Mag 242014
 

La grande Cina capitalista, Shanghai la capitale del benessere economico e dello sviluppo industriale, lontana dal controllo e dalla contaminazione del potere centrale di Pechino. E’ qui, in questa megalopoli che Clara ha deciso di focalizzare il suo interesse. E sicuramente la torre del World Financial Center incarna perfettamente tutto ciò. Maestoso, unico, icona cittadina, questo grattacielo frutto di soluzioni avveniristiche e dall’aspetto inconfondibile, ci viene raccontato con dovizia di particolari, con passione e curiosità. Come sempre vi invito ad una lettura attenta per scoprire ancora un monumento alle capacità costruttive e creative dell’umanità. Buona lettura a tutti.

WORLD FINANCIAL CENTER

SHANGHAI WFC01

Area geograficaAsia

StatoCina

CittàShanghai

Tipologiagrattacielo

Caratteristiche: ponte di osservazione più alto al mondo

09 - WFC

Lo Shanghai World Financial Center è il secondo più alto grattacielo di Shanghai e di tutta la Cina: la sua altezza è di 492 metri. Com’è possibile rilevare dalla tabella qui sotto, il WFC di Shanghai occupa il sesto posto tra i grattacieli più alti del mondo.

# Nome Città Stato Altezza  Piani  Anno
1 Burj Khalifa Dubai Emirati Arabi Uniti 828 163 2010
2 Shanghai Tower Shanghai Cina 632 121 2013
3 Abraj Al Bait La Mecca Arabia Saudita 601 95 2011
4 Freedom Tower New York Stati Uniti 541 104 2012
5 Taipei 101 Taipei Taiwan 509 101 2004
6 World Financial Center Shanghai Cina 492 101 2008
7 International Commerce Centre Hong Kong Hong Kong 484 118 2010
8 Petronas Tower Kuala Lumpur Malesia 452 88 1998
9 Greenland Square Zifeng Tower Nanchino Cina 450 89 2010
10 Willis Tower Chicago Stati Uniti 443 108 1973
Fonte principale dei dati: //www.emporis.com/statistics/worlds-tallest-buildings
Petronas

Petronas Towers a Kuala Lumpur

La prima pietra fu posta il 27 agosto, 1997.

Lo Shanghai World Financial Center anche soprannominato “Wall Street della Cina” è stato progettato per essere l’edificio più alto del mondo quando è stato creato nel 1997. L’edificio avrebbe superato le guglie della Petronas Towers in Malesia.

Alla fine degli anni ’90, la Mori Building Corporation giapponese aveva una carenza di fondi causata dalla crisi finanziaria asiatica, che fermò il progetto dopo che le fondamenta erano state completate. Il 13 febbraio 2003, il Gruppo Mori aumentò l’altezza dell’edificio a 492 metri e 101 piani rispetto al progetto iniziale che prevedeva un altezza di 460 metri per 94 piani.

11 - WFC

Realizzato (sinistra) e primo progetto (destra)

L’edificio si trova nella zona Lujiazui, nel distretto di Pudong. Copre una superficie di 381.600 metri quadrati, si alza per 101 piani più altri 3 sottoterra. La costruzione è proprietà della Shanghai Construction Group. I primi due piani sono riservati alle attività commerciali, dal terzo al quinto si trovano le sale per le conferenze. Dal settimo fino al settantasettesimo piano sono ospitati gli uffici. I piani dal 79 al 93 sono occupati dallo Park Hyatt Shanghai Hotel. Dal piano 94 fino al 101 è possibile l’osservazione della città su una grande struttura a ponte. Inizialmente il foro di osservazione era di forma sferica, per somigliare al sole; ma successivamente ci si rese conto che sarebbe stato più funzionale un foro di forma trapezoidale, soprattutto in funzione del fatto che la forma circolare ricordava troppo il simbolo del sole sulla bandiera giapponese mentre la costruzione sorgeva sul territorio cinese.

15 - WFC

Sky Bridge

Ogni anno, circa 3 milioni di turisti all’anno visitano il WFC di Shanghai e il suo SkyBridge. Il biglietto d’ingresso per l’osservatorio varia da 110 yuan (11 euro) a 150 yuan.

14 - WFCDopo gli attentati dell’11 settembre 2001, l’edificio è stato integrato con accorgimenti per poter resistere a un disastro come un incidente aereo; sono state inserite 12 aree ignifughe e due ascensori esterni.

Il ponte in cima all’edificio è il più alto ponte di osservazione all’aperto del mondo.

Il 14 agosto 2007 alcuni dei piani superiori sono stati distrutti dal fuoco durante la costruzione, ma fortunatamente l’incendio è stato neutralizzato e nessuno è rimasto ferito.

La trave in acciaio finale è stata installata il 14 settembre 2007, quando l’edificio ha raggiunto la sua massima altezza di 492 metri.

L’edificio è stato inaugurato il 28 agosto 2008.

I PROGETTISTI

WFC WILLIAM PEDERSENWilliam Pedersen fa parte del KPF (Kohn Pedersen Fox Associates), che è uno dei preminenti studi di architettura del mondo; fornisce servizi di architettura, di programmazione e pianificazione per i clienti sia nel settore pubblico che privato. KPF è guidato da 24 presidi e 27 consiglieri, più 600 membri dello staff che provengono da 43 paesi diversi, parlano più di 30 lingue, e includono oltre 80 professionisti accreditati LEED (Leadership in Energy and Environmental Design). E’ un insieme di sistemi di rating per la progettazione, la costruzione, il funzionamento e la manutenzione di edifici verdi, case e quartieri.

Tra molti dei suoi progetti (Abu Dhabi Investment Authority Tower, Abu Dhabi International Airport, Financial Centre e Marina Bay a Singapore,… ecc.) ha realizzato anche lo Shanghai World Financial Center, in Cina.

WFC LESLIE ROBERTSONLeslie Robertson Earl (nato il 12 Febbraio 1928) è stato uno degli ingegneri strutturali del World Trade Center a New York. Da allora è stato ingegnere strutturale su numerosi altri progetti, tra cui lo Shanghai World Financial Center e la Bank of China Torre in Hong Kong.

La carriera di ingegneria di Robertson risale al 1952, quando si è laureato alla scuola di Berkeley di ingegneria civile. Nel 1958 entra a far parte della società di ingegneria strutturale e civile Seattle Worthington e Skilling.

GALLERIA FOTOGRAFICA:
GUARDA I VIDEO:

LINKS:
PUOI LEGGERE ANCHE:
ANCHE NOI SCRITTORI
Alunno/i autore/i dell’articolo:
CLARA CATANIA
Classe e Anno: Argomento di Riferimento:
Seconda D – 2013/14 ARCHITETTURA
Set 232012
 
Mappa2_icon MAPPA CONCETTUALE DELL’ARGOMENTO

StrutturaUna costruzione, un ponte o qualunque altro manufatto per non crollare deve essere in grado di resistere a forze e carichi che tendono a scuoterlo dalla sua posizione di quiete. Un esempio di forza che agisce su una costruzione è la forza di gravità, oppure lo è il vento che agisce sulle sue superfici o l’azione di un terremoto che tenta di sradicarlo dal terreno. Un carico, invece, è ciò che vi agisce di sopra, ad esempio i materiali con cui è costruito, le persone che lo affollano o la neve che si deposita in inverno sulle sue superfici.
Approfondimento: carichi, possono essere propri o accidentali; i carichi propri sono rappresentati dal peso della struttura, cioè muri, solai, strutture portanti, infissi, ecc., mentre i carichi accidentali possono essere interni o esterni. I carichi accidentali interni sono rappresentati dalle persone, dagli arredi e da tutto ciò che staziona stabilmente o temporaneamente dentro l’edificio, mentre i carichi accidentali esterni sono rappresentati dall’azione del vento, dai terremoti, dalla neve o da qualunque altro fenomeno che tenta di alterare lo stato di equilibrio dell’edificio.

GRADI DI LIBERTA’

Ogni corpo in natura può liberamente muoversi in tutte le direzioni e ruotare su se stesso praticamente senza limiti (infiniti) e quindi anche una struttura può muoversi (pensiamo ad un edificio) portandolo a crollare. Gli ingegneri si sono posti il problema di dover impedire un tale nefasto evento e per poterlo risolvere una equazione con infinite possibili soluzioni (infiniti movimenti e rotazioni), essi compresero subito che bisognava ridurre ad un numero controllabile queste variabili. Si è trovata l’ingegnosa soluzione di raggruppare tutti i possibili movimenti di un corpo nello spazio in tre grandi gruppi, così definiti:

  • TRASLAZIONI ORIZZONTALI, cioè tutti i possibili movimenti che un corpo può fare su un piano disposto orizzontalmente;
  • TRASLAZIONI VERTICALI, cioè tutti i possibili movimenti che un corpo può fare su un piano disposto verticalmente;
  • ROTAZIONI, ossia tutte le possibili rotazioni su se stesso.

L’insieme di tutti questi possibili movimenti, prende il nome di:

Il numero di gradi di libertà rappresenta il numero dei possibili movimenti che un corpo può fare nello spazio. Ad esempio, un punto nello spazio è libero di muoversi in tutte le direzioni (2 traslazioni) e di ruotare liberamente su se stesso (1 rotazione), si dice così che ha 3 gradi di libertà.

Per far si che una struttura possa essere corretta, ossia resistere efficacemente ai carichi e alle forze, bisognerà limitare o eliminare questi possibili movimenti (gradi di libertà). Bisognerà, quindi, attivare un sistema di forze che vada a contrastare quelle che tendono a far muovere il corpo. In meccanica, solo le forze sono in grado di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo, per cui solo un sistema di forze chiamate forze vincolari o reazioni vincolari, possono impedirne il moto. Tali forze prendono il nome di:

VINCOLI

Un vincolo è, dunque, qualsiasi condizione che limita il moto di un corpo. In meccanica delle strutture, i vincoli più importanti sono:

  • Vincolo semplice chiamato carrello;
  • Vincolo doppio chiamato cerniera;
  • Vincolo triplo chiamato incastro.

CARRELLO

Il carrello è un vincolo semplice che, permette all’oggetto di ruotare e spostarsi (traslazione orizzontale) lungo l’asse orizzontale, impedendo invece la traslazione lungo l’asse perpendicolare (traslazione verticale).

Di fatto elimina un solo grado di libertà.


CERNIERA

La cerniera è un vincolo doppio che, permette all’oggetto vincolato soltanto rotazioni eliminando ogni possibile traslazione del corpo sia orizzontale che verticale.

Di fatto elimina due gradi di libertà.


INCASTRO

L’incastro è un vincolo triplo che, elimina tutti e tre i gradi di libertà: la rotazione attorno all’asse d’incastro e le traslazioni.

GeomagCome nei giochi magnetici per bambini, la struttura portante di un edificio può essere rappresentata come un insieme di aste (travi e pilastri) che si intersecano ai loro estremi in dei punti chiamati nodi. Applicando i vincoli ai nodi, si possono così verificare solo 3 condizioni:

  • V = GdL
  • V > GdL
  • V < GdL

dove V (vincoli) e GdL (gradi di libertà).


Nel primo caso V = GdL vincoli uguali a gradi di libertà, la struttura prende il nome di ISOSTATICA.
Nel sistema isostatico a qualsiasi valore dei carichi esterni sono associate reazioni vincolari che rendono il sistema equilibrato e i vincoli sono strettamente sufficienti a impedire ogni possibile moviemento.


Nel secondo caso V > GdL vincoli maggiori dei gradi di libertà, la struttura prende il nome di IPERSTATICA.
Nel sistema iperstatico i vincoli sono sovrabbondanti e i possibili movimenti del sistema sono sempre impediti. La struttura in questo caso risulta essere eccessivamente rigida.


Nel terzo caso V < GdL vincoli minori ai gradi di libertà, la struttura prende il nome di LABILE.
Nel sistema labile i vincoli applicati, sono insufficienti a impedire tutti i possibili movimenti del sistema e la struttura non è in equilibrio.

TAIPEI 101 E IL MASS DAMPER

PUOI LEGGERE ANCHE: