettrica una roadster sportiva come la Honda S 2000.

Grazie alle sue conoscenze, egli ha acquistato la macchina e non potendo permettersi i costi del carburante, ha deciso di trasformarla in auto elettrica. Ha così sostituito il motore e il serbatoio inserendo un sistema di batterie elettriche oltre ovviamente ad altri elementi tecnici molto più complessi e inutili da descrivere in questa sede. E’ riuscito nell’intento e ha realizzato un’auto a impatto e consumo zero con la potenza di circa 600 Cv. Il suo obiettivo era la realizzazione di un’auto che non fosse la solita berlina da studente sfigato, ma un’auto sportiva, elegante e veloce, ma con i consumi ridotti dato che non disponeva di grossi capitali. Ovviamente la limitatezza delle risorse economiche gli ha impedito di realizzare il suo progetto in breve tempo, ma lui non si è dato per vinto e ha proseguito nel suo intento fino a riuscirvi. Ha convinto i genitori a cofinanziare il progetto e così ha potuto permettersi il motore, le batterie e il regolatore. Lui avrebbe dovuto però acquistare l’auto. Lavorando part-time in un negozio d’auto per due anni ha raccolto il gruzzolo per poter acquistare un’auto sportiva e così ha fatto con la Honda S 2000 del 2003 per la cifra di circa 6000$. Sotto la carrozzeria ha installato il pacco di batterie da 26kWh raggiungendo una potenza di circa 512 Cv e un’autonomia compresa tra gli 80 e i 120 km. L’opera è stata possibile attraverso l’acquisto su internet di tutti gli altri componenti necessari.

Un incredibile lavoro, frutto della passione, della volontà e della grande intelligenza di Juan.

Ott 182012
 

Dopo varie richieste, e diversi tentativi fatti offline, avvio oggi in versione sperimentale la CHAT del nostro sito scolastico. Uno spazio in cui potrete condividere esperienze, scambiarvi opinioni o chiacchierare semplicemente della Dante, dei prof., della scuola o delle vacanze. Uno spazio per rendere finalmente social il nostro sito, senza avere le pretese di diventare Facebook. Il lancio è ovviamente in versione prova per testare il risultato e le impressioni e soprattutto per superare le mie reticenze in merito a questo strumento. Al fine di garantire una navigazione tranquilla, ho scelto uno strumento che mi ha consentito un alto grado di controllo e fornito strumenti di censura e prevenzione molto elevati.

Comunque colgo questa occasione per invitarvi tutti su quella che ovviamente non poteva che chiamarsi Tekno.CHAT.

Aspetto il vostro feedback, le vostre opinioni, le vostre impressioni, suggerimenti, critiche e quant’altro. Ma mi raccomando, fatevi sentire.

Ott 182012
 
BISETTRICE DI UN ANGOLO
Dati Tutte le misure e gli angoli sono a piacere
CONSEGNE:
Consegna 1 Esegui la costruzione geometrica
Digit Esegui le consegne in digitale utilizzando il CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
DESCRIZIONE:

Prima di iniziare, pulisci il piano di lavoro e gli strumenti da disegno. Usando un foglio F4 liscio, effettua la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le consegne.

COSTRUZIONE GEOMETRICA

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

STEP #01 – con la riga o la squadretta, tracciamo sul foglio da disegno due rette incidenti “r” ed “s” con inclinazione a piacere. Le due rette debbono intersecarsi in un punto che chiameremo A;

STEP #02 – puntiamo il compasso in A e con apertura a piacere tracciamo un arco di circonferenza che intèrseca la retta “r” in un punto che chiameremo 1 e la retta “s” in un punto che chiameremo 2;

STEP #03 – adesso, puntiamo il compasso su 1 e con apertura 1-2, tracciamo un arco di circonferenza tra le due rette;

STEP #04 – allo stesso modo puntiamo il compasso sul punto 2 con la stessa apertura 1-2 e tracciamo un altro arco in direzione opposta fino ad intersecare il precedente in un punto che chiameremo B;

STEP #05 – considerato l’angolo formato dalle due rette incidenti “r” ed “s” in A, la sua bisettrice sarà la retta passante per i punti A e B.

ANIMAZIONE

Ott 162012
 

Invito di Apple all’evento

E finalmente è arrivata la conferma: il 23 ottobre Apple presenterà al mondo intero il nuovo iPad mini. L’evento intitolato “Abbiamo ancora qualcosa da mostrarvi” è stato annunciato con un invito coloratissimo. Il logo della mela con la scritta su citata su uno sfondo multicolore. L’invito è stato diramato ai media e ai giornalisti negli Stati Uniti.

La presenza sull’invito delle parole “piccolo” e “di più” lascia poco spazio all’interpretazione su cosa sarà presentato.

Pare, inoltre, che oltre all’iPad mini, saranno presentati molti altri prodotti della Mela. Dovrebbero debuttare il nuovo MacBook Pro e vedere il rinnovo della linea quasi dopo due anni gli iMac. Infine dovrebbe essere presentato anche il nuovo Mac Mini. Si tratta ovviamente di rumours, anche se suffragati da molti indizi e potrebbe vedere la luce anche un rinnovato iPad con nuova architettura interna, capace di ridurre notevolmente i consumi e probabilmente dotato del nuovo connettore standard Lightining, quello adottato dal nuovo iPhone 5.

Giorno 23 alle 19 ora italiana, basterà seguire sui canali ufficiali il keynote per scoprire cosa bolle in pentola.

Ott 152012
 

Tutti ne abbiamo sentito parlare al telegiornale o dagli amici, è la notizia più tekno del momento. Entra di diritto nella storia il paracadutista austriaco Felix Baumgartner che il 15 ottobre lanciandosi dall’altezza di 39.043 metri ha infranto la barriera del suono. E’ stato, infatti, il primo uomo che senza l’ausilio di un velivolo, in caduta libera, ha raggiunto la ragguardevole velocità di 1.137 km/h (Mach 1 si raggiunge’ normalmente di 1.234 km/h ma si riduce con l’aumentare dell’altezza). Ma con questo volo Baumgartner ha infranto altri records. E’ l’uomo che si è lanciato dal punto più alto, infatti il precedente record era di 31.333 metri registrato dal colonnello americano Joe Kittering nel 1960; ha raggiunto questa altezza attraverso l’uso di un pallone aerostatico stabilendo così un ulteriore record. Il tempo di discesa, però, gli ha impedito di infrangere il record di maggior durata di una caduta libera, fermandosi a 4 minuti e 19 secondi, cioè quando ha aperto il paracadute (il precedente era di 4 minuti e 36 secondi). Nel complesso la durata della discesa, dopo una risalita di circa 2 ore e mezza, è stata di 16 minuti prima di toccare terra.

L’impresa, non priva di rischi, è stata trasmessa dalla tv con un ritardo di circa 20 secondi, proprio per poter tagliare le immagini in caso di incidente. L’impresa è comunque totalmente riuscita e Felix è atterrato regolarmente a Roswell nel deserto del New Mexico secondo quanto programmato. L’uomo del giorno ha così commentato: “A volte bisogna andare veramente in alto per vedere come siamo piccoli“.

Ott 132012
 

PerpendicolareEstremo

DESCRIZIONE:

Strumenti da Disegnofoglio F4 liscio gr.220, matita HB/2, squadretteriga e compasso.

Livello: classi seconde.

Difficoltà: bassa.

Descrizione: usando un foglio dall’album da disegno, effettuiamo la squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le esercitazioni della scheda sopra.

PROCEDURA OPERATIVA:

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

  1. tracciare una retta orizzontale “r” per tutta la lunghezza del foglio, avendo cura di tracciarla leggermente più in basso della metà foglio;
  2. tracciare sopra le retta “r” un segmento AB lungo 15 centimetri spostato verso destra rispetto al centro del foglio;
  3. puntare il compasso sul punto A e tracciare una circonferenza con raggio a piacere; questa incontrerà la retta R nei punti 1 e 2;
  4. puntare, adesso, il compasso sul punto 2 con apertura 1-2 tracciare l’arco di circonferenza come in figura;
  5. allo stesso modo puntare il compasso sul punto 1 e tracciare un’altra circonferenza uguale e opposta alla precedente; i due archi si incontreranno nel punto 3;
  6. a questo punto basterà unire il punto 3 con il punto A per trovare la perpendicolare all’estremo del segmento AB come ricercato.

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Ott 082012
 

In architettura le fondazioni sono quegli elementi strutturali che hanno la funzione di ricevere i carichi provenienti dalla sovrastruttura (sia essa una costruzione, un’apparecchiatura o altro) e diffonderli sul suolo.

Possiamo suddividere le fondazioni in due famiglie:

  • fondazioni superficiali (o dirette): plinto, trave di fondazione, piastra di fondazione, detta anche platea.
  • fondazioni profonde (o indirette): palo di fondazione, micropalo, fondazione ciclopica.

FONDAZIONI SUPERFICIALI O DIRETTE

Sono quelle più comuni, utilizzate nel caso di edifici costruiti su terreni senza particolari problemi di resistenza. Il tipo di fondazione diretta viene realizzata in base alla struttura portante dell’edificio. Per cui avremo:

Fondazioni a plinti; utilizzato per strutture a telaio con carichi elevati viene ingrossata la base del pilastro con un plinto di solito con la forma tronco-piramidale. Per assicurare un maggiore legame tra i plinti, questi vengono spesso collegati con cordoli in calcestruzzo armato.


Fondazioni a trave rovescia; si tratta di travi annegate nel terreno che collegano tra di loro tutti i plinti di fondazione. In pratica si ribalta il sistema strutturale dell’edificio in fondazione. Queste travi annegate nel terreno hanno forma di un “T” rovesciata. Questa soluzione è particolarmente efficace per contrastare i cedimenti differenziati del terreno e nella progettazione antisismica.


Fondazione a platea; utilizzate con strutture particolari o in presenza di terreni deboli. Può essere considerato uno sviluppo della fondazione a travi rovesce, con in più la presenza di un solettone inferiore a cui spesso si aggiungono nervature ortogonali secondarie rispetto a quelle delle travi rovesce, per garantire un ulteriore irrigidimento della struttura.

FONDAZIONI PROFONDE O INDIRETTE

Le fondazioni indirette vengono praticate quando gli strati superficiali del terreno non hanno una portanza sufficiente per sopportare il carico della struttura o nel caso in cui i cedimenti previsti con le fondazioni dirette siano eccessivi.

Il tipo più comune, nell’edilizia storica, è il palo di legno di particolari essenze dure e resinose, tipo quercia, rovere, ecc. eventualmente con la punta rinforzata in metallo, detta puntazza, conficcato nel terreno attraverso battitura con speciali macchine dette battipalo, finché non raggiunge strati di terreno solido oppure pensato per resistere mediante l’attrito laterale che si crea con il terreno.

Fondazioni a pozzo o ciclopiche, sono costituite da scavi a sezione obbligata profondi, riempiti con materiale secco accuratamente costipato oppure con conglomerato cementizio a basso tenore di cemento.

 

 

 

 

 

 

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MACCHINA BATTIPALO COMING SOON
Durata: 4:22 Durata: 0:00
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