Mar 012019
 

Rispetto dell’ambiente, biocompatibilità, soluzioni green per l’architettura, case smart, sono oramai i temi che ritroviamo sempre più spesso quando si parla di architettura. Ma la richiesta è sempre più quella di una città a dimensione d’uomo, in cui la natura ne diventa parte, non è viene esclusa. Nasce proprio da quest’idea il progetto di Carlo Ratti e Associati denominato Greenary, una casa di campagna costruita attorno a un grandissimo albero di 10 metri. Vincitore del progetto, il gruppo Ratti realizzerà questa casa di campagna nella periferia di Parma ed è parte di un progetto dell’azienda Mutti che accanto all’abitazione vorrebbe realizzato anche lo stabilimento in continuità con l’ambiente che lo circonda. L’idea è quella di fondere insieme natura e edilizia, lavoro e svago.

Il gruppo Carlo Ratti e Associati ha vinto il bando per questo progetto nel 2017. La costruzione è iniziata a fine 2018 e dovrà essere completata entro il 2019. Tutto parte intorno a un gigantesco ficus di cinquant’anni alto 10 metri e l’intera costruzione dovrebbe occupare uno spazio di circa 800 metri quadrati. L’integrazione con questo tipo di pianta risulta essere abbastanza semplice perché il ficus è un albero che ama molto le temperature stabili, quindi, è adatto per essere inglobato all’interno di una costruzione.

L’edificio nasce intorno a un idea di spazi interconnessi, come lo sono praticamente i rami dell’albero, si tratta in tutto di sei spazi domestici tre al piano terra e tre al piano inferiore. Ogni ambiente e destinato una specifica attività; abbiamo così lo spazio per la lettura, lo spazio per la musica, lo spazio conviviale, lo spazio per lo yoga e anche una cantina per il vino e per i prosciutti ed altri insaccati non dimenticando che siamo appunto a Parma.

In questo edificio è ripreso e ribaltato il concetto di casa sull’albero che ognuno di noi ha sempre desiderato di possedere. Una perfetta unione tra naturale e artificiale, un modo per vivere in mezzo all’ambiente e non separato da questo.

Secondo quanto raccontato da Carlo Ratti, in un’intervista, il principio guida della casa Greenary è la biofilia cioè quell’impulso naturale a connettere le diverse forme di vita insieme. E nei principi della biofilia, per esempio, vi sono alcune linee guida sulla disposizione degli ambienti architettonici come, per esempio, la disposizione della stanza da pranzo che si trova in fondo la casa ad un livello appena inferiore al terreno in modo che il tavolo, sul quale si siederanno i commensali si trovi allo stesso livello del prato e quindi, in modo tale da poter guardare all’esterno e sentirsi parte di questo spazio. Il ficus diventa l’elemento centrale attorno al quale si dipanano i diversi spazi di questa costruzione, tutti pensati per offrire diversi aspetti della natura e diversi punti di vista per osservarla.

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Lug 112017
 

AlberoLuminescente01

La bioluminescenza, è un fenomeno naturale già conosciuto da tempo dagli scienziati e manifesto in differenti specie naturali, quali le lucciole, alcuni batteri e la sepiolida una piccola seppia che vive nelle profondità oceaniche.

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Sepiolida

Approndimento: la luminescenza è quel fenomeno in cui la luciferina, sostanza organica capace di emettere luce, entra in reazione con un enzima che accelera la reazione chimica necessaria, chiamata luciferasi. La fluorescenza è quel fenomeno, invece, che accade quando gli animali assorbono luce di un certo colore e ne emettono di colore differente.

Le modalità in cui gli esseri viventi emettono luce, sono diverse: alcuni la producono spontaneamente generando i due composti di cui all’approfondimento precedente, altri li assorbono mangiandoli, altri entrano in simbiosi con batteri diventando essi stessi produttori di luce.

Alcuni team di scienziati, sta usando queste conoscenze sulla bio-luminescenza e sulla fluorescenza per applicarla ad altri esseri che non la posseggono. Il processo, piuttosto complesso, consta di tre fasi fondamentali: progettazione, stampa e trasformazione.

La progettazione è quella fase in cui, attraverso l’uso del genoma, si crea una sequenza precisa di DNA;

la stampa è invece quel processo in cui la sequenza di DNA generata viene stampata tramite una stampante laser;

la trasformazione, infine, è quella fase in cui la sequenza generata viene modificata per renderla compatibile con l’organismo cui è destinata.

Approndimento: il DNAacido desossiribonucleico è una macromolecola essenziale che contiene le informazioni genetiche indispensabili per lo sviluppo ed il corretto funzionamento della maggior parte degli organismi viventi.

Da qualche anno (2010), studi sperimentali condotti da differenti team di scienziati nel mondo, stanno permettendo di applicare queste conoscenze agli organismi vegetali creando quelli che vengono definiti Glowing Tree cioè alberi luminescenti.

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Il processo per rendere bioluminescenza le piante è quello di inserire geni modificati attraverso iniezioni in modo da consentire a queste l’acquisizione della proprietà.

Molte sono state le opinioni in merito, soprattutto contrastanti; da un lato c’è chi è fautore di questa nuova frontiera capace di ridurre drasticamente il consumo energetico, l’inquinamento e di migliorare il decoro in ambito urbano; dall’altra, i contrari, che ritengono si stiano facendo esperimenti non propriamente leciti con la modificazione innaturale del DNA dei soggetti viventi.

In realtà queste critiche si stanno pian piano stemperando, perché gli esperimenti condotti, non comportano in nessun caso il danneggiamento ne alle specie soggette alla modificazione genetica, ne all’ambiente che li circonda perché trattasi di semplici interazioni biologiche tra organismi appartenenti a specie diverse. Anche il Dipartimento di Agricoltura americano che sottende al controllo di queste attività, ha confermato la bontà e l’assoluta innocuità delle pratiche condotte.

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Tra gli studi in corso, quelli maggiormente accreditati sono quelli capitanati dal designer olandese Daan Roosegaarde che sta portando a termine il primo prototipo di Glowing Trees basato sugli esperimenti del biologo molecolare Alexander Krichevsky, in collaborazione con l’Istituto Bioglow Tech e la State University di New York.

Un altro studio particolarmente interessante è quello che consente di emettere una particolare luce blu alla Arabidopsis thaliana, condotto dall’imprenditore Antony Evans con il suo gruppo di ricerca.

Ed infine, lo studio condotto in Cina a cura dell’Università Nazionale Cheng Kung di Taipei e dell’Accademia Sinica per sostituire i diffusissimi LED. Gli scienziati, hanno impiantato nano particelle d’oro sulle foglie della Bacopa Caroliniana che in combinazione con i raggi ultravioletti produce quella che tecnicamente è stata definita Risonanza Plasmonica Superficiale, cioè che la clorofilla delle piante emette una luce rossastra.

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Dic 182016
 

E’ natale e anche le tradizioni diventano smart. L’albero, storicamente uno dei simboli di queste festività si aggiorna grazie al contributo di una startup tutta italiana. Si tratta di Twinkly, una società che ha combinato un sistema di luci LED di ultima generazione con le decorazioni natalizie.

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Il progetto inizialmente promosso sulla notissima Kickstarter, ha raccolto più dei 50.000 euro previsti dalla campagna di finanziamento. La società italiana, insieme ad un consorzio di altre ditte internazionali, ha sviluppato un nuovo concetto di illuminazione basato su un sistema di 100 luci LED multicolore gestite autonomamente attraverso un software e comandate dallo smartphone tramite una connessione wi-fi diretta, quindi senza il passaggio da router.

Una App per sistemi iOS e Android, consente di comandare con un semplice tocco tutte le 100 luci singolarmente e di combinarle in infinite soluzioni con il solo limite imposto dalla nostra fantasia.

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Sul nostro smartphone comparirà l’immagine spaziale delle singole luci rilevate dal sistema attraverso la connessione wi-fi e con un dito ed un semplice tocco potremo cambiare colore, velocità, sequenza e disegno dell’illuminazione del nostro albero direttamente sullo schermo.

Albero03Il software mette a disposizione una serie di sequenze già pronte da utilizzare, ma fornisce tutti gli strumenti necessari a creare nuove e infinite combinazioni. E’ possibile realizzare fasce colorate, ma per i più bravi e pazienti anche banner animati, scritte o loghi personalizzati.

Il gruppo di luci, della lunghezza di 10 metri circa consente di addobbare un albero ad altezza uomo, ma la casa di produzione sta lavorando ad una nuova versione del software in grado di gestire fino a tre gruppi di luci contemporaneamente.

Già adesso comunque le luci sono disponibili per l’acquisto ad un costo di circa 70 euro, giusto in tempo per le imminenti vacanze natalizie.

Non mi resta quindi che augurarvi buon natale e buon divertimento con le luci smart.

 

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https://www.youtube.com/watch?v=w4iDFovueXY
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Apr 202016
 

Albero dei ricordi2


Finalmente dopo tanto tempo sono riuscito a realizzare la pagina che raccoglie tutti i ricordi a scuola, gli anni passati soffrendo o ridendo, raccontati in cortometraggi che con foto e video che narrano quanto accaduto. Divisi per anno troverete i vari video prodotti in estemporanea durante gli eventi oppure quelli che raccontano le classi alla fine dell’anno.

Una pagina per ricordare, per rivedere piccoli e grandi momenti insieme, un “albero” genealogico che racconta dai suoi lunghi rami quello che ogni giorno abbiamo condiviso nelle lunghe e intense giornate scolastiche.

Schermata 2016-04-20 alle 16.43.31Potete accedere alla pagina attraverso il widget sulla barra laterale oppure attraverso l’apposito menu “NOI DELLA DANTE” sulla barra dei titoli.

Schermata 2016-04-20 alle 16.54.38I video li potete consultare anche sulla mia pagina Youtube.

Anche in questo caso non mi resta che augurarvi buona lettura o meglio buona visione “sfogliando” l’Albero dei Ricordi del nostro sito.

Cliccando l’icona dell’albero qui sotto, si aprirà direttamente la pagina dei video:

Albero

Ott 192015
 
IL LEGNO#1 (L’ALBERO)
Indice Argomenti
1 GLI ALBERI
2 IL NUTRIMENTO (la linfa)
3 MAPPA CONCETTUALE DELL’ARGOMENTO
4 APPROFONDISCI CON I VIDEO
Prossime Lezioni sul Legno
#2 IL LEGNO (IL CICLO DI LAVORAZIONE) argomento ancora non attivo
#3 IL LEGNO (L’INDUSTRIA DEL PANNELLO)

Il LEGNO è sicuramente uno dei materiali più antichi che l’uomo ha da sempre utilizzato per una grande varietà di impieghi. E’ servito per scaldarsi, per proteggersi, per realizzare utensili. Oggi con lo sviluppo industriale anche questo materiale ha assunto ruoli e utilizzi diversi, sempre più evoluti, basti pensare al legno lamellare.

Lamellare massiccioApprofondisco: il Legno Lamellare, è un materiale composito, fatto essenzialmente di assi di legno opportunamente righettate, incollate e pressate per costituire un nuovo materiale molto resistente che supera i difetti tipici del legno massello. Viene utilizzato in ambito strutturale in edilizia.

Questo prezioso materiale è ottenuto dai tronchi dei grandi alberi, ma oggi grazie alle nuove tecnologie anche da scarti e residui ottenendo prodotti di grande qualità e resistenza: i pannelli di legno.

Ma andiamo con ordine e scopriamo questi grandi organismi presenti ovunque sul nostro pianeta: gli alberi.

GLI ALBERI

L’albero è una pianta legnosa, sviluppata in altezza dal terreno tramite un tronco che inizia a ramificare a qualche metro dal suolo. In botanica lo si distingue dagli arbusti perché questi ultimi sono privi del tronco.

ALBERI01

In natura, le piante vengono classificate in due gruppi ben distinti in virtù delle loro differenti caratteristiche riproduttive: angiospermӕ e gymnospermӕ.
Le angiospermӕ o latifoglie (piante dalle foglie larghe) sono piante che hanno un sistema riproduttivo complesso. Infatti, gli ovuli sono chiusi da un ovario in cui i semi sono raccolti all’interno di un frutto. Possono essere di tipo erbaceo oppure legnose, arbustive o arboree ed avere foglie persistenti oppure caduche. Le foglie, proprio per la loro forma, possono essere molto varie: semplici oppure formate da più foglioline, con i margini lobati, seghettati, dentellati, ecc.

Il margine delle foglie

Sono latifoglie ad esempio: il pioppo, l’ontano, la betulla, il nocciolo, il faggio, il castagno, il tiglio, l’acero, il frassino e molti altri.

Le gymnospermӕ o conifere hanno un sistema riproduttivo molto semplice. La caratteristica fondamentale di queste piante è che l’ovulo, da cui si formerà il seme, non è protetto da un ovario, ma è solo appoggiato a una foglia modificata. Ad esempio i pinoli, che sono i semi del pino, sono appoggiati a una squama della pigna e non sono racchiusi all’interno del frutto come accade, ad esempio, ai noccioli delle ciliegie.

Pigna e pinoliLe conifere, devono il loro nome alla forma conica dei loro frutti, basti pensare alle pigne appunto. Sono tutte piante legnose (alberi o arbusti), le foglie sono quasi esclusivamente aghiformi, sono piante sempreverdi con l’unica eccezione del larice.

Sono conifere gli abeti, i pini, i larici, i cedri, ecc.

Osservando un albero si nota subito una cosa. Non tutta la pianta è visibile, perché una parte scompare nel terreno. Distingueremo, per cui, una parte SOTTERRANEA, non visibile e una parte AEREA al contrario completamente visibile.

Albero_movie

Scendendo più nello specifico, possiamo individuare nell’albero 3 differenti parti:

Albero3parti_movie

Scomposizione dell’Albero

Nella parte sotterranea, troviamo le radici. Queste hanno una duplice funzione:

nutrizionale – assorbendo dal terreno le sostanze necessarie e l’acqua che poi, trasportate da un sistema efficientissimo, giungono alle foglie e ai rami più alti.

strutturale – sostegno della pianta; affondando in profondità nel terreno, realizzano un sistema di fondazioni, capace di reggere carichi notevolissimi quali le sollecitazioni dovute al vento o al peso stesso dell’albero.

Nella parte aerea, troviamo invece, il fusto e la chioma.

Il fusto ha una funzione portante come per noi lo è lo scheletro. Può variare di forma come di altezza, ed è costituito da un insieme di tessuti protettivi, di sostegno e conduttori. Il tronco è di legno, tessuto formato da fibre di cellulosa saldate fortemente tra di loro da una sostanza chiamata lignina.

Approfondisco: la Cellulosa si presenta come un materiale fibroso di colore bianco presente all’interno delle piante tenuta insieme dalla lignina (dal latino lignum=legno).

Cellulosa

Il fusto sostiene i rami e le foglie ed è costituito da un insieme di strati che assolvono a differenti funzioni. Vediamo quali sono questi strati e quali le loro funzioni:

stuttura-del-legno

Strati del tronco

  • Corteccia – è il vestito dell’albero, o meglio la corazza protettiva per gli strati più interni. E’ costituita da cellule morte spinte all’esterno dalle nuove cellule che si formano nel libro.
  • Libro – è la parte più esterna del tronco ed è anche lo strato in cui scorre, dall’alto verso il basso, la linfa elaborata attraverso la fotosintesi clorofilliana dalle foglie.
  • Cambio – è la parte fondamentale di una pianta, perché l’unica in grado di generare tessuti nuovi; ne produce di due tipi, uno verso l’esterno, ossia verso il libro, chiamato floema, ed uno verso l’interno, ossia verso la parte legnosa del tronco, chiamato xilema.
Età albero

Calcolo dell’età di un Albero

Il cambio ha un’attività periodica legata a fattori esterni (stagioni) e interni (ormonali). Questa periodicità nella crescita, genera i caratteristici anelli di accrescimento che rappresentano l’età di una pianta. Nelle zone calde, in cui il cambio stagionale non avviene, tali anelli non si evidenziano a causa di una attività cambiale continuativa (in pratica la pianta cresce sempre durante tutto l’anno). 

  • Alburno – è lo strato più esterno del durame, costituito da cellule vive che hanno lo scopo di trasportare la linfa dalle radici alle foglie.
  • Durame – è la parte più interna del tronco ed è costituita da tessuti lignificati, le cui cellule sono oramai morte. Presenta un colore più scuro ed è la parte migliore da utilizzare nell’industria mobiliera.
  • Midollo – è la parte più interna del tronco e assolve alla funzione nutritiva nei primi anni di vita della pianta. Con il passare del tempo lignifica diventando parte del durame e viene sostituito nella sua funzione dall’alburno.

La chioma è il complesso di rami e foglie che caratterizzano la parte alte delle piante. Può assumere differenti forme a seconda delle caratteristiche genetiche di ciascuna specie o in base ad operazioni esterne, quali potatura.

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IL NUTRIMENTO (La Linfa)

L’albero ottiene nutrimento attraverso la linfa che risale dalle radici immerse nel terreno fino alla parte sommitale della pianta. La linfa altro non è che una soluzione di ioni inorganici e piccole molecole di sali minerali che vengono assorbite dalla pianta attraverso quegli organi contenuti nelle radici che si chiamano peli radicali. Ma il percorso dell’acqua e solo all’inizio, perché partendo dal basso della pianta deve raggiungere altezze in alcuni casi incredibili (vedi le sequoie americane alte più di 100 m). Come fa la natura a spingere l’acqua contro gravità fino a queste altezze? Il fenomeno avviene in tre differenti modi contemporaneamente. Per pressione radicale, capillarità e traspirazione. L’azione dei tre modi avviene sinergicamente: la pressione radicale e la capillarità spingono l’acqua dal basso, mentre la traspirazione la tira su dall’alto.

Risalita linfa

Percorso della linfa dalle radici alla chioma

Approfondisco: la Pressione Radicale o Osmosi,  è quel fenomeno per cui tra due liquidi di uguale composizione ma con densità diversa, separati da una membrana attraversabile, si genera una differenza di concentrazione. Nel caso della pianta si genera una differenza di pressione tra i sali nel terreno e sali maggiormente concentrati all’interno della pianta generando in questo modo quella che viene definita “pressione radicale” che è in grado di spingere l’acqua a grosse altezze.

Approfondisco: la Capillarità è quando un liquido scorre verso l’alto a causa della forza di adesione delle molecole in un condotto molto stretto. Nella pianta, a causa della dimensione microscopica dei condotti xilematici che trasportano l’acqua al suo interno, questo fenomeno è molto evidente. In pratica, esiste una forza di adesione tra le molecole d’acqua e le pareti del condotto e una forza di coesione tra le molecole dell’acqua. A causa della dimensione ridottissima del condotto, la forza di adesione supera quella di coesione per cui l’acqua risale.

Approfondisco: la Traspirazione è un fenomeno naturale che dipende dalla natura e dimensione della chioma e dall’intensità del calore solare. L’acqua, per effetto del calore, passa dallo stato liquido a quello di vapore. La perdita di quest’acqua per evaporazione, genera all’interno dei capillari in cui scorre la linfa, una depressione di alcune atmosfere che aspira l’acqua verso l’alto consentendole di superare le grandi altezze degli alberi.

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MAPPA CONCETTUALE DELL’ARGOMENTO

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STRUTTURA DELL’ALBERO Video 2
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Nov 142013
 
Questo argomento è anche in versione: IO STUDIO Arrow IoSTUDIO

AlberoGli alberi, fanno parte della nostra vita, dei nostri ricordi, sono sempre rappresentati sin dall’infanzia nei nostri disegni, in qualche modo ci appartengono. La loro esistenza è legata alla nostra, li guardiamo con affetto, ci sentiamo al sicuro al di sotto della loro chioma. Ma questi amici della nostra infanzia fanno molto di più, in silenzio e chiedendoci veramente poco in cambio. E’ arrivato il momento di scoprire alcuni dei segreti celati da questi straordinari esseri viventi.

GLI ALBERI

L’albero è una pianta legnosa, sviluppata in altezza dal terreno tramite un tronco che inizia a ramificare a qualche metro dal suolo. In botanica lo si distingue dagli arbusti perché questi ultimi sono privi dei rami. Gli alberi si classificano in due grandi famiglie in base alle caratteristiche, chiamate Latifoglie e Conifere.

Albero_movie

Parti dell’Albero

Osservando un albero si nota subito una cosa. Non tutta la pianta è visibile, perché una parte scompare nel terreno. Distingueremo, per cui, una parte SOTTERRANEA, non visibile e una parte AEREA al contrario completamente visibile.

Scendendo più nello specifico, possiamo individuare e descrivere l’albero come composto da 3 differenti parti. Vediamole.

Albero3parti_movie

Scomposizione dell’Albero

RADICI

Nella parte sotterranea, troviamo le radici. Queste hanno una duplice funzione:

  1. assolvono al nutrimento della pianta assorbendo dal terreno le sostanze necessarie e l’acqua che poi, trasportate da un sistema efficientissimo, giungono alle foglie e ai rami più alti.
  2. assolvono al sostegno strutturale della pianta; affondando in profondità nel terreno, realizzano un sistema efficacissimo di fondazioni, capace di reggere carichi notevolissimi quali le sollecitazioni date dal vento o il peso stesso dell’albero.

Nella parte aerea, troviamo invece, il fusto e la chioma.

FUSTO

E’ la struttura portante della pianta come lo è per noi lo scheletro. Può variare di forma come di altezza, ed è costituito da un insieme di tessuti epidermici, di sostegno e conduttori. Il tronco è di legno, tessuto formato da fibre di cellulosa saldate fortemente tra di loro da una sostanza chiamata lignina. Ha la funzione di sostegno ai rami e alle foglie ed è costituito da un insieme di strati che assolvono a differenti funzioni. Vediamo quali sono questi strati e quali le loro funzioni:

stuttura-del-legno

Strati del tronco

  • Corteccia – è il vestito dell’albero, o meglio la corazza protettiva per gli strati più interni. E’ costituita da cellule morte spinte all’esterno dalle nuove cellule che si formano nel libro.
  • Libro – è la parte più esterna del tronco ed è anche lo strato in cui scorre, dall’alto verso il basso, la linfa elaborata attraverso la fotosintesi clorofilliana dalle foglie.
  • Cambio – è la parte fondamentale di una pianta, perché l’unica in grado di generare tessuti nuovi; ne produce di due tipi, uno verso l’esterno, ossia verso il libro, chiamato floema, ed uno verso l’interno, ossia verso la parte legnosa del tronco, chiamato xilema.
Età albero

Calcolo dell’età di un Albero

Il cambio ha un’attività periodica legata a fattori esterni (stagioni) e interni (ormonali). Questa periodicità nella crescita, genera i caratteristici anelli di accrescimento che rappresentano l’età di una pianta. Nelle zone calde, in cui il cambio stagionale non avviene, tali anelli non si evidenziano a causa di una attività cambiale continuativa (in pratica la pianta cresce sempre durante tutto l’anno). 

  • Alburno – è lo strato più esterno del durame, costituito da cellule vive che hanno lo scopo di trasportare la linfa dalle radici alle foglie.
  • Durame – è la parte più interna del tronco ed è costituita da tessuti lignificati, le cui cellule sono oramai morte. Presenta un colore più scuro ed è la parte migliore da utilizzare nell’industria mobiliera.
  • Midollo – è la parte più interna del tronco, è assolve alla funzione nutritiva nei primi anni di vita della pianta, Con il passare del tempo lignifica diventando parte del durame e viene sostituito nella sua funzione dall’alburno.

CHIOMA

E’ il complesso di rami e foglie che caratterizzano la parte alte delle piante. Può assumere differenti forme a seconda delle caratteristiche genetiche di ciascuna specie o in base ad operazioni esterne, quali potatura.


LA LINFA

Tutti sappiamo che l’albero ottiene nutrimento attraverso la linfa che risale dalle radici immerse nel terreno fino alla parte sommitale della pianta. Ma, cos’è la linfa e come fa questa a risalire dalle radici fino alla cima dell’albero? Scopriamo insieme questo segreto.

La linfa altro non è che una soluzione di ioni inorganici e piccole molecole di sali minerali. Queste, vengono assorbite dalla pianta attraverso quegli organi contenuti nelle radici che si chiamano peli radicali. Attraverso la membrana epidermica di questi, l’acqua viene assorbita all’interno della pianta. Ma il percorso dell’acqua e solo all’inizio, perché partendo dal basso della pianta deve raggiungere altezze in alcuni casi incredibili (vedi le sequoie americane alte più di 100 m). Come fa la natura a spingere l’acqua contro gravità fino a queste altezze? Il fenomeno è facilmente spiegabile e avviene in tre differenti modi contemporaneamente. Questi sono per pressione radicale, capillarità e traspirazione. L’azione dei tre modi e sinergica: la pressione radicale e la capillarità spingono l’acqua dal basso, mentre la traspirazione la tira dall’alto.

Risalita linfa

Percorso della linfa dalle radici alla chioma

PRESSIONE RADICALE o OSMOSI

I peli radicali presenti sul tessuto delle radici, assorbono per osmosi l’acqua e le sostanze in essa contenute all’interno della pianta. Questi sali, all’interno della pianta si accumulano concentrandosi; si genera così una differenza di pressione tra i sali poco concentrati nel terreno e sali maggiormente concentrati all’interno della pianta generando in questo modo quella che viene definita “pressione radicale” che è in grado di spingere l’acqua ad altezze superiori a quelle consentite dalla risalita per capillarità.

Punto-interrogativo2-icon

[OSMOSI – processo naturale per cui tra due liquidi di uguale composizione ma con densità diversa, separati da una membrana attraversabile, si genera una differenza di concentrazione. Questa differenza innesca il passaggio di un liquido verso l’altro, in modo naturale e senza l’apporto di energie esterne, e cessa nel momento che i due liquidi raggiungono la stessa concentrazione ].

CAPILLARITA’

E’ un fenomeno che si manifesta quando un liquido scorre in un tubo molto piccolo. Se consideriamo i diametri dei vasi xilematici, all’interno dell’albero, in cui scorrono acqua e sali minerali, è chiaro che questo fenomeno è molto evidente. La capillarità si spiega con l’esistenza di forze di adesione tra le molecole dell’acqua e le pareti del condotto. Anche tra le molecole dell’acqua esiste una forza attrattiva detta di coesione, ma quando il tubo di scorrimento è molto stretto, le forze di adesione superano quelle di coesione ed in questo modo il liquido scorre lungo le pareti verso l’alto.

TRASPIRAZIONE

E’ un fenomeno naturale generato in questo caso dal calore del Sole. Dipende dalla natura e dimensione della chioma e dall’intensità del calore solare. L’acqua, per effetto del calore, passa dallo stato liquido a quello di vapore. La perdita di quest’acqua per evaporazione, genera all’interno dei capillari in cui scorre la linfa, una depressione di alcune atmosfere che aspira l’acqua verso l’alto consentendole di superare le grandi altezze degli alberi.

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