Dic 242020
 
COPRIPILASTRO
DATI PER LA COSTRUZIONE:
1 Le misure sono sovrimpresse sul disegno
FIGURA DI RIFERIMENTO:

CONSEGNE:
1 2
C.A.D. P. ORTOGONALI
TUTORIAL:

Realizza il profilo esterno del copripilastro secondo le misure indicate. Poi disegna la base circolare e con il comando Seguimi ruota il profilo fino ad ottenere il modello completo. A questo punto applicate un materiale per completare il progetto.

IMMAGINI:

Gen 192016
 
VOTA QUESTO ARTICOLO SU:logo

La scienza non finisce mai di stupirci scoprendo sempre nuove cose che arricchiscono la nostra conoscenza. E’ di grande attualità uno studio che è stato sottoposto a 10 volontari diversi. A questi, è stato fatto ascoltare un campionario di 165 suoni diversi tra cui musica, brani di un discorso, rumori di vario genere, suoni violenti, note alte e basse, squilli di telefono, frastuono del traffico, scoprendo una cosa incredibile che ha contraddetto tutte le teorie fino ad ora ritenute fondate.

CERVELLO01

L’ascolto della musica, a quanto pare, non è una semplice ricaduta delle capacità uditive degli esseri viventi, ossia la capacità di discernere tra suono e rumore, ma pare sia controllata nel cervello da un gruppo di neuroni che si attivano solo in presenza di suoni o melodie.

Gli studiosi che hanno condotto tale esperimento, attraverso una speciale risonanza magnetica funzionale, hanno riscontrato che esiste un vero e proprio gruppo di neuroni nella corteccia uditiva del cervello che si attiva inviando impulsi elettrici solo quando i soggetti sono stati sottoposti all’ascolto della musica tra le 165 diverse proposte sonore. In pratica, questo dimostra che il cervello attiva specifiche aree in relazione a specifici stimoli. Anche in presenza di conversazioni, si è potuto verificare lo stesso fenomeno, cosa non riscontrabile con gli altri suoni o rumori proposti.

Queste aree celebrali, non coincidono, evidenziando l’esistenza di percorsi neurali diversi a seconda degli stimoli cui si è sottoposti e che il cervello li sviluppa differentemente senza che tra i due ci siano sovrapposizioni.

Gli scienziati, giunti a queste incredibile scoperta, si pongono ora una domanda; nasciamo già con i neuroni musicali o questi si sviluppano e si arricchiscono durante la crescita?

PUOI LEGGERE ANCHE:
SCARICA L’ARTICOLO:
Lug 302012
 

Visto che ci occupiamo di tecnologia non possiamo, noi di educazionetecnica.com, non raccontare questo passo tecnologico verso la fantascienza. E ancora meglio se questo incredibile passo viene compiuto grazie a studiosi italiani e sviluppato in una sede universitaria del nostro paese.

Infatti, all’interno del progetto europeo Patchycolloids finanziato dall’European Research Council, un team di ricercatori dell’Università “La Sapienza” di Roma, guidati dal professor Francesco Sciortino, docente di Struttura della Materia, ha individuato il modo in cui si “disegnano” le caratteristiche del materiale agendo sulle proprietà superficiali delle particelle colloidali.

[ le particelle colloidali sono piccolissime particelle disciolte in un solvente e dotate di dimensioni comprese fra le decine di nanometri e il micron, quindi paragonabili alla lunghezza d’onda della luce ]

La scoperta apre scenari nuovi e incredibili. Sarà infatti un cristallo a costituire il cuore dei computer del futuro, definiti appunto fotonici che, useranno la luce per trasmettere le informazioni. La tecnica messa a punto dagli studiosi dell’ateneo romano, consentirà attraverso l’uso di cristalli simili all’opale, di trasmettere in maniera ordinata informazioni di ogni genere. Il prof. Sciortino, spiega che i cristalli, a differenza dell’opale, debbono essere puri cioè formati da particelle tutte orientate nella stessa direzione. Per creare questo minerale “perfetto”, si è pensato di agire sulle proprietà superficiali delle particelle colloidali. In particolare, hanno disegnato sulla loro superficie delle zone triangolari con proprietà attrattive, riuscendo così a imporre la geometria con cui le particelle interagiscono e si auto-assemblano nel cristallo.

La scoperta è di quelle epocali; infatti, grazie a questa tecnologia si potranno assemblare e creare materiali nuovi con caratteristiche fisiche diverse a seconda della direzione in cui vengono sollecitati. Un materiale, potrà ad esempio reagire in maniera diversa a seconda del tipo di forza a cui e sottoposta, ad esempio se di trazione o di compressione.

Spiega, infine, il prof. Sciortino che: “il risultato di questa ricerca è stato raggiunto grazie all’intuizione del giovane ricercatore Flavio Romano che lavora oggi per l’Università di Oxford. Dopo mesi di analisi di modelli che cristallizzavano in strutture polimorfiche, Romano ha verificato la possibilità di ‘assemblare’ un cristallo perfetto agendo sulle proprietà superficiali delle particelle colloidali”.

La speranza del prof. Sciortino, ma non solo sua è che questa scoperta possa presto essere utilizzata a livello industriale.