Set 292020
 
STELLA A 5 PUNTE
Dati RAGGIO circonferenza 6cm o secondo indicazione del docente
CONSEGNE:
Consegna 1 Esegui la costruzione geometrica come spiegato nel tutorial
Digit Esegui le consegne in digitale utilizzando il CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
DESCRIZIONE:

Prima di iniziare, pulisci il piano di lavoro e gli strumenti da disegno. Usando un foglio F4 liscio, effettua la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le consegne.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

Clicca per ingrandire

PROCEDURA OPERATIVA

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

Step #1 – tracciamo una retta orizzontale r a circa metà del foglio e indichiamo su di essa un punto O a metà della sua lunghezza; puntiamo il compasso in O e con l’apertura data o indicata dal docente, tracciamo una circonferenza che intersecherà la retta r nei punti A e B;

Step #2 – costruiamo adesso la retta s perpendicolare a r passante per il punto O; per fare questo, puntiamo il compasso in A e con apertura A-B tracciamo due archetti uno sopra e uno sotto la retta r. Con la stessa apertura puntiamo il compasso in B e tracciamo altri due archetti che intersecheranno i precedenti nei punti 1 e 2;

Step #3 – con la riga, infine, tracciamo la retta s unendo i punti 1 e 2;

Step #4 – puntiamo, adesso, il compasso su A con apertura A-O e tracciamo un arco che intersecherà la circonferenza nei punti 3 e 4;

Step #5 – con il righello tracciamo la retta che unisce i punti 3 e 4, la quale intersecherà la retta r nel punto 5;

Step #6 – puntiamo il compasso su 5 e con apertura 5-O, tracciamo una circonferenza;

Step #7 – con il righello tracciamo la retta passante per C e per il punto 5. Questa intersecherà la circonferenza con centro 5 in due punti che chiameremo 6 e 7;

Step #8 – puntiamo il compasso in C, e con apertura C-7, tracciamo un arco che interseca la circonferenza nei punti G ed H;

Step #9 – puntiamo di nuovo il compasso in C, e con apertura C-6, tracciamo un altro arco che interseca la circonferenza nei punti E ed F;

Step #10 – a questo punto, con il righello e con tratto più intenso, uniamo il punto D con il punto H, il punto G con il punto D, il punto E con il punto H, il punto F con il punto G ed infine, il punto E con il punto F;

Ricordo che le linee colorate di rosso sono quelle che vanno rinforzate nel disegno.

TUTORIAL VIDEO

Set 282020
 
STELLA A 4 PUNTE
Dati RAGGIO circonferenza maggiore 8cm o secondo indicazione del docente
  RAGGIO circonferenza minore 2cm o secondo indicazione del docente
CONSEGNE:
Consegna 1 Esegui la costruzione geometrica come spiegato nel tutorial
Digit Esegui le consegne in digitale utilizzando il CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
DESCRIZIONE:

Prima di iniziare, pulisci il piano di lavoro e gli strumenti da disegno. Usando un foglio F4 liscio, effettua la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le consegne.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

Clicca per ingrandire

PROCEDURA OPERATIVA

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

Step #1 – costruiamo una coppia di assi ortogonali r e s la cui intersezione O, si trova al centro dell’area di disegno; puntiamo il compasso in O e con apertura data, tracciamo una circonferenza che interseca l’asse r nei punti A e B, e l’asse s nei punti C e D;

Step #2 – allo stesso modo, sempre puntando il compasso in O, tracciamo una circonferenza data di raggio minore. Questa intersecherà l’asse r nei punti a minuscolo e b minuscolo e l’asse s nei punti c minuscolo e d minuscolo;

Step #3 – determiniamo adesso la bisettrice dell’angolo AOC. Puntiamo il compasso in C e con apertura sufficiente, tracciamo un archetto. Con la stessa apertura, puntiamo il compasso in A e tracciamo un altro archetto che intersecherà quello precedente in un punto che chiameremo 1;

Step #4 – uniamo adesso il punto 1 con l’origine degli assi 0 e prolunghiamo la retta in modo che intersechi la circonferenza più piccola in due punti che chiameremo e minuscolo ed f minuscolo;

Step #5 – determiniamo adesso, come prima, la bisettrice dell’angolo COB puntando il compasso con apertura sufficiente prima in B e poi in C; chiameremo l’intersezione tra i due archetti punto 2;

Step #6 – tracciamo adesso la bisettrice unendo i punti 2 e O e proseguendo la retta fino ad intersecare la circonferenza minore in due punti che chiameremo g minuscolo e h minuscolo;

Step #7 – uniamo adesso i punti sulle due circonferenze tra di loro. Iniziamo unendo il punto C prima con e, e poi con g. Uniamo di seguito i punti g e f con il punto B così da formare la seconda punta della figura stellare; completiamo unendo i punti f e h con il punto D ed infine i punti e e h con il punto A.

Ricordo che le linee colorate di rosso sono quelle che vanno rinforzate nel disegno.

TUTORIAL VIDEO

Set 242020
 
ETTAGONO INSCRITTO
Dati RAGGIO circonferenza 8cm o secondo indicazione del docente
CONSEGNE:
Consegna 1 Esegui la costruzione geometrica come spiegato nel tutorial
Digit Esegui le consegne in digitale utilizzando il CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
DESCRIZIONE:

Prima di iniziare, pulisci il piano di lavoro e gli strumenti da disegno. Usando un foglio F4 liscio, effettua la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le consegne.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

PROCEDURA OPERATIVA

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

Step #1 – per iniziare, tracciamo gli assi ortogonali r orizzontale e s verticale che si incontrano al centro del foglio in un punto che chiameremo O;

Step #2 – puntiamo il compasso in O e con apertura data, pari al raggio della circonferenza che inscrive l’ettagono, tracciamo una circonferenza; questa intersecherà l’asse r nei punti A e B, e l’asse s nei punti C e D;

Step #3 – puntiamo il compasso in A con apertura A-O, e tracciamo un arco che intersecherà la circonferenza in due punti che chiameremo 1 e 2;

Step #4 – con un righello o con la squadretta uniamo i punti 1 e 2 che intersecano la retta r in un punto che chiameremo M;

Step #5 – puntiamo il compasso su 1 e con apertura 1-M, tracciamo un arco che intersecherà la circonferenza in un punto che chiameremo E;

Step #6 – con la stessa apertura, puntiamo su E e tracciamo un altro archetto che intersecherà la circonferenza in un punto F; con la stessa apertura, da F ripetiamo l’operazione per individuare il punto G, da G determiniamo il punto H, da H il punto L e da L il punto M. Infine uniamo M con il punto 1;

Step #7 – uniamo infine tutti i punti; il punto 1 con E, E con F, F con G, G con H, H con L, L con M ed infine M con 1;

Ricordo che le linee colorate di rosso sono quelle che vanno rinforzate nel disegno.

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Set 172020
 

Abbiamo spesso parlato su queste pagine di pneumatici innovativi, sempre più green, in linea con le direttive di sostenibilità e riciclabilità richieste da normative sempre più stringenti.

Oggi invece pur parlando sempre di pneumatici, lo facciamo da un punto di vista diverso grazie a Connesso, la novità intelligente proposta dalla italianissima Pirelli.

In pratica questo pneumatico non si differenzia da quelli della concorrenza per la mescola o le soluzioni innovative del battistrada, bensì perché integra all’interno dello pneumatico una serie di speciali sensori capaci di raccogliere e fornire al guidatore e alla Pirelli, una quantità enorme di informazioni al fine di migliorare l’esperienza di guida e renderla più sicura e confortevole.

Per ora si tratta di una soluzione piuttosto costosa inserita dalla casa in pneumatici di fascia alta come la linea P Zero e Winter Sottozero, ma si spera che presto questa nuova tecnologia possa essere inserita in tutti gli pneumatici. Questi sensori posti nell’incavo della gomma vicino al battistrada, sono in grado di rilevare lo stato interno dello pneumatico, sia da fermo che il movimento, e trasferire una serie di dati al cloud Pirelli e al computer di bordo dell’autovettura. Questa attraverso un app fruibile attraverso lo smartphone, fornisce messaggi, allarmi e altre informazioni utili al guidatore.

L’intelligenza artificiale, racchiusa nei sensori posti nello pneumatico, raccolgono informazioni in merito alla pressione, temperatura, usura della gomma registrando anche il numero di chilometri percorsi e dei carichi verticali statici. L’app analizzati i dati giunti dai sensori, è in grado di avvisare l’automobilista quando questo si avvicina a valori di usura a rischio oppure quando vi è la perdita di pressione da parte di uno di essi. Inoltre suggerirà come risolvere il problema, segnalerà l’officina più vicina e potrà anche prenotare un appuntamento dal gommista.

Attraverso questi dati, potrà fornire una stima dei chilometri ancora percorribili con le gomme, nonché il supporto al gonfiaggio fornendo i giusti valori di pressione per ognuno di essi; inoltre, in seguito, sarà possibile entrare nella community di Connesso dove fornire recensioni sulle officine, sul servizio di assistenza come facciamo oggi con i social.

Ultima chicca sarà quella di poter ordinare gli pneumatici con la colorazione richiesta che richiami quella della propria supercar così da avere anche lo pneumatico in tinta con l’auto.

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Set 162020
 

La conduzione ossea come sistema per la trasmissione del dell’audio, delle informazioni, per comunicare è già stata utilizzata e anche noi su queste pagine ne abbiamo già parlato più e più volte (vedi: ORII: COME TI TELEFONO CON L’ANELLO).

Quello di cui parliamo oggi è un altro dispositivo, sempre per la trasmissione dati e voce, frutto di una start-up tutta italiana chiamata Deed che, ha sviluppato Get, una sorta di bracciale smart che unisce, le funzioni dello smartphone e quello di una fascia fitness.

La società italiana Deed, nasce all’interno del politecnico di Torino e ha ricevuto finanziamenti per 700.000 euro attraverso i quali è riuscita approdare sul mercato di Kickstarter, la più importante piattaforma di crowdfunding mondiale.

Il successo dell’oggetto è stato tale che in pochissimo tempo la società ha raccolto 100.000 dollari di prenotazioni in un mercato, quale quello americano, molto esigente dal punto di vista dei dispositivi wareable.

Le funzioni di Get, consentono, attraverso una connessione Bluetooth con lo smartphone di ricevere le telefonate semplicemente poggiando il dito indice alle tempie utilizzando il principio della conduzione ossea. Una vibrazione lungo il braccio consente all’utente di percepire l’arrivo della chiamata e attraverso questo sistema è possibile anche comunicare, quindi parlare con l’interlocutore, ascoltarlo, interagire con gli assistenti vocali e effettuare pagamenti in NFC compactless in tutta sicurezza, perché l’identità del proprietario viene verificata attraverso la sua impronta digitale. Ma non finisce qui, infatti, Get consente anche di tracciare l’attività fitness dell’utente, sempre interfacciandosi con lo smartphone e di monitorare il sonno di chi lo indossa.

Il costo di partenza di questo accessorio è stato fissato a 190 dollari e già questo sistema ha raccolto grandi prenotazioni e grande successo a livello internazionale tanto da aver portato il Maxxi di Roma alla sperimentazione di Get in sostituzione delle audio guide all’interno del museo, Spotify lo ha adottato al lancio del nuovo album del cantautore italiano Ultimo per l’ascolto del suo nuovo brano ed inoltre ha già ricevuto diversi premi internazionali tra i quali il Myllennium Award nel 2017  e il Seal of Excellence 2019, marchio di qualità riconosciuto dalla Commissione Europea per la ricerca e l’innovazione.

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Set 162020
 

Dal genio creativo di un designer industriale, Lawrence Kemball-Cook, nasce una soluzione Smart, green, geniale per la produzione di energia.

Kemball-Cook, mette in pratica l’idea di gamification of life, ossia rendere le persone consapevoli delle proprie responsabilità per motivarle al cambiamento attraverso benefici e risultati immediati in maniera divertente quasi fosse un gioco. Questo concetto è messo in pratica osservando un evento che è normale all’interno delle città. Migliaia di persone, ogni giorno, ogni istante, percorrono le nostre strade, marciapiedi, entrano nelle metropolitane producendo una quantità di energia enorme che aspetta solo di essere convertita e sfruttata.

Questa idea è subito stata trasformata da Kemball-Cook, in Pevagen, una pavimentazione intelligente composta da una serie di mattonelle che sottoposte a pressione dall’energia cinetica dei passi umani, trasformano questa in elettricità grazie a tre bobine poste sotto la loro superficie, producendo all’incirca 5 watt di elettricità per passo.

Queste mattonelle sono composte da elementi triangolari uniti tra di loro senza formare spazi vuoti tramite un sistema ad incastro a “clic” che ne consente una facile manutenzione e ne abbassa i costi.

Le prime sperimentazioni sono state effettuate a Londra dove è stata pavimentata Bird Street, calpestata continuamente da migliaia di persone e poi nei pressi della casa bianca a Washington e di un centro commerciale alla periferia di Londra. In questi casi la presentazione è stata in grado di generare elettricità per l’illuminazione, per i suoni e per l’invio di dati. Il prossimo passo sarà quello di dotare di tale pavimentazione gli aeroporti, gli ospedali e i centri commerciali dove ovviamente, migliaia di persone ogni giorno  passano frettolosamente.

I cosiddetti beacon, posti nei punti di intersezione dei tasselli triangolari,  trasmettono tramite bluetooth i dati sui movimenti, fornendo dei grafici con i picchi di traffico e le abitudini dei consumatori. Ma secondo l’idea di Kemball-Cook, il prossimo passo sarà  quello di applicare questa pavimentazione smart alle strade, perché le automobili generano molta più energia dei pedoni quando ad esempio si fermano gli stop o ai semafori.

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Set 162020
 

Spesso leggiamo articoli sulle riviste specializzate o su internet in merito alle caratteristiche e alla potenza delle telecamere degli nostri smartphone. I grandi colossi internazionali si sfidano a colpi di innovazione per creare la lente migliore o il sistema di lenti per ottenere fotografie perfette, grandangoli pazzeschi, zoom superiori.

Ma dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, un centro di ricerca tutto italiano, arriva una innovazione che permetterà alle lenti dei nostri smartphone di diventare potenti microscopi in maniera semplice e a costo praticamente zero.

Gli scienziati, in collaborazione con l’Università della California San Diego, hanno creato una piccola lente adesiva costituita da materiale silicico che fatto aderire alla fotocamera dello smartphone è in grado di funzionare da microscopio ingrandendo fino a 100 volte ciò che si sta guardando. Il materiale siliconico che compone questa lente, viene fatto poggiare sotto forma di goccia sul filtro ottico che ha una particolare nanostruttura che ricorda le ali di una farfalla, facendo in modo che questa assuma spontaneamente la forma di una lente evitando così complesse lavorazioni e facendo in modo che il sistema filtro-lente si integri perfettamente in modo da filtrare la luce e ingrandire allo stesso tempo.

La portata di questa minuscola invenzione è enorme, perché sarà sufficiente questa semplice lente applicata a un apparecchio come uno smartphone per ottenere immagini perfettamente ingrandite come al microscopio creando così un sistema a fluorescenza affidabile e a bassissimo costo capace di risolvere i problemi di analisi e studio in realtà poco sviluppate, o economicamente disagiate, come alcuni paesi del terzo mondo.

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