Mar 222018
 

Parlando di bio-architettura e di architettura sostenibile, sempre più soluzioni appaiono sul panorama internazionale per rendere abitazioni e costruzioni in genere, sempre più idonee a convivere con l’ambiente in cui sorgono. Pannelli solari, impianti eolici, sistemi di riciclo dell’acqua e delle risorse, materiali bio-compatibili, sono sempre più termini di riferimento per un’architettura a dimensione di pianeta. Oggi, i paesi che più spingono in questa direzione sono quelli del medio-oriente che, grazie alle enormi ricchezze prodotte dai combustibili fossili o forse, per una gestione illuminata di queste, stanno investendo massicciamente in questo senso.

Siamo nella baia di Al Qutaifiya nei pressi della capitale del Qatar, Doha. Qui sta sorgendo uno dei più giganteschi progetti del mondo. Già soprannominata la “città verdeLusail City si avvia a diventare la più grande bio-città del pianeta. Progettata per una comunità di circa 450.000 abitati, questa sta sorgendo su di un’area di 38 chilometri quadrati a poca distanza da Doha. Sarà caratterizzata da 19 quartieri residenziali e ospiterà un sistema di trasporto su rotaia, centri commerciali, 22 hotels, 2 porti turistici, varie attività di lusso e impianti balneari sulle limitrofe isole circostanti. Ma una delle cose innovative è che ben il 17% di questa immensa area sarà dedicata a spazi aperti e giardini di cui Fox Hills District con i suoi 33 parchi, rappresenterà l’apice.

Il Qatar, si sa, sorge su di un’area con clima prevalentemente desertico, in cui le precipitazioni sono scarsissime e le temperature diurne molto molto elevate durante buona parte dell’anno. Proprio per questo motivo, le aree verdi saranno arricchite di numerosissime piante di natura desertica e i parchi saranno dotati di sistemi in grado di sfruttare ogni possibile goccia di queste rare precipitazioni. I giardini avranno quindi una parte pari al 55% di verde e prati, mentre il restante 45% sarà costituito da giardini rocciosi.

Un ambiziosissimo piano di difesa della bio-diversità EMP (Environment Management Plan) è stato attivato insieme alla creazione di Lusail City. Qui vegetazione terrestre e marina verranno tutelate e curate al fine di rendere la loro conservazione e proliferazione più duratura possibile.

Gli stessi grattacieli progettati per la città, costituiscono una barriera, un vero e proprio muro difensivo, contro gli impetuosi venti di sabbia che spirano da nord. Questo sistema difensivo estenderà la sua efficacia fin dentro al mare lungo un anello di 27 chilometri di raggio che creerà anche una sorta di barriera corallina marina per la difesa delle specie acquatiche.

I progettisti hanno tenuto in considerazione tutti gli aspetti della salute e del benessere, anche quello sportivo. Lusail City si candiderà per ospitare alcune delle partite del campionato mondiale di calcio che si svolgerà in Qatar nel 2022. La società statale Qatari Diar Real Estate Investment Company e la Parsons Corporation hanno progettato e realizzato uno stadio, il Lusail Iconic Stadium che mira a diventare un’icona della città. A pochi chilometri da questo sorge il Losail International Circuit, un autodromo che ospita già le gare del campionato mondiale di motociclismo.

I presupposti ci sono tutti affinché questo capolavoro di urbanistica e ingegneria urbana possa diventare un’oasi ecologica nel bel mezzo del deserto e a candidarsi come prossima meta turistica nella già rinomata area del medio oriente.

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