Set 162020
 

Spesso leggiamo articoli sulle riviste specializzate o su internet in merito alle caratteristiche e alla potenza delle telecamere degli nostri smartphone. I grandi colossi internazionali si sfidano a colpi di innovazione per creare la lente migliore o il sistema di lenti per ottenere fotografie perfette, grandangoli pazzeschi, zoom superiori.

Ma dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, un centro di ricerca tutto italiano, arriva una innovazione che permetterà alle lenti dei nostri smartphone di diventare potenti microscopi in maniera semplice e a costo praticamente zero.

Gli scienziati, in collaborazione con l’Università della California San Diego, hanno creato una piccola lente adesiva costituita da materiale silicico che fatto aderire alla fotocamera dello smartphone è in grado di funzionare da microscopio ingrandendo fino a 100 volte ciò che si sta guardando. Il materiale siliconico che compone questa lente, viene fatto poggiare sotto forma di goccia sul filtro ottico che ha una particolare nanostruttura che ricorda le ali di una farfalla, facendo in modo che questa assuma spontaneamente la forma di una lente evitando così complesse lavorazioni e facendo in modo che il sistema filtro-lente si integri perfettamente in modo da filtrare la luce e ingrandire allo stesso tempo.

La portata di questa minuscola invenzione è enorme, perché sarà sufficiente questa semplice lente applicata a un apparecchio come uno smartphone per ottenere immagini perfettamente ingrandite come al microscopio creando così un sistema a fluorescenza affidabile e a bassissimo costo capace di risolvere i problemi di analisi e studio in realtà poco sviluppate, o economicamente disagiate, come alcuni paesi del terzo mondo.

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Apr 122016
 

L’innovazione di cui parliamo oggi richiama alla mente famosissimi film di avventura e di fantascienza come Mission Impossible, 007, Man in Black, ma si tratta di un brevetto reale depositato dalla Samsung nel 2014 in Corea, che ha ottenuto solo in questi giorni la certificazione.

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Si tratta di un lente a contatto smart, che integra circuiti elettronici che la collegano direttamente ad un cellulare.

Una volta indossate, basterà battere le ciglia con una certa intensità per scattare una foto o avviare una registrazione video. Infatti, la lente incorpora una videocamera e uno schermo. Foto e video saranno inviati immediatamente allo smartphone cui sono abbinate.

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Allo stesso modo, sarà possibile acquisire sulla lente, quindi visualizzare sullo schermo trasparente e miniaturizzato, le foto e i video presi dal telefono. E’ ovvio come questo sistema possa servire per tutti quei servizi che richiedono la realtà aumentata, tipo mappe o sistemi di navigazione. In pratica si potranno sovrapporre informazioni al mondo reale. Ad esempio guardando un monumento, immediatamente potrete leggere la sua storia o tutte le caratteristiche che lo contraddistinguono. Cercare un negozio o un ufficio ricevendone direttamente sulla pupilla le indicazioni stradali e il percorso da compiere oltre a tempi di percorrenza e altre informazioni utili tipo orari di apertura e chiusura.

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La società sudcoreana, sta lavorando a questo nuovo prodotto capace di integrarsi con il corpo umano accrescendone enormemente le potenzialità. I circuiti, integrati all’interno di un polimero bio-compatibile, sono solo parzialmente invisibili, ma anzi alcune parti sono lasciate appositamente visibili ad occhio umano. Per cui chi si trovasse ad interagire con chi le indossa, avrebbe la sensazione di interloquire con un cyborg.

Samsung non è la sola a sperimentare un prodotto del genere, vi lavora anche Google da tempo, ma il prodotto coreano, ha la peculiarità di integrarsi con il corpo che lo indossa divenendone in parte uno strumento di tipo informativo e medicale, capace di fornire informazioni sulle condizioni fisiche dell’operatore.

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https://www.youtube.com/watch?v=N15PczCiNO4
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