Dic 142017
 

Abbiamo parlato poco tempo fa di grandi innovazioni nel campo degli pneumatici (vedi: AIRFREE – LO PNEUMATICO SENZ’ARIA e DAL POMODORO ALLO PNEUMATICO). Lo abbiamo fatto perché questo è un settore in forte evoluzione, dovuto al fatto che gli pneumatici, oggi sono un grande problema ambientale e trovare una soluzione a questo oltre che renderli tecnologicamente e scientificamente avanzati, è diventata una priorità.

Il primo problema è sicuramente quello dello smaltimento, essendo formati da idrocarburi ed altre sostanze altamente tossiche e non biodegradabili. Inoltre, la ricerca mira a trovare soluzioni tecniche che rendano lo pneumatico più resistente, capace di adattarsi a superfici e usi diversi e di essere in qualche modo maggiormente smart.

Il secondo problema da affrontare è quello per cui gli attuali copertoni delle autovetture sono soggetti a foratura in quanto costituiti da un guscio esterno che trattiene all’interno aria.

Michelin, la grande azienda francese specializzata nella realizzazione di pneumatici usati nel quotidiano, ma anche nella Formula 1, forte della grande esperienza nel settore, sta sperimentando con successo una nuova formula di pneumatico concentrando in questo tutto il know how e le conoscenze bio-chimiche acquisite.

La ricerca della Michelin, è partita dal concetto di economia circolare, ossia della realizzazione di un prodotto eco-compatibile, riciclabile, reinseritile all’interno di un ciclo produttivo come per altri materiali quali il vetro e l’alluminio in modo da preservare l’ambiente dai catastrofici effetti prodotti dagli attuali copertoni.

La sezione che si occupa di questa sperimentazione si chiama Michelin Corporate Innovation Board (CIB) e il nome di questo progetto è Vision. Si tratta di un nuovo concept di pneumatico, realizzato con prodotti naturali e biodegradabili, prodotto utilizzando esclusivamente fonti rinnovabili, leggerissimo, senza aria e connesso.

Vision non contiene aria, per cui non può esplodere e non può sgonfiare, ha una struttura interna sufficientemente solida da sostenere il veicolo e una superficie esterna in grado di adattarsi ad ogni tipo di superficie, rendendo l’esperienza di guida confortevole e sicura.

L’altra innovazione sta nel fatto che Vision è l’unico pneumatico che si può ricaricare; infatti, grazie a speciali stampanti 3D è possibile usare l’esatta quantità di gomma finalizzata all’uso e alla durata dell’attività prevista. Il suo battistrada organico, lo rende adattabile ad ogni tipo di superficie facendo si che risulti assai piacevole la guida e molto alto il livello di sicurezza.

Lo pneumatico è dotato di speciali sensori che ne monitorano la superficie indicando immediatamente eventuali problemi su di essa, inoltre grazie ad un’apposita app, è possibile configurare la conformazione del battistrada in funzione delle necessità (ad esempio in caso di neve o di pioggia).

Secondo la Michelin, gestire questo tipo di pneumatico sarà semplicissimo come svolgere qualunque altra azione quotidiana. Lo pneumatico nascerà con l’autovettura e resterà per sempre con essa, dando al guidatore l’opportunità, tramite stampanti 3D, di ricaricarlo o conformarlo in ogni momento rispetto alle reali necessità. Questa operazione di ricarica, sarà effettuabile in qualunque centro specializzato (ad esempio i gommisti) dotati della particolare stampante 3D e l’operazione non durerà che qualche minuto facendo si che il proprietario dell’auto possa ripartire dopo pochi minuti con i propri nuovi-vecchi pneumatici.

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Dic 092017
 
Nascono dalla visione creativa di un design russo, Dahir Semenov, fondatore dello studio di progettazione Dahir Insaat, i nuovi dischi volanti da città. Veri e propri UFO che sovrastano il traffico muovendosi in equilibrio su due ruote nel traffico impazzito delle metropoli. Nella visione del designer, la soluzione al traffico asfissiante delle città può trovare soluzione realizzando queste enormi macchine circolari che muovendosi su un sistema di due ruote allineate, come un hoverboard o una bicicletta, superano il traffico congestionato scorrendovi sopra. Queste macchine possono addirittura viaggiare su più livelli passando una sopra l’altra in modo da non intralciarsi.
Nascono con l’idea di trovare una soluzione al traffico, ma possono essere adattate per qualunque altro scopo, come mezzi di soccorso, uffici mobili per la città, ristoranti itineranti, ed ogni altra soluzione possibile.
Tutto questo è possibile attraverso l’applicazione di un giroscopio, dispositivo fisico rotante che, per effetto della legge di conservazione del momento angolare, tende a mantenere il suo asse di rotazione orientato in una direzione fissa (ndr. Wikipedia.org). Questi grandi ma leggiadri mezzi, ne posseggono ben due, capaci di farli stare in perfetto equilibrio su un binario posto al centro delle corsie stradali in modo da superare il traffico ed i semafori.
La visione di Semenov, non è supportata da studi scientifici capaci di dimostrare la reale fattibilità del progetto, ma i video e i dettagli immessi sulla rete li hanno già resi virali, e candidabili per successivi studi e applicazioni nelle complesse realtà urbane. Si sa, a volte dalle visioni più strane e irreali, nascono progetti concreti capaci di affrontare e risolvere problematiche complesse e chissà che questa non possa essere una di quelle. Vedremo.
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Dic 022017
 

Campione di Perovskite

Al fine di superare i limiti di memorizzazione dei nostri sistemi elettronici, il cervello umano ha rappresentato per gli scienziati il primo elemento a cui fare riferimento nei propri studi. La sua capacità di selezionare le informazioni e di scegliere quali eliminare e quali mantenere è da sempre un fattore che ha affascinato gli scienziati.

Il cervello per funzionare correttamente, ha necessità di liberare spazio in quanto ha grandi capacità di memorizzazione ma queste non infinite. Alcune informazioni non sono importanti e lui sa riconoscerle, inoltre, ha la capacità di liberarsi degli stimoli ricorrenti, ossia quegli stimoli che si ripetono più e più volte come la paura di cadere dai pattini o dalla bici eliminando questa sgradevole sensazione ad ogni successivo uso.

Ispirandosi a questa incredibile capacità del cervello umano, alcuni scienziati statunitensi che si occupano di nano-tecnologie, hanno cercato di creare un materiale non biologico in grado di adattarsi alle informazioni ricevute scartando o accettando quelle ritenute importanti.

Hanno così prodotto un lattice che, prende il nome di perovskite quantistica, dimostrando attraverso simulazioni computerizzate e ai raggi X, di come questo materiale possegga un comportamento simile al cervello umano e di come manifesti elettronicamente la stessa capacità di cancellare le informazioni.

Il suo comportamento è spiegabile osservandolo al microscopio. La perovskite, agisce come una spugna che respira. Ogni volta che viene aggiunto un protone, la sua struttura atomica si espande o si contrae per assecondare questo cambiamento. Ripetendo il processo diverse volte, il materiale diventa sempre più insensibile allo stimolo e le sue contrazioni o espansioni diventano sempre meno visibili fino a non avvenire per nulla. In pratica la sua risposta allo stimolo diventa sempre meno importante fino a che questo lattice non mostra più alcun interesse alla variazione del numero dei protoni, ossia diventa indifferente ai nuovi stimoli.

I possibili impieghi sono sicuramente nel campo dell’intelligenza artificiale, per creare nuovi sistemi in grado di imitare sempre più il comportamento del cervello umano e fornire alle nostre macchine maggiori capacità di pensiero e autonomia decisionale.

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Nov 082017
 

Non è mio uso su queste pagine parlare di attrezzature militari o che hanno a che fare con la guerra o capaci di ispirare violenza. Ma a volte, le innovazioni partono proprio dalle sperimentazioni in questo campo per poi essere riadattate in quello civile. Basti pensare ad Orii, l’anello per telecomunicazioni di cui abbiamo parlato poco tempo fa, la cui tecnologia nasce appunto in campo militare (vedi: ORII: COME TI TELEFONO CON L’ANELLO).

Sulle pagine di internet, nelle mie ricerche sono stato colpito dall’immagine di una tuta, che sembra uscire direttamente da un film di fantascienza; si tratta di un prototipo russo, chiamato Ratnik 3 che appunto vuol dire guerriero, che rappresenterà la dotazione standard dei soldati russi a partire dal 2022. Cosa ha di particolare questa tuta?

Si tratta di un esoscheletro ipertecnologico, in grado di migliorare le prestazioni umane.

Approfondimento: un esoscheletro è un guscio cibernetico indossabile, in grado di potenziare le capacità umane quali forza, agilità, velocità, costituisce in pratica, una sorta di muscolatura artificiale.

Nasce da un progetto sviluppato negli ultimi 15 anni dalle forze armate russe, per creare una nuova generazione di soldati, più efficienti, potenti e in grado di resistere meglio alle condizioni che un combattimento impone.

Questa sorta di struttura cibernetica indossabile, è un condensato di tecnologia. Adotta gli ultimi ritrovati nei sistemi anti-proiettile e rende i soldati facilmente mimetizzabili perché fornisce loro una schermatura ai rilevatori termici di calore. Consente, inoltre, di aumentare la forza dell’individuo che la indossa accrescendone le capacità di ascolto e visione notturna con sistemi a raggi infrarossi. Display e sensori, consentono di monitorare i parametri vitali del soldato e dispone anche di un kit medico di primo soccorso, di sistemi di comunicazione avanzati, filtri per l’acqua, tenda e sacco a pelo.

Un orologio antiatomico, anch’esso integrato nella tuta, continua a funzionare anche se sottoposto a violente radiazioni elettromagnetiche provocate ad esempio da una esplosione nucleare. Tale orologio, infatti, è progettato per resistere a grandi sollecitazione e funzionare in un range di temperature compreso tra -40°C e +50°C.

La tuta è stata progettata dal ricercatore russo Oleg Faustov in capo all’azienda russa Rostec Corporation già nota per innovazioni e studi in campo militare.

Ovviamente anche altre nazioni e altre aziende sono all’opera per la realizzazione di queste nuove super-tute in grado di amplificare le capacità umane, tra cui ovviamente gli Stati Uniti con una loro armatura che sarà pronta, pare nel 2018, chiamata TALOS dal gigante di bronzo a guardia dell’isola di Creta.

Prototipo tuta americana TALOS

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Ott 302017
 

Quando si parla di elettrotecnica, di elettricità, di circuiti, un nome che ricorre spesso è quello di Ohm e delle sue leggi. Ma prima di addentrarci nei segreti di questi fondamentali principi, scopriamo chi è questo scienziato.

Georg Simon Alfred Ohm, è un un fisico e matematico tedesco. Deve la sua fama agli studi sulla cella elettrochimica inventata da Alessandro Volta; egli scoprì che esiste una relazione diretta tra la differenza di potenziale o tensione elettrica e l’intensità del flusso di corrente elettrica nella materia.

A lui dobbiamo diverse leggi fondamentali dell’elettrotecnica, tra cui la prima e la seconda Legge di Ohm.

PRIMA LEGGE DI OHM

Ricordando il concetto di elettricità, ossia un flusso di elettroni nella materia (vedi: L’elettricità e i suoi segreti) e che, per materia intendiamo i corpi conduttori, ossia i metalli e le soluzioni saline, la prima legge di Ohm ci consente di comprendere quali siano le relazioni elettriche che si instaurano tra i diversi corpi o parti di essi.

La prima legge di Ohm afferma che:

tra la differenza di potenziale o tensione elettrica ai due estremi di un conduttore e la corrente che passa al suo interno, esiste una relazione di proporzionalità diretta.
Questa Legge spiega semplicemente come esista una relazione diretta tra una tensione elettrica e l’intensità di corrente che essa genera in un corpo.

Per comprendere meglio questo concetto, iniziamo con il trascrivere la formula della prima legge di Ohm:

V = I * R

( TENSIONE = INTENSITA’ * RESISTENZA )

V rappresenta la TENSIONE ELETTRICA e si misura in Volt;

I rappresenta l’INTENSITA’ DI CORRENTE e si misura in Amphere;

R rappresenta la RESISTENZA e si misura in Ohm.

Immaginiamo di avere due corpi conduttori A & B (vedi animazione sopra) elettricamente neutri posti uno vicino all’altro, senza toccarsi. Immaginiamo, poi, di spostare alcuni elettroni dal corpo B al corpo A applicando una certa forza. In questo modo i due corpi non saranno più in equilibrio, perché al loro interno le cariche (protoni e elettroni) non saranno più uguali; il corpo A, che ha acquisito nuovi elettroni, si troverà ad avere una carica negativa, mentre il corpo B che li ha ceduti, avrà un eccesso di protoni per cui la sua carica sarà positiva. Si dice allora che, tra il corpo A e il corpo B si è creata una differenza di potenziale o tensione elettrica.

Immaginiamo a questo punto di collegare il corpo A e il corpo B con un conduttore elettrico, ad esempio un filo metallico; in natura, ogni corpo è in equilibrio, per cui gli elettroni essendo gli unici a potersi spostare nella materia, percorreranno il filo conduttore si spostano a ritroso per tornare in B riportando così il corpo A e quello B allo stesso livello di carica elettrica, ossia in equilibrio (neutri). Questo flusso di elettroni nel conduttore, prende il nome di Intensità di corrente elettrica.

Questo spiega la relazione di proporzionalità diretta tra Tensione e Intensità. In pratica, se aumenta il numero di elettroni che spostiamo da BA, aumenterà proporzionalmente anche il numero di elettroni che si muoverà da A verso B per riequilibrare il sistema. Quindi, se aumenta la Tensione aumenterà anche l’Intensità.

La prima legge di Ohm si completa un altro valore: R ossia la Resistenza.

La parola Resistenza, fa subito intendere che il passaggio della corrente attraverso un conduttore, non avviene gratuitamente, ma ad un costo. Questo, dipende da differenti fattori che vengono spiegati e chiariti da Ohm nella sua seconda legge.

SECONDA LEGGE DI OHM

Afferma che:

la resistenza di un conduttore è direttamente proporzionale alla sua lunghezza e inversamente proporzionale alla sua sezione.

Inoltre, dipende anche da una costante chiamata RESISTIVITA’.

Scriviamo la formula:

R rappresenta la RESISTENZA e si misura in Ohm;

ρ (rho) rappresenta la RESISTIVITA’ del materiale e si misura in Ohm per metro;

rappresenta la LUNGHEZZA del conduttore e si misura in metri;

A rappresenta l’AREA DELLA SEZIONE del conduttore e si misura in metri2.

La formula spiega che un conduttore si oppone al passaggio della corrente elettrica in base alle caratteristiche del materiale, ossia alla sua Resistività che ha un valore costante; direttamente proporzionale alla sua lunghezza, cioè che all’aumentare della lunghezza del conduttore cresce anche la sua Resistenza e inversamente proporzionale alla sua sezione cioè che al diminuire di questa cresce il valore di R.

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Ott 282017
 

I ritmi forsennati, i tempi ridotti, lo stress della nostra quotidianità, hanno modificato radicalmente il rapporto tra produzione e consumo degli alimenti. La conservazione ha assunto nella società contemporanea, un ruolo fondamentale. Tecniche sempre più avanzate per mantenere freschi i cibi sono diventate una necessità per una popolazione che ha perso il contatto diretto con la terra, ma soprattutto in virtù del fatto che la globalizzazione ha portato a profonde modificazioni dei gusti alimentari. Cibi esotici provenienti da lontani paesi, cucine alternative che producono specialità diverse da quelle conosciute, vengono consumati regolarmente da milioni di persone e garantire durata, trasportabilità e salubrità ha impegnato grandi società e la politica delle Nazioni.

Tante sono le tecniche di conservazione conosciute, dalle più antiche a quelle ultramoderne; una in particolare, utilizzata fino ad ora solo in ambito militare, sta stimolando gli interessi del colosso dell’eCommerce, Amazon. Si tratta di una tecnica nota con il nome di sterilizzazione termica a microonde assistita (MATS).

Il deperimento del cibo dipende dalla presenza di batteri ed enzimi che utilizzando particolari canali, aria e acqua, entrano in contatto con le sostanze organiche del cibo iniziando a nutrirsene decomponendolo. Una buona tecnica di conservazione è quella che riesce a eliminare dal cibo proprio questi batteri, evitando così il suo deperimento. Tante sono le tecniche per effettuare questa operazione, dalla pastorizzazione, alla sterilizzazione fino alla liofilizzazione. Ma questa nuova tecnica MATS, ottiene lo stesso risultato con un procedimento diverso. Si immergono i prodotti alimentari da conservare in acqua calda pressurizzata, riscaldandola contemporaneamente con microonde a una frequenza di 915 megahertz. La combinazione di questi due fattori, elimina completamente dal prodotto tutti i batterei patogeni, quelli cioè responsabili della malattie.

I vantaggi non sono da poco, perché questo metodo, evita di utilizzare sostanze artificiali spesso chimiche, che hanno lo scopo di preservare il sapore e i valori nutrizionali prima della successiva sterilizzazione.

I questo modo, sono così garantiti sapore, consistenza, valori nutrizionali e colore dei cibi e al tempo stesso una conservazione analoga a quella con metodi tradizionali, sia per durata che per efficacia. Inoltre, non è necessaria neanche l’ulteriore e successiva refrigerazione per prolungare la durata del prodotto una volta aperto.

Amazon, ha grande interesse verso questa tecnologia che le consentirebbe di espandere le proprie mire verso un mercato di grande potenzialità quale quello dell’alimentare online. Amazon ha manifestato questo interesse già nel passato con il tentativo di acquisto di Whole Foods con un’offerta milionaria, ed ora con l’interesse verso la società che detiene il brevetto del MATS, la startup 915 Labs.

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Ott 152017
 

L’elettricità è un fenomeno naturale descrivibile come un flusso di elettroni nella materia. Può essere considerata come una “forma di energia secondaria” (vedi Le Fonti e le Forme di Energia), in quanto ottenuta per trasformazione da altre “fonti primarie” quali sole, acqua, vento o altre.

In realtà l’elettricità, si manifesta anche in natura attraverso i fulmini, ma questi sono fenomeni estemporanei, non prevedibili, repentini e capaci di sviluppare una tale quantità di energia nell’unità di tempo, da non poter essere accumulata. Pur essendo una forma di energia infinita e pulita, i processi di trasformazione necessari per ottenere l’elettricità per la nostra società digitalizzata, sono complessi, costosi ed in molti casi inquinanti.

Ma cos’è realmente l’elettricità?

Per comprenderne il significato, dobbiamo scendere nel profondo della materia e capire come si comportano gli elementi che la compongono: gli atomi.

ATOMO, L’INDIVISIBILE

L’atomo è la più piccola parte della materia, non è visibile ad occhio nudo e il suo nome deriva dal greco e significa indivisibile. Ai tempi della dottrina greca, infatti, l’atomo era considerato la più piccola parte della materia e si supponeva fosse indivisibile, ma studi più recenti fecero comprendere agli scienziati che questo non era l’elemento più piccolo in natura e che in particolari condizioni lo si poteva anche dividere. Infatti, l’atomo, è costituito da particelle subatomiche (ossia più piccole di un atomo) chiamate protoni, neutroni ed elettroni. Protoni e neutroni costituiscono quello che viene definito il nucleo di un atomo, mentre in aree esterne chiamate orbitali, troviamo delle particelle chiamate elettroni.

Schemi di tutti i possibili orbitali

Approfondimento: gli orbitali, sono degli spazi tridimensionali dove è possibile trovare confinati gli elettroni. Infatti questi si spostano non lungo orbite ellittiche come si pensava, ma si allontanano e avvicinano al nucleo ad una velocità prossima alla velocità della luce, per cui è impossibile definire una loro posizione certa in un determinato istante, mentre è possibile individuare l’area (orbitale) nella quale è quasi certo questo si stia muovendo.

Gli elettroni rimangono legati al nucleo di un atomo perché rispondono ad un principio conosciuto come legge di Coulomb. Charles Augustin de Coulomb uno scienziato francese, infatti, dedusse che tra due corpi elettricamente carichi esiste una forza che è attrattiva nel caso in cui le loro cariche siano opposte o repulsiva nel caso in cui possiedano cariche uguali.

Questa differenza di carica spiega il perché gli elettroni rimangano legati al nucleo; infatti i protoni hanno carica positiva, mentre gli elettroni, esterni al nucleo, hanno carica negativa. I neutroni, come dice il loro nome, sono elettricamente neutri, ossia non hanno carica e si trovano nel nucleo legati ai protoni.

Cariche dello stesso segno si respingono

Cariche di segno opposto si attraggono

In condizioni normali, il numero dei protoni e quello degli elettroni è uguale per cui la carica elettrica di un atomo è neutra, ossia non ha carica elettrica.

Riprendendo dall’inizio, ossia da “un flusso di elettroni nella materia“, adesso può apparire più chiaro il significato di elettricità. In generale, gli atomi tendono a restare tali e in equilibrio, ma in alcuni casi, i legami tra gli elettroni e il nucleo sono meno forti. Questo condizione capita quando ci troviamo in un materiale detto conduttore.

I conduttori, ossia i materiali in grado di far passare l’elettricità in natura, sono i metalli e le soluzioni saline. Nei primi, gli elettroni sono liberi di passare da un atomo all’altro essendo gli unici elementi a potersi spostare, nelle seconde, invece, si spostano direttamente gli atomi che avendo acquisito o perso elettroni diventano delle entità elettricamente cariche che prendono il nome di ioni (positivi o negativi).

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Ott 132017
 

Da una tecnologia sviluppata da anni in campo militare, nasce ORII, il primo anello a conduzione ossea in grado di far effettuare telefonate senza nemmeno toccare il proprio smartphone.

Si tratta di un apparecchio dalle sembianze di un normale anello che va indossato sul dito indice e attraverso la conduttività ossea consente di portare un suono dalle ossa del dito a quelle dell’orecchio. Questa tecnologia è da anni utilizzata in campo militare e adesso per la prima volta approda in un apparecchio civile. In pratica, indossando ORII e configurandolo con l’apposita app disponibile sia per sistemi iOS che Android, basterà poggiare il dito indice vicino all’orecchio per poter ascoltare e parlare come in una normale telefonata con il cellulare. Anzi, le app consentono anche di configurare l’anello per interagire con l’assistente vocale dei due sistemi operativi.

ORII consente anche di gestire le notifiche che compaiono su di un piccolo LED disposto sopra la sua superficie.

In standby, l’anello ha una durata di 45 ore, mentre in uso per le telefonate ha una durata di solo 60 minuti, per cui andrà ricaricato spesso.

ORII nasce da un’altra scommessa avviata attraverso la piattaforma di crowdfunding, Kickstarter, dove l’obiettivo fissato era di 30.000 dollari. Attualmente il progetto ha raccolto più di 130.000 dollari e questo farà in modo che chi ha finanziato il progetto lo riceverà al costo scontato di 119 dollari, mentre per l’utente finale il prezzo sarà di 185 dollari americani.

Il progetto dovrebbe vedere il suo completamento nel mese di febbraio del prossimo anno, ma ancora la parte ingegneristica non è stata del tutto completata, per cui potrebbe esserci un ritardo nelle consegne.

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Set 222017
 

In attesa dell’Hyperloop One di Elon Mask, di cui abbiamo più volte parlato su queste pagine (vedi: PUOI LEGGERE ANCHE), il mondo tecnologico non resta a guardare e ogni anno nei paesi dell’estremo oriente, si succedono records di velocità e nuovi sistemi di spostamento su rotaia.

E’ di pochi giorni fa l’annuncio della autorità cinesi dell’entrata in servizio del Fuxing, il treno che attualmente detiene il record mondiale di velocità. Fuxing in lingua cinese vuol dire “ringiovanimento” proprio a voler indicare un miglioramento e un aggiornamento del sistema dei trasporti rispetto al passato.

FUXING01

Fuxing, inizialmente collegherà la capitale Beijing con l’altra megalopoli cinese di Shanghai. Già le due città erano collegate con un sistema ad alta velocità, ma il Fuxing, spiega la China Railway Corporation, permetterà di coprire la stessa distanza in circa mezz’ora in meno.

Fuxing correrà sui binari alla incredibile velocità di 350 chilometri orari di media con punte superiori ai 400 Km/h, percorrendo i 1318 chilometri tra le due città in poco meno di 4 ore.

Questo treno, non è soltanto il più veloce esistente in questo momento, ma raggiunge anche elevatissimi livelli di automazione e servizi di bordo. Sarà infatti disponibile gratuitamente una rete wi-fi ad alta velocità, porte USB per tutti i passeggeri e ogni tipo di comfort. Un sistema di sensori pari a oltre 1500, permetterà ad un sistema di controllo computerizzato di analizzare tutti i momenti del viaggio e le componenti del treno, in modo da attivare istantaneamente i sistemi di sicurezza, che lo rallenteranno o fermeranno del tutto in caso di registrazione di anomalie.

FUXING02

Il 21 settembre questo gioiello è entrato in funzione e coprirà la tratta Beijing-Shanghai con sette corse ad andare e sette a tornare giornaliere.

Un meraviglia tecnologica che raggiunge un nuovo livello di qualità nei trasporti e apre la strada al futuro. Nuovi concorrenti, infatti, si stanno affacciando sul mercato al fine di rendere concorrenziale rispetto ai sistemi aerei il trasporto su terra. A parte l’Hyperloop, già è quasi pronto in Giappone l’erede del famosissimo Shinkansen, il Maglev (acronimo delle parole magnetic levitation) che corre sospeso su binari magnetici alla incredibile velocità di 600 Km/h e che entrerà in servizio nel 2027.

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Set 172017
 

Abbiamo spesso affrontato come argomento su queste pagine quello delle batterie, della loro durata, della possibilità di essere bio-compatibili e non tossiche per l’ambiente e le persone.

BatteriePulite01

L’uso di determinate sostanze, tipo gli ioni di litio, oltre ad essere altamente inquinanti e pericolose, hanno anche, fino ad ora, limitato fisicamente lo sviluppo delle batterie. Infatti questi materiali, a causa della loro pericolosità, hanno richiesto ai costruttori l’utilizzo di materiali aggiuntivi, resistenti e rigidi che hanno impedito di fatto la creazione di batterie con forme curve o adattabili alle superfici.

Da un team di ricercatori cinesi, è stato pubblicato un nuovo studio che dimostra come sia possibile utilizzare al posto dei materiali tossici e corrosivi attualmente in uso altri prodotti assolutamente compatibili e non dannosi.

Questa nuova soluzione consentirà di creare batterie dalle forme insolite e soprattutto indossabili, ossia inseribili in apparecchi che stanno all’interno del corpo umano. Il team cinese, ha sostituito i nocivi e tossici elettroliti chimici, con sostanze tipo il solfato di sodio cristallino, sostanza che normalmente viene utilizzata nelle soluzioni saline per la coltura delle cellule.

L’essersi liberati dei materiali aggiuntivi di irrigidimento e protezione, ha consentito agli scienziati di realizzare nuove batterie, una con le sembianze di cintura e una con struttura a nanotubi.

Approfondisco: I nanotubi sono strutture tubolari aventi un diametro del tubo che va da qualche nanometro a qualche decina di nanometri. Il prefisso “nano”; nella parola “nanotubo”; indica proprio la dimensione caratteristica del diametro dei tubi.

BatteriePulite02

Il limite di queste nuove batterie, è la resistenza alla piegatura e alle angolazioni. L’uso del solfato di sodio, si è rivelato migliore delle altre soluzioni e alla fine, la batteria-cintura, non è stata influenzata minimamente nelle sue prestazione da centinaia di torsioni e piegature.

Le batterie a nanotubi, invece, si sono rivelate ancora più efficaci, perché gli scienziati hanno scoperto che in queste è possibile accelerare la conversione dell’ossigeno disciolto negli ioni-idrossidi, così da rendere possibile l’assorbimento dei farmaci con maggiore celerità e in punti del corpo non raggiungibili con le procedure conosciute.

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Set 132017
 

ACQUAPOTABILE01

La Terra, si sa è ricoperta per il 70% della sua superficie da acqua, ma sfortunatamente questa è salata, quindi non potabile. Quasi un paradosso l’avere a disposizione immense quantità d’acqua e non poterle utilizzare per dissetare quasi metà della popolazione del nostro pianeta che soffre, appunto, per la sua mancanza.

Tanti studi sono stati condotti al fine di realizzare un sistema capace di consentire la potabilizzazione dell’acqua marina, ma la soluzione definitiva non è ancora stata raggiunta.

Gli scienziati della Lawrence Livermore, in collaborazione con quelli dell’Università di Northeastern, hanno realizzato un approccio diverso, innovativo, che apre la strada a future e impensabili implementazioni.

ACQUAPOTABILE03Hanno utilizzato per la prima volta dei nanotubi di carbonio (CNT) con diametro inferiore a un nanometro, circa 0,8nm. Questi nanotubi, sono delle strutture cave fatte di atomi di carbonio il cui diametro è 50.000 volte più sottile di quello di un capello umano e la sua superficie interna liscia, consente la permeabilità dell’acqua bloccando il passaggio degli ioni di sale che invece sono più grandi.

L’uso di nanotubi di carbonio con diametri più piccoli del nanometro, ha consentito agli scienziati di raggiungere elevati gradi di successo. Infatti, anche quelli di diametro superiore al nanometro, questa operazione era possibile, ma con una minore efficienza nel trasporto proteico e nel blocco dei sali. Inoltre, questi tubi, così stretti, costringono l’acqua a passare in una sola direzione filtrandola con molta precisione.

In pratica, questi nanotubi, con la loro particolare struttura e forma, con le loro superfici atomiche lisce e la loro somiglianza con dei canali di trasporto idrico, consentono di ottenere delle vie di trasporto molecolare molto efficienti.

Già oggi è possibile depurare e desalinare l’acqua marina utilizzando speciali membrane porose che imitano le proteine biologiche, ma la via dei nanotubi di carbonio apre nuove e imprevedibili strade alle tecnologie per la depurazione delle acqua.

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Set 112017
 

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11 settembre 2011 – 11 settembre 2017

Sembra ieri, ma sono passati già 6 anni da quando questo sito è diventato parte della rete e della mia vita. Aveva nome e grafica diverse, molti meno contenuti ma già mostrava quello che sarebbe diventato qualche anno dopo, ossia il Sito dell’anno 2016 nella categoria Carriera e Formazione a livello mondiale.

Logo sito dell'anno

Eravamo anche in pochi, oggi siamo migliaia, ma l’anima, la struttura e lo spirito di queste pagine non è mai cambiato. Neanche il successo ha modificato la mia idea di didattica condivisa, di strumento di promozione e divulgazione della disciplina con accesso gratuito a risorse per alunni e docenti. Nessuna pubblicità o forma di sovvenzionamento, ma grande passione e dedizione da parte del sottoscritto che crede fortemente in questo tipo di scuola e questo tipo di mezzi.

Teknologia

Link al primo articolo su Teknologia

Era agosto quando ho deciso di lanciarmi in questa avventura e provare a creare qualcosa che mi potesse aiutare nello svolgimento della disciplina. Armato di connessione e di un manuale in PDF “Guida a WordPress per principianti“, ho iniziato a comporre le prime bozze di questo sito. Si trattava di pagine molto semplici ma ricche di contenuti e articoli informativi. Pagine che nel tempo sono aumentate, sono diventate graficamente più accattivanti, complete, di facile consultazione e riferimento per molti.

Dopo 6 anni cercando di fare un salto all’indietro ho difficoltà a ricordare quante volte ho cambiato volto a queste pagine nella continua ricerca della formula perfetta. Mi sono dilettato ad andare a cercare i banner che nel tempo hanno contraddistinto la nostra home page e di seguito ve li ripropongo in una galleria autocelebrativa:

GALLERIA BANNER
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TeknologiaBanner2016bis
TeknologiaBanner2015
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Oggi dopo tutto questo tempo e la grande esperienza maturata, festeggio in nuovo compleanno di Educazionetecnica e dedico questa ricorrenza a tutti voi.

Il motto è sempre quello ed il viaggio continua con il prof. Betto. Buona navigazione.

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EDUCAZIONETECNICA.DANTECT.IT

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Set 052017
 

Tisk

BACK TO SCHOOL, ossia ritorno a scuola. Come ogni anno dopo le lunghe e soprattutto “calde”, in questo caso, vacanze estive arriva settembre e ricominciano Collegi dei Docenti, Dipartimenti Disciplinari, Consigli di Classe e tutte le altre attività propedeutiche all’inizio dell’anno scolastico.

Ma soprattutto si torna tutti a scuola, gli alunni di ogni ordine e grado e i docenti.

Educazionetecnica, come sempre e come ogni anno è pronto ad accogliervi con le sue pagine, ricche di contenuti, semplici da consultare, vicine alla scuola, sempre aggiornate e con rubriche e spazi nuovi e coinvolgenti.

Tisk

Anche quest’anno la sezione delle classi è completamente rinnovata, nella grafica e nelle funzionalità. Migliorata l’accessibilità, migliorata la consultabilità, migliorata l’esperienza di navigazione. Tutto è a portata di mano e tutto si trova dove lo studente o il neo-docente lo cerca. Entrate subito per vedere la nuova grafica e le nuove funzionalità:

PrimaD

Base 30Tante novità a partire dai Grandi Articoli, raccolta degli articoli più importanti del sito per approfondimento, argomento trattato, descrizione. Un modo per mettere in luce le pagine più belle e più interessanti pubblicate in questi anni facilitandone la consultazione e la lettura.

video-iconNuove Mappe e un’infinità di nuovi contenuti per le L.I.M. nella sezione Docuteca, dove troverete centinaia di “corto documentari”, con tantissimi argomenti sulle lezioni di tecnologia, sempre aggiornati e pronti da proiettare in classe durante le lezioni.

IoSTUDIOSempre più grande la sezione speciale IoSTUDIO, specifica per alunni con disturbi specifici dell’apprendimento; un modo per semplificare l’apprendimento e la comprensione degli argomenti in quegli alunni che manifestano qualche difficoltà o in quelle occasioni in cui i livelli della classe sono più bassi.

Insomma, come ogni anno tante gustose novità e altre ne verranno. I vostri commenti, i vostri giudizi, i vostri consigli sono sempre graditi e potete farli attraverso lo specifico banner animato:

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Flipboard_iconInoltre, non dimenticate di iscrivervi al nostro canale YouTube, dove potrete trovare tutti i video realizzati a scuola e quelli con finalità scolastiche, di leggerci sulle nostre riviste Flipboard, per un’esperienza di lettura ancora più coinvolgente e soprattutto non dimenticare di votarci e di lasciare un Like.

Infine, grazie al vostro contributo, possiamo arrivare primi anche in una competizione come quella che lo scorso anno ci ha visto trionfare diventando Sito mondiale dell’anno 2016 nella categoria Carriera e formazione. Potete votare cliccando sull’apposito banner qui sotto:
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Non mi resta che augurare a tutti un buon anno scolastico e sperare che siate sempre numerosi come negli anni passati.

Prof. Davide Betto