Mar 172013
 

teacher-vs-studentInsegnanti battono alunni 1 – 0. Perlomeno negli Stati uniti. Infatti, da uno studio curato dal Pew Research Center e dal College Board, risulta che gli insegnanti sono più social, più digitali e più avanti tecnologicamente della media nazionale e degli alunni a cui insegnano. La ricerca dal titolo “How teachers are using tecnhology” ha infatti dimostrato che i docenti americani delle scuole superiori e medie, naviga quotidianamente ad alta velocità sulla fibra ottica, smanetta sui tablet o sugli smartphone, guarda i video su YouTube e legge gli e-reader più dei libri cartacei. Quindi dallo studio e dalle interviste viene fuori un nuovo aspetto dell’insegnante che superando le barriere generazionali e mentali, ha aggiornato il proprio curricolo e la propria formazione, diventando sempre più dipendente dalle tecnologia.

Lo studio evidenzia come il 94% dei professori possiede un cellulare (contro il 84% della media nazionale), di questi il 50% ha uno smartphone di ultima generazione, possiede un notebook o un pc e ne fa uso continuativo, uno su due ha una console per gioco e svago e il 47% legge libri su e-reader. Stranamente risulta fanalino di coda il tablet:  solo il 39% lo possiede. Inoltre, il 63% degli insegnanti intervistati con età superiore a 55 anni, ama ascoltare la musica su lettori Mp3 e che molti di loro non sdegnino lo svago su console come la XBox o la Playstation.

Le lezioni vengono preparate attraverso il classico sistema, integrato però con tutto ciò che oggi la tecnologia fornisce. Per cui il docente consulta i social network (percentuale anche in questo caso superiore alla media nazionale) e usa Wikipedia, Google e ogni altro strumento in modo massiccio e sistematico.

Il vero problema nasce dalla veridicità e dal controllo delle informazioni presenti sulla rete. Il parere degli intervistati è che la quantità di informazioni presenti rende, allo studente, difficile distinguere tra informazione corretta e non. Infatti, la maggior parte degli intervistati è convinto che per avere voti alti sarà indispensabile “la capacità di giudicare la qualità delle informazioni” oltre all’abilità nell’uso degli strumenti tecnologici disponibili.

Quindi gli insegnanti battono gli alunni 1 a 0….perlomeno in America. Ma, in Italia?

Qui discutiamo ancora sull’uso o meno del cellulare in classe. Mentre se ne parla, il mondo va avanti e non aspetta. Forse è il momento che oltre a cambiare classe dirigente si cominci anche a cambiare il ruolo della scuola nella formazione. La scuola italiana sta perdendo questo treno, restando alla finestra a guardare il progresso che le passa sotto il naso incapace di coglierne l’essenza e di guidarne l’apprendimento. Peccato, ma faremo di tutto per cambiare questo status.

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