Set 012020
 

Parliamo sempre di risparmio energetico, di inquinamento, di sostenibilità, ma è importante comprendere che questo concetto non è legato solo ad alcuni aspetti della nostra vita, ma li coinvolge tutti.

Proprio  con lo scopo di migliorare questi aspetti, nel campo della produzione agricola, si stanno sviluppando nuove soluzioni pensate esclusivamente per risparmiare sulle emissioni di anidride carbonica e utili anche a creare economie di scala durante la produzione. Vediamo come ciò possa accadere.

L’azienda statunitense New Holland, che opera nel settore della produzione di macchinari agricoli, ha affrontato questo tema realizzando un prototipo di un nuovo trattore il cui sistema di propulsione è a metano, totalmente eco compatibile ed è primo tassello per la creazione di un’azienda agricola basata sull’efficienza energetica e sulla riduzione delle emissioni nocive.

Non dobbiamo infatti dimenticare che ogni produzione agricola, come qualunque altro genere di produzione, richiede attrezzature, energia, macchinari, che inquinano generando gli effetti indesiderati che tutti conosciamo.

Questo nuovo trattore e dotato di un motore FPT Industrial appositamente sviluppato per le applicazioni agricole, capace di una potenza di 180 cv ed ha un’autonomia di un’intera giornata.

La propulsione a metano di questo nuovo mezzo è studiata apposta per creare un sistema di lavoro a ciclo chiuso, infatti l’alimentazione avviene attraverso l’energia prodotta dagli scarti agricoli che essi stessi contribuiscono a produrre durante la lavorazione. Il bio metano con il quale sono alimentati, viene appunto prodotto degli scarti agricoli, sia vegetali che animali, così da ottenere una riduzione complessiva pari all’80% delle emissioni inquinanti. La lavorazione, inoltre, è velocizzata dal fatto che l’alimentazione per i macchinari è prodotta in azienda, quindi la materia prima è già sul luogo risparmiando sul trasporto e sugli ulteriori costi legati a questo processo. In questo modo l’azienda produce essa stessa il bio metano per ricaricare i trattori che lavorando produrranno altro bio metano sempre per lo stesso trattore o per altre attrezzature e macchinari dell’azienda contribuendo così ad un enorme abbassamento dei fattori inquinanti tipici di una produzione agricola.

Il design di questo nuovo mezzo da lavoro e sicuramente futuristico a partire dalla forma del cofano avvolgente, della cabina ad alta visibilità, dal set completo di luci a Led per offrire una visibilità perfetta anche durante le lavorazioni notturne. I sedili sono anatomici ed è dotato di telecamere a 360 gradi che eliminano la necessità degli specchietti e tutto viene visualizzato sullo schermo montato sullo sterzo e su un grande display suddiviso in tre distinte sezioni. I braccioli comprendono i comandi integrati tra cui il joystick ergonomico per comandare il mezzo.

Per consentire al guidatore di mantenere sempre le mani sul volante tutte le principali funzioni rispondono a comandi vocali e attraverso uno specifico software, lo smartphone diventa un collegamento con l’azienda per trasmettere dati di lavorazione e utilizzare quelli meteo, di percorso, di lavorazione trasmessegli da quest’ultima.

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Gen 292018
 

A volte le cose apparentemente più stupide, sono quelle che ci creano la maggior parte dei problemi durante la nostra quotidianità. Quanti di noi non hanno sperimentato in città il problema delle buche stradali o dei sampietrini sconnessi o addirittura mancanti. Già a piedi queste sono fastidiose, ma con scooter e biciclette diventano pericolose soprattutto quando a causa della pioggia queste mancanze o sconnessioni non sono visibili.

Inoltre, la manutenzione stradale, costa ai comuni che debbono metterla in pratica tutti i giorni, parecchio denaro e soprattutto gli interventi non sono mai rapidi e definitivi se non al costo di rendere la strada, una volta perfettamente asfaltata, un insieme di toppe con differenti livelli, materiali non sempre idonei e pronte a riaprirsi alla successiva pioggia.

Forse a causa di disavventure capitategli durante la sua vita, il visionario inventore russo Dahir Semenov, competente esperto ingegnere (leggi anche: GLI UFO SBARCANO IN CITTA’), si sarà ritrovato a pensare a come risolvere questo piccolo ma noiosissimo problema per ognuno di noi.

La sua creazione, un enorme camion dotato di una serie di attrezzi specializzati per le riparazioni stradali. Uno speciale martello pneumatico, una serie di frese e seghe particolari, agiscono in pochi secondi sulla buca ritagliandola e sagomando un foro perfettamente regolare con una forma stabilita dall’operatore.

A questo punto una potente pompa aspiratrice, preleva dal terreno tutti i residui, sassi, pezzi di asfalto e quant’altro lasciando la buca sagomata perfettamente pulita.

La terza fase è quella del riempimento della buca. Una toppa di asfalto speciale, che ricalca la buca appena tagliata, viene adagiata dalla macchina all’interno del foro. Una enorme piastra scaldante, quasi un grande ferro da stiro, viene posizionata dalla macchina sulla toppa riscaldandola. In questo modo i due tipi di asfalto si saldano insieme in maniera precisa e definitiva, senza interruzioni, avvallamenti o parti sorgenti.

Il bello di questa operazione è che viene eseguita in pochi secondi, ripulendo perfettamente la zona, e ottenendo un risparmio economico non indifferente oltre a poter eseguire l’intervento in tempi molto brevi.

Gli unici dubbi che sono stati manifestati alla presentazione di questa originale idea, sono quelli legati al contesto, e cioè alla dimensione delle buche, a volte vere e proprie voragini e alla loro profondità. Vedremo se Semenov riuscirà con il tempo ad affrontare anche queste problematiche.

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Gen 032013
 

Nella mia solita ricerca di cose “strane” e tecnologiche mi sono imbattuto in una interessantissima combinazione di due differenti tipi di veicoli che in qualche modo riportano alla mente gli strani mezzi di James Bond, l’immarcescibile agente 007 di sua Maestà la regina, o gli strani prototipi nati dalle menti creative dei disegnatori di manga robotici giapponesi. Eppure quello di cui vi parlo oggi non ha nulla a che veder ne con l’Inghilterra ne con il Giappone. Si tratta del GIBBS QUADSKI, un veicolo ibrido, fusione tra una potente moto d’acqua ed un quad, il tipico veicolo con 4 ruote motrici che consente di percorrere qualunque tipo di superficie. Con la pressione su un semplice pulsante disposto sulla console-manubrio del veicolo, si passa dalla modalità terrestre a quella acquatica e viceversa.

Premendo un tasto, infatti, il veicolo ritrae all’interno della carrozzeria le quattro ruote ed ecco che galleggiando sulla pancia, spinto da due potentissimi motori, uno il Motorrad K1300 della BMW e da un altro propulsore brevettato dalla Gibbs Sports Amphibians per jet d’acqua, sfreccia a razzo sulle onde di qualunque corso d’acqua alla velocità di 80 km/h (una scheggia). La guida è uguale a quella di una normale moto d’acqua (vedere il video allegato) e le sensazioni provocate pure. Agilità, facile manovrabilità, eccitante velocità acquatica.

Ma, con una normale moto d’acqua, finito il giro, ci si avvicina alla costa, si attracca, si scende e tutto è finito. Con il Quadski no. Avvicinandosi alla costa, lo stesso pulsante consente la fuoriuscita delle ruote telescopiche e il veicolo, come per magia, si trasforma in un quad terrestre capace di percorrere qualunque superficie. In questo caso, il motore speficico per jet d’acqua della Gibbs, si spegne e rimane in funzione solo il motore BMW.

Anche in questo caso, grande tecnologia: un avanzatissimo sistema di sospensioni garantisce una grande tenuta di strada e sensazioni di guida tipiche dei migliori quad stradali.

Alcune curiosità: le ruote entrano o escono dal veicolo in soli 4 secondi, il veicolo sarà in vendita da questo mese negli Stati Uniti e il costo è adeguato aduno strumento di tali caratteristiche, infatti è acquistabile ad un prezzo indicativo di 40.000$.

Non ci resta che correre a comprarlo.

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