Apr 302013
 

LG curvo02Non sarà disponibile da subito in tutto il mondo ma ordinabile solo in Corea del Sud, il nuovo tv di LG un OLED con display curvo. La notizia ha colto di sorpresa tutti; infatti LG ha annunciato questo nuovo display con largo anticipo. La vendita dovrebbe iniziare alla fine di quest’anno.

Dimensioni generose per il nuovo mega screen della casa coreana LG, si parla infatti di un 55 pollici di diagonale. Il modello, che ha nome in codice 55EA9800, secondo le indicazioni del produttore dovrebbe portare in casa quello che viene definito come IMAX-like, cioè uno schermo con caratteristiche molto simili a quelle degli ultimi schermi cinematografici ossia superficie curva con l’intera superficie equidistante dagli occhi dello spettatore. Anche lo spessore sarà maxi, o meglio “mini” di circa 4,3 mm per un peso di 17 kg. Questo quanto trapelato dalla presentazione ufficiale del televisore da parte di LG. Lo schermo dovrebbe avere tecnologia WRGB (tecnologia proprietaria di LG) per il colore, capace di garantire un’esperienza visiva e una qualità di colori immagini assolutamente nitide e naturali.

Come detto il televisore sarà ordinabile inizialmente solo in Corea del Sud nei circa 1400 punti vendita della catena LG e il prezzo, ovviamente, sarà all’altezza del televisore pari a $ 13.500 circa € 10.300.

Per acquistarlo anche in Italia, sarà necessario aspettare l’annuncio ufficiale da parte di LG per la disponibilità nei paesi extra Corea e soprattutto la comunicazione sui prezzi di vendita.

LG curvo03

Articoli1

Apr 222013
 

EarthDay11Si festeggia oggi la giornata della TERRA. 192 paesi in tutto il pianeta e oltre un miliardo di persone partecipano a festeggiamenti e manifestazioni che hanno come tema principale il nostro pianeta e la sua salute. Ognuno di noi può partecipare all’evento globale e  iniziare a fare qualcosa per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Basta scattare una propria foto o del luogo in cui si vive e inviarla a The Face of Climate Change, la si pubblicherà su una bellissima parete animata (vi consiglio di vederla, è bellissima!!!).

1_earth-day

Gli eventi mondiali sono tanti e tra questi:

  • MILANO (Italia) – migliaia di persone si riuniranno per partecipare all’Earth Day Italia Festival;
  • ARGENTINA – i volontari della Fondazione Surfrider puliranno le spiagge locali e pianteranno arbusti e piantine sempreverdi per prevenire l’erosione del vento e dell’acqua;
  • GHANA – il programma di sviluppo rurale e l’istruzione (REDEP) ospita un evento di tre parti che include pulizia di una comunità, una produzione teatrale “Face of Climate Change” e un concorso letterario a tema ambientale;
  • SEOUL (Corea del Sud) – sta organizzando un  Flash Mob “Eco-style” della canzone “Gangnam Style” oltre che una mostra sulla Giornata della Terra in cui presenterà The Face of Climate Change;

  • COLUMBUS (Ohio) – centinaia di volontari stanno estirpando le piante invasive e ripuliscono oltre cento siti dislocati in diversi quartieri;
  • COPENAGHEN (Danimarca) – l’Istituto di Cultura danese sta organizzando l’annuale CO2 Green Drive. Ciclisti, automobilisti, pedoni stanno usando il GPS per informare sull’uso di mezzi green;
  • JALANDHAR (India) – Earth Day Network India sta distribuendo alberelli gratuitamente agli studenti e ospita una discussione sugli effetti del cambiamento climatico e di modi per mitigarlo.

Queste soltanto alcune delle centinaia di iniziative in tutto il mondo.

L’invito a partecipare è esplicito e cita: “Cosa stai facendo per la Giornata della Terra? Vieni a trovarci sul social media, per raccontare la tua storia, e caricare una tua foto!

Che aspettate? Io ci sono già stato e appena posso carico anche una foto della nostra terra. E voi?

Fatemi sapere quali sono state le vostre iniziative. Per il resto: TANTI AUGURI PIANETA TERRA.

Video1

Apr 222013
 

ASSO_ISO_SCALA

DESCRIZIONE:

Strumenti da Disegnofoglio F4 liscio gr.220, matita HB/2, squadretterigacompasso e normografo.

Livello: classi terze.

Difficoltà: alta.

Descrizione: usando un foglio dall’album da disegno, effettuiamo la squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare l’esercitazione della scheda sopra.

PROCEDURA OPERATIVA:

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

  1. tracciamo gli assi X, Y e Z come per l’assonometria isometrica;
  2. tracciamo l’asse Y’ per costruire la nostra figura di riferimento per il ribaltamento;
  3. disegniamo, ora, sul piano virtuale Y’Z (ortogonale) la nostra figura di riferimento per la costruzione della rampa, ossia la sua vista dall’alto riportando in scala le misure come indicate nei dati dell’esercitazione;
  4. proiettiamo ciascun punto di questa proiezione sugli assi Z e Y’;
  5. puntando il compasso sul centro degli assi, ribaltiamo queste proiezioni sugli assi X e Y;
  6. proiettiamo ora parallelamente a X e Y tali ribaltamenti, ricostruendo sul piano XY la figura di riferimento già disegnata sul piano Y’Z;
  7. da ciascun punto tracciamo una parallela a Z della lunghezza del relativo gradino;
  8. disegnano ora prima le pedate di ogni singolo gradino come nell’animazione sotto e poi le diverse alzate;
  9. completiamo la figura rinforzando le basi della scala (solo quelle visibili dalla nostra posizione);
  10. abbiamo così costruito l’assonometria isometrica di una rampa formata da 3 gradini

Scala_movie

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Apr 162013
 

itv-iring-controlBollono novità in casa Apple. Dopo la scomparsa di Steve Jobs, la società della mela morsicata ha perso parte del suo smalto, dello slancio innovativo che l’aveva contraddistinta nell’ultimo periodo di vita del suo fondatore. E forse proprio per questo che in Apple si sta cercando di dare nuovo impulso per non perdere terreno rispetto ad una concorrenza agguerrita che da diverse parti tenta di raggiungerla e toglierle il primato in alcuni settori chiave della tecnologia. E’ da poco, infatti, che hanno iniziato a circolare sulla rete le notizie sull’iWatch, e da poco, tornano forti le voci sulla tv che Steve Jobs avrebbe voluto realizzare e chissà in segreto ha già realizzato. I più informati dicono che entro il 2013 Apple rilascerà una sua tv, chiamata per ora iTV, con schermo 4K, ossia 4 volte più profonda del FullHD attuale e comandata attraverso l’iRing, un anello da indossare capace di leggere le gestualità di chi lo indossa e di trasformare tali gesti in specifici comandi per la iTV. Si parla, inoltre, di estendere il concetto di TV non più al solo soggiorno, ma alla mobilità; il mega schermo, sarà venduto, pare, con fino a 4 schermi secondari stile iPAD da 9,7 pollici in grado di riprodurre i contenuti della iTV ovunque in casa e di interagire con questa in modo totale.

IRINGIl concetto innovativo dell’iRng supera, nell’idea avanzata dai rumors, il tradizionale telecomando, essendo in grado non solo di riconoscere le gestures in modo totale, ma di interagire con la iTV e con il nuovo iWatch, fungendo da telecomando ma al tempo stesso di consentirci di effettuare anche telefonate. Il televisore sarà venduto con una miniTV di serie, ma si possono acquistare fino a 4 televisori specchio (mirror in inglese). Dimensioe e forma, sono molto simili all’iPAD, forse prorpio per ottenere economie di scala nella produzione e abbassare i costi, ma le funzioni saranno ridotte. Le miniTV sarebbero in grado di riprodurre contemporaneamente i contenuti della iTV fino ad un distanza di circa 200 metri dallo schermo principale.

La diagonale di questo mega schermo sarà di 60 pollici, anche se probabilmente ne saranno previste di più grandi e di più piccole per aggredire settori diversi del mercato. il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 1500 – 2500 dollari americani in base al numero di miniTV da abbinare allo schermo principale.

Scienza? Fantascienza? Verità? Fantasia? Nessuno può saperlo, poassiamo solo aspettare che qualche altro capolavoro di design e tecnologia esca fuori dal cappello della Apple. Noi ci saremo per raccontarvelo.

Apple-iTV-iRingArticoli1

 

Apr 152013
 
INVILUPPO ESAGONALE
Dati
AREA DA DISEGNO QUADRATA
LINEE distanti 1 centimetro e 1/2 centimetro
CONSEGNE:
Consegna 1 INVILUPPO ESAGONALE 1
Consegna 2 INVILUPPO ESAGONALE 2
Digit ESEGUI LE CONSEGNE 1 E 2 IN DIGITALE USANDO IL CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
DESCRIZIONE:

usando un foglio a quadri dal quadernone, effettuiamo la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le consegne delle 2 schede sotto.

COME INIZIARE

Per prima cosa, dovremo disegnare un’area perfettamente quadrata:

  • contiamo in orizzontale il numero di quadretti dell’area da disegno, come in figura;
  • dovremo considerare il numero massimo di quadretti pari; quindi, se per caso il foglio avrà 47 quadretti, dovremo fermarci a 46, il numero pari più grande possibile;

  • stabilito il numero di quadretti massimo orizzontali, riportiamoli in verticale come in figura;

  • adesso tracciamo l’area quadrata composta in orizzontale e verticale dallo stesso numero di quadretti;

  • tracciamo adesso le mediane come in figura sotto;

  • puntiamo il compasso nell’intersezione tra i due assi, al centro dell’area e tracciamo una circonferenza di diametro pari al lato del quadrato;

  • il cerchio così creato, sarà tangente al perimetro dell’area quadrata;
  • puntiamo il compasso con la stessa apertura precedente in A e tracciamo un semicerchio come nel disegno sotto;

  • allo stesso modo puntiamo il compasso con la stessa apertura in B e tracciamo un altro semicerchio come in A;

  • uniamo adesso i punti C con D e E con F sulla circonferenza; in questo modo la circonferenza risulterà divisa in 6 parti uguali;

INVILUPPO ESAGONALE 1
  • adesso, su ciascuno dei 6 bracci, tracciamo dei puntini distanti tra di loro 1 centimetro avendo l’accortezza di tracciarli a partire dal centro verso la circonferenza;
  • a questo punto, come nell’animazione sotto, uniamo ciascun primo punto con l’ultimo dal lato opposto di ogni singolo quadrante;

Inviluppo_esagonale_movie

  • nella prima consegna, dovrete unire punti distanti 1 centimetro come nell’immagine sotto;
INVILUPPO ESAGONALE 2
  • nella seconda consegna, dopo aver seguito la stessa procedura, dovrete unire punti distanti 1/2 centimetro. Otterrete una griglia più fitta con il doppio delle linee;
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Apr 132013
 

MetroDescrivere geometricamente un oggetto significa averne interpretato la forma e misurato le sue dimensioni e riprodurlo poi graficamente sul di un supporto quale il foglio o lo schermo di un computer. Misurare un oggetto, vuol dire descriverlo in modo che sia quantificabile e confrontabile. Il concetto di misura è antico, basti pensare che lo scambio si fondava sulle comparazioni tra ciò che veniva ceduto e ciò che veniva acquistato. Per cui, i concetti di misura e di misurazione si sono sviluppati di pari passo con l’evoluzione umana, diventando con il tempo sempre più raffinati e variegati.

Nel disegno tecnico (architettonico e ingegneristico), la misurazione è parte fondamentale. Ogni tratto, ogni segno della matita sul foglio, è simbolo di un linguaggio universale. Un insieme di norme che codificano questi segni grafici dando loro un significato preciso e univoco. Ad esempio, linee spesse mettono in evidenza elementi importanti ed in primo piano, mentre linee tratteggiate descrivono elementi non visibili o di secondaria importanza.

Ma avviamoci in questo percorso che ci porta alla scoperta dei sistemi di misurazione.

QUALCHE CENNO STORICO

SISTEMA METRICO DECIMALE

Sistema-Metrico-decimaleI Sistemi di misurazione, intesi come insieme di regole codificate, fanno per la prima volta la loro apparizione in Francia nel 1791 e la loro diffusione sarà capillare, prima nei paesi non anglosassoni e poi anche in quelli. L’Italia, come la maggior parte dei paesi mondiali, utilizza per misurare il Sistema Metrico Decimale basato su potenze di dieci, legato direttamente al sistema decimale dei numeri, legame che ne ha garantito il successo. Nei primi sistemi metrici, vi erano solo due unità di misurazione fondamentali, il metro per le lunghezze e il grammo per il peso. Tutte le altre unità di misurazione erano derivate da queste.

Pur esistendo differenti sistemi metrici di misurazione, usati in campo scientifico e nell’Unione Sovietica, oggi per far chiarezza ed uniformarli, è stato realizzato lo SI, acronimo che indica il Sistema Internazionale di unità di misura. Questo deriva dal sistema MKS (metro, kilogrammo, secondo) a cui sono state aggiunte altre 4 unità fondamentali quali il kelvin (temperatura), l’ampere (intensità di corrente elettrica), la candela (intensità luminosa) e la mole (quantità delle sostanze).

Per cui il Sistema Internazionale consta di due classi di unità ben definite:

  • UNITA’ DI BASE (lunghezza, massa, temperatura, tempo, corrente elettrica, intensità luminosa, quantità di sostanza);
  • UNITA’ DERIVATE (lavoro, energia, potenza).

SISTEMI NON METRICI

Sistema britannico

Sistema Imperiale Britannico

Come è facile constatare, nel mondo, esistono anche altri sistemi di misurazione, non accettati internazionalmente, ma altrettanto diffusi quali il Sistema Imperiale Britannico e il Sistema Americano entrambi derivati dalle antiche unità di misura inglesi. La loro diffusione è dovuta alla grande quantità di conquiste effettuate dall’inghilterra, da cui la loro estensione a tutti i paesi del Commonwealth e nei paesi dell’Impero britannico. Molto lentamente, anche questi paesi stanno procedento all’adozione del sistema metrico internazionale, già avvenuto in alcuni campi come tecnologia, medicina e scienza mentre ancora resistono quelle legate alla misurazione.

LA MISURAZIONE NEL DISEGNO TECNICO

L’importanza della misurazione ha il suo apice nel disegno tecnico, dove tutto è normato e dove tutto crea una relazione tra oggetti reali e la loro rappresentazione sulla carta. Nel disegno tecnico, sia esso architettonico, meccanico, urbanistico o cartografico, si dice che l’oggetto venga rappresentato in “scala”, intendendo per scala una relazione tra la misura reale dell’oggetto e la misura dello stesso nel disegno, utilizzando per entrambi la stessa unità di misura.

La prima operazione da effettuare, è la misurazione della dimensione dell’oggetto da rappresentare e le dimensioni del foglio sul quale sarà rappresentato. In parole povere, bisogna trovare il “miglior compromesso” tra la dimensione del supporto di rappresentazione (il foglio) e le dimensioni reali dell’oggetto. Immaginiamo di dover rappresentare su carta un’auto di grandi dimensioni come quella nell’immagine qui sotto:

Scala11

sarà necessario misurare il lato di maggior dimensione dell’oggetto (auto), ossia la sua lunghezza e la dimensione del lato maggiore del nostro supporto da disegno (foglio):

Scala1

Il foglio è evidentemente molto più piccolo. Dovremo, di conseguenza, ridurre l’oggetto per far si che esso sia rappresentabile con precisione entro i limiti del foglio.

Scala12

Immaginiamo che l’auto misuri 4440 mm (444 centimetri) e sapendo che il lato maggiore del foglio è pari a 330 mm (33 centimetri), proviamo per tentativi a farla entrare nel foglio. Nella tabella sotto sono riportati alcuni esempi di riduzione:

Misura Auto (mm) / = Dimensione foglio (330 mm) Scala
4.440 2 2.220 NO 1:2
4.440 4 1.110 NO 1:4
4.440 5 880 NO 1:5
4.440 10 440 NO 1:10
4.440 20 220 OK 1:20
4.440 15 296 OK 1:15

Nel primo caso abbiamo diviso per 2 la misura dell’auto, ma evidentemente non può entrare all’interno del foglio da disegno (colore rosso).

Nel secondo caso dividiamo per 4, ma anche così la misura dell’auto è maggiore della misura del foglio. Procedendo per tentativi aumentiamo il fattore di divisione. Dividendo per 20 l’auto rientrerebbe nel foglio (colore giallo). Ma in quest’ultimo caso, sarebbe rimasto molto spazio tra i suoi bordi e il disegno dell’auto; quindi, questa riduzione è eccessiva.

Nell’ultimo tentativo, dividendo per 15 la lunghezza dell’auto, abbiamo trovato il giusto compromesso tra oggetto e foglio (colore verde). Sotto una possibile rappresentazione grafica dell’auto in oggetto:

Scala2

SCALE DI MISURAZIONE

SCALA NUMERICA

Nell’ultima colonna della tabella precedente, è riportata la dicitura scala. Si tratta della cosiddetta scala numerica, ossia di un modo attraverso il quale indicare il grado di riduzione dell’oggetto. E’ espressa sotto forma di frazione che rappresenta il rapporto tra la misura sul foglio e quella sull’oggetto, ad esempio 1:100, 1:10.000, 1:50.000. Il disegno è tanto più piccolo, quanto maggiore è il denominatore della frazione. In pratica, in numeratore è sempre 1 (uno) e va sostituito con la dimensione reale dell’oggetto, espressa generalmente in centimetri, mentre al denominatore avremo il fattore di scala, ossia il valore per cui va divisa la dimensione reale.

Si scriverà ad esempio 1:5 (che si legge 1 a 5) e significa che divideremo la misura dell’oggetto per 5, ossia ridurremo di 5 volte la sua dimensione.

SCALA GRAFICA

E’ detto scala grafica quel segmento suddiviso in tante parti uguali che corrispondono alla lunghezza indicata.

scala-numerica-e-scala-graficaIn pratica, per sapere qual’è la distanza tra due punti su una cartina geografica, basterà misurare con una squadretta la loro distanza e verificare sulla scala grafica i nostri centimetri a quanti chilometri (ad esempio) corrispondano nella realtà.


ESEMPI

Per comprendere meglio quanto detto, proviamo a fare due esempi, uno da dimensione sulla carta (dc) a dimensione reale (dr) e uno da dimensione reale a dimensione sulla carta.

Esempio 1: diciamo che due località distano tra di loro 1.2 Km nella realtà e abbiamo una planimetria della zona su carta in scala 1:10.000. Qual’è la distanza su carta? Allora, procediamo con ordine:

  1. convertiamo i chilometri in centimetri, quindi 1,2Km corrisponderanno a 120.000 cm;
  2. la scala é 1:10.000, quindi sostituiamo a 1 il valore reale in centimetri: Avremo 120.000 cm : 10.000;
  3. il risultato è 12 cm, ossia sulla nostra cartina 1,2Km corrispondono a 12 cm in scala 1:10.000.

Esempio 2: diciamo adesso che abbiamo misurato la distanza tra due punti su una cartina in scala 1:50.000 e che questa distanza è pari a 17 cm. Qual’è la distanza reale? Procediamo:

  1. l’uguaglianza per ricavare la distanza reale è la seguente: 1 : scala = distanza sulla carta : distanza reale;
  2. abbiamo tutto tranne la distanza reale, sostituiamo i valori: 1 : 50.000 = 17 cm : X (che si legge 1 sta a 50.000 come 17 sta a X);
  3. da cui X = (17 cm * 50.000) / 1;
  4. ossia 850.000 cm pari a 8,5Km.
PUOI LEGGERE ANCHE:
Apr 062013
 

iPAD IZGO1Un altro compleanno eccellente dopo quello dei cellulari. Questo aprile è ricco di eventi importanti per la tecnologia e i suoi strumenti.

Sono passati tre anni, ebbene si, tre anni in cui il mondo dei devices digitali è stato rivoluzionato per sempre. Tre anni fa, un ormai malato e stanco Steve Jobs presentava sul palco del Yerba Buena Theatre (centro per le arti) del Moscone Center di San Francisco, la prima incarnazione dello strumento che oggi tutti bramano di possedere: l’iPAD.

Seduto su una poltrona nera, sia per mostrare la comodità di uso dello strumento da seduti, sia per riposare le sue stanche membra consumate dalla malattia, Steve presentò al mondo la grande tavoletta per la lettura dei libri. Schermo a bassa risoluzione, spessore consistente, profilo un po’ goffo, ma accattivante, affascinante, al punto di superare quello che fino a quel momento sembrava insuperabile, il melafonino, lo smartphone per eccellenza, l’iPhone.

steve-jobs-ipad

Come ogni intuizione di Jobs, anche l’iPAD ha rivoluzionato il mondo, diventando parte della nostra vita. Oggi parlare di tablet è normale, ma tre anni fa non era così scontato. Oggi l’iPAD è entrato in ogni settore della vita quotidiana, diventando strumento inseparabile per insegnanti, medici, manager, studiosi, liberi professionisti e studenti.

I tablet come l’iPAD, non sono PC senza tastiera, hanno usi e funzioni diversi, più limitati per alcuni aspetti, ma infinitamente più versatili e potenti per altri. Consentono un’autonomia, una trasportabilità, una capacità di interazione multi-devices che i PC non hanno e non possono avere. Jobs li paragonò alle moderne autovetture che hanno pian piano sostituito i furgonati americani, i cosiddetti truck, usando l’espressione “post-PC device”, ossia dispositivi post-PC.

L’iPAD in pochissimo tempo ha rivoluzionato il mondo dell’editoria, il modo di vivere l’informatica (quest’anno i devices portatili compresi i tablets hanno per la prima volta superato in vendite i PC desktop), il modo di vivere l’intrattenimento ed ancora molte delle trasformazioni non sono ancora avvenute. Qualcuno ha detto che l’iPAD ha avviato una rivoluzione storica, creando uno spartiacque: prima dell’iPAD e dopo l’iPAD. Noi viviamo l’era del dopo iPAD, l’era in cui il tablet è diventato uno standard della vita comune.

IPAD128Tante ancora saranno le possibili implicazioni e le sicure trasformazioni, ma quel giorno a San Francisco è stata segnata una tappa storica dell’evoluzione. E’ cominciata l’era in cui stiamo vivendo.

Anche noi di educazionetecnica.com ci uniamo al coro e diciamo: BUON COMPLEANNO iPAD.

Articoli1

Apr 042013
 
Martin Cooper

Martin Cooper

Non si direbbe, ma i telefoni cellulari hanno compiuto il 3 aprile ben 40 anni. Infatti, proprio il 3 aprile del 1973 in una strada di New York, l’ingegnere americano della multinazionale Motorola, Martin Cooper, attorniato da giornalisti e passanti incuriositi, effettuò la prima telefonata cellulare con un prototipo di quello che poi sarebbe diventato l’attuale smartphone, chiamato DynaTac, acronimo che voleva dire Dynamic Adaptive Total Area Coverage. Ovviamente non era uno degli eleganti e ultraleggeri smartphone che oggi tutti esibiamo o bramiamo acquistare, ma un grosso apparecchio dal peso di 1,5 kg, dotato di una autonomia di solo 30 minuti.

DynaTAC 8000x

DynaTAC 8000x

La comunicazione è rimasta celebre, perché Martin, chiamò dal cellulare il suo avversario più accanito, nonché capo della ricerca dei Bell Labs, Joel S. Engel, il quale aveva già concettualizzato le comunicazioni cellulari fin dal 1947. Ragion per cui di quella telefonata; ironicamente Martin disse testualmente: “Joel, this is Marty. I’m calling you from a cell phone, a real handheld portable cell phone“. La telefonata, partita dal cellulare di Martin, utilizzava una cella radio posta a poca distanza, connessa con la rete terrestre del gigante delle comunicazioni americane AT&T.

Per il decimo anniversario da quella conversazione, Motorola fece uscire sul mercato il primo vero telefono cellulare chiamato Motorola DynaTAC 8000x soprannominato The Brick (il mattone) a causa delle sue dimensioni e del suo peso. Ma il DynaTAC apriva anche un’era; con il suo costo (4.000$) e quello che consentiva di fare, divenne simbolo di ricchezza, manifestazione di rampantismo e opulenza da parte di grandi manager e protagonisti della vita economica del paese.
MicroTAC

MicroTAC

Il DynaTAC venne sostituito, dopo diverse evoluzioni, dal famosissimo MicroTAC che rappresentava un grosso passo avanti dell’azienda nella riduzione del peso e del dimensioni ai, fino ad allora, pesanti e ingombranti avi dei cellulari.

Buon compleanno cellulare, da educazionetecnica.com

Ma prima di chiudere qualche piccola curiosità; vi dieta chiesti dal giorno della loro nascita, quali sono stati i modelli di cellulari più venduti nel mondo?

Nokia 1110

Nokia 1110

Molti di noi direbbero subito l’iPhone, o il Galaxy S3! Invece no; una classifica l’ha stilata il Daily Telegraph che vede ben 9 modelli su 10 nella top ten occupati da Nokia, il gigante finlandese che prima del l’avvento dell’iPhone dominava incontrastata il mercato mondiale. Il modello top é il Nokia 1110 seguito dal Nokia 3210 e da altri. In grande ascesa l’iPhone di Apple al 12o posto e 17o e 18o dai Samsung Galaxy S2 e S3. L’unica posizione, della classifica, non occupata da Nokia è la sesta detenuta da Motorola con il famosissimo RAZR V3.

Articoli1
Apr 032013
 
P.O. RETTANGOLO
Dati LATO 1 = 7 cm – LATO 2 = 4 cm
CONSEGNE:
1 P.O. RETTANGOLO PARALLELO AL PIANO ORIZZONTALE
2 P.O. RETTANGOLO PARALLELO AL PIANO VERTICALE
3 P.O. RETTANGOLO PARALLELO AL PIANO LATERALE
4 REALIZZA LE P.O. UTILIZZANDO IL CAD
STRUMENTI NECESSARI:
OPERAZIONI INIZIALI:

usando un foglio F4, posizionato in orizzontale, effettuiamo la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA).

In questa esercitazione, effettueremo le 3 Proiezioni Ortogonali di un rettangolo di lati dati. Nella prima, il rettangolo sarà posto parallelamente al Piano Orizzontale, nella seconda al Piano Verticale e nella terza al Piano Laterale. In ognuna di esse sarà fondamentale disegnare il rettangolo al centro del piano a cui è parallelo.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

P.O. RETTANGOLO // AL PIANO ORIZZONTALE
01 – Il rettangolo posto parallelamente al Piano Orizzontale, ossia al piano che passa sotto i nostri piedi come il pavimento su cui camminiamo si trova nella posizione descritta sotto rispetto ai tre piani e proietta la sua superficie proprio sul Piano Orizzontale. Essendo una figura bidimensionale e non avendo per cui spessore, sugli altri due piani proietterà due linee di lunghezza pari ai lati del rettangolo.

01 – Rettangolo parallelo al Piano Orizzontale

02 – Nell’immagine seguente, potete osservare le tre proiezioni del rettangolo sui tre piani ortogonali.

02 – Proiezioni del rettangolo sui tre piani ortogonali

03 – Una volta che i 3 piani vengono ribaltati sul foglio da disegno trovandosi in posizione complanare, saremo in grado di disegnare le Proiezioni Ortogonali del quadrato sul foglio. Si dovrà partire dal quadrato sul Piano Orizzontale per poter poi determinare le proiezioni sui piani Verticale e Laterale che, come detto, saranno due segmenti di lunghezza pari al lato del quadrato.

03 – Proiezioni ortogonali di un Rettangolo parallelo al Piano Orizzontale

TUTORIAL VIDEO:
  1. dividiamo l’area da disegno in quattro parti uguali tracciando un asse orizzontale e uno verticale;
  2. trascriviamo con il normografo i nomi dei diversi piani: P.O. (Piano Orizzontale),P.V. (Piano Verticale), P.L. (piano laterale);
  3. trascriviamo, inoltre, sull’asse orizzontale, all’inizio e alla fine le lettere L. e T.(Linea di Terra);
  4. costruiamo ora su P.O. il RETTANGOLO utilizzando le squadrette e la riga;
  5. nominiamo ogni spigolo del rettangolo ABCD (scriviamo piccolo e bene a mano libera);
  6. proiettiamo ciascuno spigolo ABCD ortogonalmente su P.V.;
  7. all’altezza indicata sui dati dell’esercitazione, tracciamo il segmento proiezione del rettangolo ABCD sul Piano Verticale e inseriamo i nomi degli spigoli come in figura;
  8. proiettiamo ora ABCD su P.L.; per fare ciò dovremo proiettare gli spigoli del quadrato sull’asse verticale della costruzione. Poi puntando il compasso al centro degli assi ribaltiamo le proiezioni ABCD su L.T.;
  9. alziamo adesso le proiezioni all’altezza stabilita precedentemente (l’altezza su P.V.e su P.L. è la stessa) e colleghiamo le proiezioni su P.V. e su P.L.;
  10. per completare l’elaborato, rinforziamo solo le proiezioni del quadrato sui tre diversi piani (linee in rosso).

PORettangolo_movie

P.O. RETTANGOLO // AL PIANO VERTICALE
01 – Il rettangolo posto parallelamente al Piano Verticale, ossia al piano posto di fronte a noi come una parete, si trova nella posizione descritta sotto rispetto ai tre piani e proietta la sua superficie proprio sul Piano Verticale. Essendo una figura bidimensionale e non avendo per cui spessore, sugli altri due piani proietterà due linee di lunghezza pari ai suoi lati maggiore e minore.

01 – Rettangolo parallelo al Piano Verticale

02 – Nell’immagine seguente, potete osservare le tre proiezioni del rettangolo sui tre piani ortogonali.

02 – Proiezioni del rettangolo sui tre piani ortogonali

03 – Una volta che i 3 piani vengono ribaltati sul foglio da disegno trovandosi in posizione complanare, saremo in grado di disegnare le Proiezioni Ortogonali del rettangolo sul foglio. Si dovrà partire dal rettangolo sul Piano Verticale per poter poi determinare le proiezioni sui piani orizzontale e laterale che, come detto, saranno due segmenti di lunghezza pari ai suoi lati.

03 – Proiezioni ortogonali di un rettangolo parallelo al Piano Verticale

P.O. RETTANGOLO // AL PIANO LATERALE
01 – Il rettangolo posto parallelamente al Piano Laterale, ossia al piano posto alla nostra destra come la parete di una stanza posta lateralmente a noi, si trova nella posizione descritta sotto rispetto ai tre piani e proietta la sua superficie proprio sul Piano Laterale. Essendo una figura bidimensionale e non avendo per cui spessore, sugli altri due piani proietterà due segmenti di lunghezza pari ai suoi lati minore e maggiore.

01 – Rettangolo parallelo al Piano Laterale

02 – Nell’immagine seguente, potete osservare le tre proiezioni del rettangolo sui tre piani ortogonali.

02 – Proiezioni del rettangolo sui tre piani ortogonali

03 – Una volta che i 3 piani vengono ribaltati sul foglio da disegno trovandosi in posizione complanare, saremo in grado di disegnare le Proiezioni Ortogonali del rettangolo sul foglio. Si dovrà partire dal rettangolo sul Piano Laterale per poter poi determinare le proiezioni sui piani Orizzontale e Verticale che, come detto, saranno due segmenti di lunghezza pari ai suoi lati.

03 – Proiezioni ortogonali di un rettangolo parallelo al Piano Laterale

ALTRI TUTORIAL:
Apr 032013
 

spheric1Viene da un genio creativo, artista e designer giapponese Yuri Suzuki, l’idea di un vinile sferico che racconta in musica il nostro pianeta.

Grazie alla collaborazione con Vestax, casa famosa per la realizzazione di giradischi, Suzuki è riuscito a ricoprire di lacca una sfera e ha progettato una testina in grado di leggere le tracce sul supporto sferico anziché piatto di un normale disco in vinile. E’ nato così The Sound Of Earth, il primo disco sferico della storia.

Sulla sfera, sono tracciati dei minisolchi che riproducono i contorni dei continenti e delle nazioni del mondo. Ruotando la sfera, la testina incontra paesi diversi e in base alla dimensione, riproduce i suoni di quella nazione. Infatti, questo progetto è la conclusione di una ricerca che dura da 4 anni, in cui il designer giapponese, in giro per il mondo ha raccolto musica folk tradizionale, inni nazionali, la musica popolare, trasmissioni radio o suoni ambientali. In pratica la testina passando sopra la nazione riproduce i suoni registrati proprio in quei luoghi. Dove lo spazio è poco, la musica dura poco; ad esempio in Inghilterra, il brano audio dura appena 2 secondi.

Lo sfera stereo, ha quindi una testina rotante montata su un braccio che le consente di seguire le rotondità della superficie come accade per un mappamondo ed è dotata di un altoparlante dal quale fuoriesce il suono. Volendo il sistema è anche collegabile con un wifi per trasmettere il suono a speaker esterni o cuffie.

Il sistema consente di ascoltare in questo modo circa 30 minuti di audio, ma l’idea dell’instancabile creativo, è quella di realizzare una sfera di 3 metri di diametro capace di suonare per almeno 24 ore.

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Apr 012013
 

TEKNOCHATCome era prevedibile, il sondaggio invernale ha dato come vincitore un servizio annesso al sito che, oramai, è diventato uno strumento immancabile e super utilizzato da voi tutti. Ovviamente sto parlando della TEKNOCHAT, la piccola chat che ci consente di sentirci, di dialogare, di salutare, di fare amicizia in modo semplice e diretto. E pare che abbiate gradito molto l’aggiunta di questa caratteristica, visto che in ordine di tempo è l’ultima novità inserita sul nostro sito.

Ma anche la piccola rubrica sui PIU’ CHIACCHIERONI, non è da meno. Il 28% delle preferenze è andata a lei, e pare proprio che sotto sotto, molti di voi concorrano in silenzio per essere proprio i più chiacchieroni, ossia coloro che inviano più commenti.

Insomma, sia che si tratti di chat o di chiacchiere, una cosa è sicura: amate parlare sulla nostre pagine e amate condividere le vostre impressioni e le vostre idee con gli altri.

HIGHLIGHT e VIDEO DEL GIORNO, ossia le notizie raccontate in evidenza e attraverso video linkati da Youtube, raccolgono le vostre ulteriori preferenze. Highlight, in particolare mi rende orgoglioso, perché mette in evidenza ciò che di nuovo e più attuale in diverse categorie, viene trattato su educazionetecnica.com, ed il fatto che sia così apprezzato premia una mia idea e il mio sforzo innovativo.

SUCCEDE ALLA DANTE è la pagina più specificatamente legata alla nostra scuola, la Dante Alighieri di Catania, tra quelle presenti sul sito e a quanto pare è stata particolarmente apprezzata da parte vostra, penso soprattutto al video I BABBI NATALE ALLA DANTE che è e resterà uno dei momenti più belli di vita scolastica raccontati sulle nostre pagine.

Il servizio Google di traduzione simultanea in più lingue TRANSLATOR piace molto (ma era prevedibile) come la possibilità di curiosare su quanti siamo e da dove ci colleghiamo, MAPPA UTENTI, raccolgono il vostro consenso.

LE PAROLE PIU’ UTILIZATE, effettivamente non dice molto e non da molte informazioni in più sul sito, quindi molto probabilmente sarà presto sostituita da qualcosa di altro.

Ancora una volta debbo ringraziarvi per aver espresso il vostro parere, per aver scelto e fornitomi delle indicazioni precise, per avermi aiutato a migliorare queste pagine.

A breve lancerò una campagna per raccogliere REDATTORI, ossia coloro che tra di voi vogliono dedicare un po’ di tempo a queste pagine scrivendo articoli o curando rubriche. Cercare di fare tutto da solo sta diventando davvero complicato, perché il sito è cresciuto e cresce sempre di più e perché la mia idea è sempre stata quella di non farne uno spazio autoreferenziale, ma uno spazio di comunicazione e scambio condiviso. Per cui, chiunque abbia suggerimenti, voglia di fare, di pubblicizzare, è il benvenuto. Se EDUCAZIONETECNICA.COM vi piace (o non vi piace) e avete la voglia di collaborare per migliorare o cambiare queste pagine, vi aspetto tutti, non siate timidi e chiedetemi, come già hanno fatto alcuni di voi. Aspetto le vostre proposte, i vostri scritti, le vostre idee per fare di questo spazio uno spazio ancora più utile e social.

….ma altre cose bollono in pentola…..ssssshhh!!!