Continuamente assistiamo ad un miglioramento grafico degli schermi televisivi, sempre più sottili, senza bordi, dai colori fortemente realistici, connessi alla rete, centro di controllo della casa domotica, comandabili a voce attraverso gli assistenti vocali più in voga. Ma l’innovazione e l’ulteriore cambiamento della TV presentata da LG al CES 2023, la fiera dell’elettronica più famosa al mondo che si tiene ogni anno a Las Vegas, prende in considerazione un altro aspetto, per molti versi inedito.
Alla convention, LG ha presentato…..(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)
Il futuro delle tv e qui: ce lo presenta LG con il nuovo TV OLED R Signature un grande pannello da 65“ arrotolabile presentato come nuovo sistema audiovisivo con la sigla 65R9. Si tratta di un innovativo sistema capace di cambiare forma perché lo schermo scompare all’interno di una scatola che contiene anche un potente sistema audio.
Già l’anno scorso con il modello W, LG aveva iniziato a trasformare il televisore in un elemento di arredo. Un foglio con pochissimo spessore appeso alla parete quasi sospeso. Ma in quel caso lo schermo restava comunque lì anche quando spento con il suo ingombro nero. Il nuovo OLED R, cambia completamente il concetto di TV che arreda perché scompare completamente o si integra con lo spazio che lo circonda. La R del suo nome sta per arrotolabile (Rollable), ma verrebbe da dire anche “rivoluzionario” per la gestione degli spazi e dello schermo.
Questo TV, infatti, offre tre differenti opzioni di visualizzazione, la prima FullView in cui la TV è uno schermo 16:9 normale; una seconda chiamata LINE, in cui viene mostrata solo una parte dello schermo con informazioni principali, piccoli schermi all’interno, widget e interfaccia interattiva. Infine abbiamo la modalità ZEROView in cui lo schermo è completamente avvolto all’interno della soundbar e quindi resta visibile solo la parte audio senza quella video.
Gli utenti possono scegliere tra tre diverse configurazioni, quella clock in cui è possibile visualizzare l’ora e il meteo, la modalità frame nella quale si possono visualizzare, come in una cornice digitale, le foto della famiglia condivise dallo smartphone e la versione mood che fa uso dei colori per creare atmosfere e colorare l’ambiente, la versione music con la sola parte audio, la selezione delle stazioni radio o della musica preferita anche dallo smartphone e la Home Dashboard per il controllo della casa intelligente e delle diverse apparecchiature domestiche.
La parte prettamente digitale di questo nuovo schermo è un processore Alpha 9 di seconda generazione con integrato il WebOS 4.5 e gli assistenti vocali quali Alexa ed AppleTV. Per la prima volta in collaborazione con Apple, questi schermi integreranno tutti servizi Apple come Apple AirPlay 2 e HomeKit che renderanno possibile controllare il TV direttamente dal telefonino o dal tablet chiedendo a Siri.
Per quanto riguarda la parte audio integrata nella SoundBar il televisore ha Dolby Atmos 4,2 canali e 100 W di amplificazione chiusi all’interno di una scatola in alluminio spazzolato con una griglia anteriore per gli speaker disegnata dalla danese Kvadrat.
Bello, bellissimo sicuramente, futuristico pure, ma l’unica cosa che probabilmente di questo OLED R resterà fuori dalla portata del grande pubblico sarà certamente il prezzo non ancora definito.
L’uomo, è dotato di un sistema di visione detto stereoscopico. In pratica si tratta di una visione binoculare, ossia da due differenti punti di vista. Quando noi guardiamo un oggetto, non solo ne vediamo chiaramente i contorni e la forma, ma in più ne cogliamo immediatamente la distanza essendo così in grado di dirigere correttamente il nostro corpo per afferrarlo o evitarlo. Ciò è dovuto al fatto che guardiamo un oggetto con due occhi differenti che forniscono al nostro cervello contemporaneamente la sua descrizione da due punti di vista diversi. E’ proprio il nostro cervello che interpreta queste due immagini, le sovrappone, le raddrizza e ne restituisce una, corretta e dotata anche di profondità per come percepiamo la realtà. Se chiudiamo un occhio, l’immagine che giunge al cervello è una sola, per cui questo la riconosce e la descrive, ma non è in grado di stabilirne la distanza perché non ha la seconda immagine da rapportare alla prima con la quale fornirci il campo, ossia lo spazio nel quale gli oggetti stazionano.
L’idea di trasferire questa possibilità anche al cinema non è recente, rivalutata soprattutto nel momento di profonda crisi del grande schermo nel momento in cui la televisione e le sue grandi produzioni la facevano da padrona.
I primi esperimenti di 3D cinematografico sono, però, molto più antichi risalendo all’inizio del secolo scorso ma alti costi e l’immaturità di questa tecnologia la fecero naufragare. Un nuovo tentativo lo si intravede proprio nel momento di crisi del cinema, ma ancora una volta ne il mercato ne la tecnologia erano pronti per il grande salto. L’avvento del digitale e nuove tecnologie di ripresa, alla soglia del 2000, lanciano finalmente e definitivamente il 3D nel mondo di celluloide prima e della tv dopo.
Videocamera per riprese 3D
Nel cinema, la visione tridimensionale, è prodotta attraverso l’uso di una particolare videocamera (o due) che riprende una scena contemporaneamente da due punti di vista posti tra di loro a una distanza pari a quella degli occhi umani. In sala il miracolo avviene perché la scena è proiettata contemporaneamente da due diversi proiettori sincronizzati. L’immagine che perviene allo spettatore è come quella dello schema illustrativo sopra, infatti se proviamo a guardare la scena la vedremo come sovrapposizione di due immagini leggermente sfalsate tra di loro. E’ come se, in questo caso, il cervello non stesse facendo la sua operazione di correzione e sovrapposizione. Ne verrà fuori una immagine come quella qui sotto:
Immagine stereoscopica non corretta
La correzione di questo leggero sfalsamento avviene attraverso degli appositi occhialini, che compensano questo disallineamento; le immagini vengono filtrate in modo che l’occhio sinistro veda soltanto l’immagine girata dalla cinepresa sinistra e l’occhio destro quella girata dalla cinepresa destra. In questo modo il nostro cervello interpreta la visione come effettuata con i nostri occhi e ci fornisce la percezione di profondità tridimensionale della realtà.
GLI OCCHIALINI 3D
Schema 3D ad anaglifi
Inizialmente questa correzione veniva effettuata con uno stratagemma e la tridimensionalità realizzata attraverso i colori. Il proiettore cinematografico, mandava contemporaneamente 2 immagini, una colorata di blu per l’occhio sinistro e una di rosso per l’occhio destro. Gli occhialini a lenti colorate o anaglifi (ossia con filtri colore), bloccavano una delle due immagini per lasciar giungere agli occhi solo quella giusta. Questo artefatto, consentiva di creare immagini con effetto 3D, ma di qualità molto bassa e con colori sfasati e poco brillanti.
I limiti della tecnologia a anaglifi è stata superata con la creazione delle lenti polarizzate o passive.
Schema a lenti polarizzate
Normalmente le onde luminose oscillano in tutte le direzioni, ma con appositi accorgimenti tecnici si possono costringere a oscillare nelle direzioni che vogliamo. Per esempio in verticale e in orizzontale. Questo tipo di luce si chiama luce polarizzata. Appositi filtri di cui sono dotati gli occhialini, consentono il passaggio di un solo di questi tipi di onda luminosa. Per cui, in base al filtro, l’occhio destro vede solo le onde di luce polarizzate verticalmente, mentre quello sinistro solo quelle polarizzate orizzontalmente. Questo tipo di tecnologia, richiede due proiettori sincronizzati capaci di proiettare separatamente, sullo schermo, le immagini per l’uno e per l’altro occhio. Anche in questo sistema, passa una sola immagine che interpretata dal cervello permette la visione della profondità. Molta luce viene trattenuta dagli occhiali, per cui lo schermo deve essere particolarmente luminoso per compensare questo assorbimento. Con questa tecnologia i colori sono molto brillanti e realistici e l’effetto 3D molto più efficace.
Schema a lenti Shutter Glass
Un’altra tecnologia, alternativa alle lenti polarizzate, è quella che utilizza lenti chiamate shutter glass o occhiali a lenti attive. Il nome shutter deriva dal fatto che funzionano come l’otturatore (shutter) della macchina fotografica.
Il principio è abbastanza semplice: questi occhiali sono dotati di lenti a cristalli liquidi che si scuriscono prima in un occhio e poi nell’altro con una repentinità incredibile, fino a circa 300 volte al secondo in base al tipo di schermo. E’ fondamentale, in questo caso, la sincronizzazione tra il proiettore e l’otturatore della lente. Le immagini per l’occhio destro e sinistro, vengono proiettate sullo schermo in sincronia con la velocità di otturamento della lente. In questo modo è come se vedessimo la scena aprendo solo l’occhio sinistro o solo quello destro alternativamente, così velocemente da sovrapporre otticamente le due immagini.
Queste nuove tecnologie di lenti e l’avvento del digitale, hanno di fatto quasi eliminato i problemi di sfasamento dei colori e quanto metteva sotto stress l’occhio dell’osservatore a causa della differente profondità di ogni sequenza. Oggi la tecnologia chiamata 3ality consente di far transitare la profondità di scena tra una sequenza e l’altra senza disturbare l’esperienza filmica per lo spettatore.
Questo nuovo livello del 3D ha rilanciato il cinema, e lo spettatore è disposto anche a pagare di più per vedere un film in 3D rispetto ad uno classico in 2D, perché l’esperienza è notevolmente realistica e coinvolgente. E’ ovvio che anche le sale cinematografiche hanno dovuto aggiornarsi per rendere l’esperienza veramente accattivante. Audio, poltrone, dimensione dello schermo, tutto è cambiato per poter immergere lo spettatore nello spazio virtuale ricreato dalle immagini.
LA TV 3D
Il successo cinematografico, non ha però avuto l’effetto volano sulla TV. Dopo un inizio promettente, l’esperienza TV del 3D sta pian piano naufragando a vantaggio di altre tecnologie (UltraHD, schermi curvi, ecc.).
Le tecnologie utilizzate per la TV sono essenzialmente due: il 3D attivo e il 3D passivo.
Nel 3D Attivo, esiste una forte interazione tra gli occhialini di tipo polarizzato e il televisore. In pratica, l’occhialino, più costoso che necessita di batterie per l’alimentazione e ricarica dopo ogni spettacolo, mostrano l’immagine alternativamente nella lente destra e in quella sinistra circa 60 volte al secondo.
Nel 3D Passivo, invece, si possono utilizzare degli occhialini non ricaricabili, anche in plastica e dal costo molto ridotto. Il lavoro per la tridimensionalità è svolto dal televisore; questo possiede un filtro al suo interno che polarizza ogni riga dell’immagine mostrando le righe diaspari ad un occhio e quelle pari all’altro.
Volendo fare una valutazione, nessuno dei due sistemi supera prepotentemente l’altro, per cui non esiste un sistema migliore da scegliere. Nel caso del 3D Attivo la risoluzione delle immagini e maggiore, nel caso del 3D Passivo le immagini sono più luminose e i neri più netti. La differenza la potrebbero fare i costi dei due dispositivi di visione (occhialini).
I VISORI 3D
Il mondo delle consolle e dei video giochi, al contrario, stanno attingendo a piene mani da questa tecnologia, creando nuovi dispositivi in grado di rendere assolutamente realistica e coinvolgente l’esperienza di gioco. Tutte le maggiori case di produzione di consolle e videogame, si sono lanciate in questo vastissimo e innovativo mercato proponendo o annunciando incredibili dispositivi.
Le esperienze sono simili, ma un aspetto che bisogna tenere presente pensando ad un visore 3D è il suo utilizzo per la realtà virtuale o la realtà aumentata.
Nella realtà virtuale, l’esperienza di coinvolgimento è totale. Lo spettatore è immerso in un mondo virtuale in cui ogni oggetto è parte della realtà e con esso si può interagire.
Nella realtà aumentata, l’approccio è leggermente diverso. Il mondo reale viene potenziato arricchendolo di informazioni che possono migliorare l’esperienza, come ad esempio sovrapporre nomi di strade o informazioni di percorso direttamente sull’immagine in base al luogo in cui vi trovate, oppure ricreando oggetti perfettamente funzionanti e utilizzabili nella realtà ricreata come ad esempio una tastiera.
Non sarà disponibile da subito in tutto il mondo ma ordinabile solo in Corea del Sud, il nuovo tv di LG un OLED con display curvo. La notizia ha colto di sorpresa tutti; infatti LG ha annunciato questo nuovo display con largo anticipo. La vendita dovrebbe iniziare alla fine di quest’anno.
Dimensioni generose per il nuovo mega screen della casa coreana LG, si parla infatti di un 55 pollici di diagonale. Il modello, che ha nome in codice 55EA9800, secondo le indicazioni del produttore dovrebbe portare in casa quello che viene definito come IMAX-like, cioè uno schermo con caratteristiche molto simili a quelle degli ultimi schermi cinematografici ossia superficie curva con l’intera superficie equidistante dagli occhi dello spettatore. Anche lo spessore sarà maxi, o meglio “mini” di circa 4,3 mm per un peso di 17 kg. Questo quanto trapelato dalla presentazione ufficiale del televisore da parte di LG. Lo schermo dovrebbe avere tecnologia WRGB (tecnologia proprietaria di LG) per il colore, capace di garantire un’esperienza visiva e una qualità di colori immagini assolutamente nitide e naturali.
Come detto il televisore sarà ordinabile inizialmente solo in Corea del Sud nei circa 1400 punti vendita della catena LG e il prezzo, ovviamente, sarà all’altezza del televisore pari a $ 13.500 circa € 10.300.
Per acquistarlo anche in Italia, sarà necessario aspettare l’annuncio ufficiale da parte di LG per la disponibilità nei paesi extra Corea e soprattutto la comunicazione sui prezzi di vendita.
Avevamo parlato qualche tempo fa (vedi IGZO il retina display di SHARP) della nuova tecnologia IGZO (Indio Gallio Ossido di Zinco) di Sharp. Ora, Sharp ha avviato la produzione degli schermi che utilizzano tale tecnologia con risoluzione 4K, vale a dire 3.840*2.160 pixel, quattro volte la definizione di uno schermo Full HD tradizionale. Questa tecnologia porta con se notevoli vantaggi: dallo spessore inferiore, quindi la possibilità di realizzare schermi più grandi con cornici più sottili, al risparmio energetico, infatti gli schermi IGZO consentono un notevole risparmio rispetto ai tradizionali LCD, nel contrasto e nell’angolo di visione e anche nella reattività, accendendosi molto più velocemente rispetto agli schermi tradizionali e nella rigenerazione dell’immagine. La produzione è iniziata con il PN-K321, uno schermo da 32”, che incorpora due porte HDMI, una DisplayPort, un ingresso cuffia, il supporto per il montaggio a muro, il tutto il soli 35 millimetri di spessore. Ovviamente il costo per ora è altissimo, circa 5000 dollari e la data di vendita (solo in Giappone) è quella di febbraio 2013. Lo schermo molto probabilmente sarà presentato alla fiera dell’elettronica CES di Las Vegas (vedi Apre a Las Vegas il C.E.S.).
La qualità del prodotto è tale da aver interessato addirittura la Apple che già pensa a questi nuovi schermi da inserire sui prossimi devices. Questa evenienza è molto probabile, visto che si vocifera da molte parti che Apple sia intervenuta economicamente in questi giorni per salvare la stessa Sharp dai grossi problemi economici derivanti dalla crisi mondiale.
La Corea del Sud si rivela sempre di più un paese in fermento e molto creativo per quanto riguarda le nuove tecnologie. LG Electronics ha infatti presentato il primo TV 3D Ultra Definition da 84 pollici. Il televisore, presenta una risoluzione record di 8 milioni di pixel, pari a 3840×2160 punti per pollice (per fare un riferimento si parla di 4 volte superiore agli attuali TV Full HD). Questo miracolo tecnologico è possibile grazie al potente processore grafico Triple XD Engine. Inoltre, la tecnologia CINEMA 3D di cui è dotato, consente di regolare la profondità 3D e l’audio 3D Sound Zooming; il sistema audio 2.2 è dotato di due altoparlanti da 10W e da due woofer da 15W rendendo ancora più realistiche le immagini e creando proprio l’effetto cinema. Altra caratteristica innovativa del TV è la funzione “Resolution Upscaler Plus” che dovrebbe consentire di visualizzare le immagini contenute in un hard-disk esterno o attraverso la connessione internet dalla rete.
Per un televisore super, anche il telecomando è di questo livello. Magic Motion, il telecomando del tv, consente l’accesso alle app e ai contenuti come giochi e film in 3D. Smart Share Plus consente la connessione wireless del tv con dispositivi quali tablets, smartphone o altro per avere a video i contenuti audio e video di questi ultimi. Infine, una funzione automatica consente di convertire al volo i contenuti 2D in 3D e una funzione denominata Dual Play attiva la possibilità di condividere lo schermo e di sfidare amici a videogame vedendo le immagini del gioco a tutto schermo.
Il televisore sarà presentato a Berlino all’IFA da LG e distribuito nel mondo a partire dal mese di settembre. Il prezzo non è stato ancora comunicato, ma sarà sicuramente all’altezza del dispositivo.
Innovazione, innovazione, innovazione. Sembra questo lo slogan che campeggiava al C.E.S. di Las Vegas da poco conclusosi. In attesa della Apple TV, che dovrebbe rivoluzionare il modo di guardare la televisione secondo la visione di Jobs, le grandi case sono in piena competizione per conquistare il salotto della case mondiali. Tante tecnologie per definire i nuovi standards delle prossime TV; Samsung, Sony, Panasonic, Toshiba, Sharp sono al lavoro per vincere questa competizione, chi si aggiudicherà questa corsa? 3D senza occhialini, comandi vocali o con gestures, connessione con i social network, internet ad alta velocità gli ingredienti per realizzare il televisore del terzo millennio. Vediamo cosa bolle in pentola e cosa diventerà, per noi, indispensabile nei prossimi dispositivi di intrattenimento casalingo.
Samsung ES8000
SAMSUNG – Il gigante coreano presenta il primo televisore interattivo del mercato. L’ES8000 è un TV LED 3D comandabile a voce o a gesti. Un software collegato ad una telecamera posta frontalmente sullo schermo, riconosce i gesti delle braccia e del polso di chi è posto difronte allo schermo. Il riconoscimento vocale è ancora allo stato embrionale e necessita miglioramenti. La telecamera frontale permette il riconoscimento facciale e funge da chiave di accesso per entrare nei social network. Un apposito slot posteriore rende questo TV aggiornabilinni futuro per risentire di meno della vetustà tecnologica.
LG LM9600
LG – Intrattenimento e interattività sono gli elementi su cui punta con il suo LM960V. Il TV è comandabile si vocalmente che con le gestures. Il telecomando funge da microfono e con la Magic Gesture i movimenti del polso e del braccio diventano comandi per cambiare canale, spegnere, accendere e altre funzioni programmabili. Inoltre, la funzione Dual Play è una funzione specificatamente studiata per gli incalliti dei videogames.
Toshiba ZL2
TOSHIBA – altissima risoluzione e 3D senza occhialini. L’LZ2 è il primo televisore con schermo 3D che non richiede l’uso di occhialini. Un particolare pannello dotato di sensori orientabili, segue il volto degli utenti per mantenere l’effetto stereoscopico. Inoltre, la tecnologia 4K innalza la risoluzione di 4 volte rispetto ai normali schermi HD, realizzando una definizione e un contrasto senza confronti.
Sony Bravia Crystal Led
SONY – il colosso giapponese, punta invece sul design, sul 3D, sulla connessione wi-fi, sull’accesso ai social network ed a Skype e, infine, alla piattaforma di intrattenimento della Playstation, la Sony Entertainment network. Questo TV presenta una novità assoluta: infatti non è un OLED ne un LED TV, ma un CRYSTAL LED. Questo lo rende unico. Gli altri schermi, sono retroilluminati da LED, mentre nel Crystal ogni pixel è costituito da LED che contengono al loro interno altri tre elementi LED. Risultato? Nero assoluto e profondità dei colori elevatissima.
Panasonic VT50
PANASONIC – la casa giapponese si afferma sempre di più come la regina per i televisori con tecnologia al plasma. Il VT50 sarà commercializzato in due formati, 55″ e 65″; tutti i modelli integreranno il pannello Infinite Black Ultra che permette di ottenere neri più profondi della “vecchia” NeoPDP, convertitore 2D/3D, certificazione THX, telaio ultrasottile (22mm) e materiali pregiati come vetro e metallo.
Sharp 208k20tv
SHARP – qui si punta sulla dimensione. Grandi, anzi grandissimi schermi cinema. 80 pollici per un’esperienza incredibilmente realistica. Tecnologia 4K per valori di risoluzione quattro volte superiori all’HD, profondità dei colori che sfidano la natura. Design ultraslim e tecnologia a LED ma soprattutto “green”. L’80 pollici è certificato classe A++.
Chi sarà il campione? Sony, Samsung, Sharp oppure un terzo incomodo come Apple interverrà a rompere gli equilibri di un mercato sempre più agguerrito e dinamico. Solo il tempo potrà darci una risposta.
YOUM, non si tratta di un prodotto commestibile molto appetitoso, ma del nuovo brevetto di Samsung, la casa coreana famosa per i suoi TV LED 3D e per la sua linea di smartphone che competono con quelli di Apple. YOUM è una nuova tecnologia per display AMOLED che rende questi ultimi flessibili. Altra caratteristica strepitosa di questi nuovi schermi e che oltre ad essere più sottili e leggeri degli AMOLED e dei LCD-TFT, saranno praticamente indistruttibili.
Un classico display LCD è composto da sei strati di cui due in vetro. Quelli OLED da quattro strati, ancora due dei quali realizzati in vetro. I display YOUM saranno realizzati con quattro strati ma utilizzeranno una pellicola per la base di incapsulamento ENCAP e il TFT, il che lo renderà più resistente e ne permetterà una maggiore flessibilità.
La produzione di questo nuovo tipo di display inizierà quest’anno e i primi dispositivi che adopereranno questa tecnologia dovrebbero vedere la luce a fine 2012 o al massimo inizio 2013. Pare, inoltre, che il primo dispositivo ad utilizzare questa nuova tecnologia flessibile, sarà il Galaxy S III che la società coreana dovrebbe annunciare verso la metà di Maggio.
Questa tecnologia consentirà in futuro, di arrotolare letteralmente smartphone e tablet in modo da poter essere trasportati facilmente in giro all’interno della tasca dei pantaloni o di una borsa.
E la concorrenza? E’ agguerrita: Atmel ha presentato XSense, una tecnologia in grado di offrire touchscreen sensibili creati sfruttando anche in questo caso vari strati di pellicole per comporre lo schermo. L’azienda ha già annunciato che venderà XSense anche a terze parti a partire da Apple, LG e HTC.
Pare fantascienza, ma queste tecnologie sono reali e tra poco tempo saranno a disposizione di ognuno di noi. Arrotolare uno smartphone al polso come un bracciale o portarsi via il proprio tv come fosse un quadro non sarà più futuro ma realtà.
Con una conferenza stampa in diretta su Twitter, LG ha anticipato la presentazione dei suoi nuovi prodotti che avverrà domani al CES di Las Vegas. Oggetto di punta la TV con display OLED da 55″. Spessore di 4 mm e peso di soli 7.5 kg. Inoltre, integrazione della Smart Tv di Google e oltre 1.200 applicazioni. La tecnologia All Share fa un passo avanti con la versione Plus che integra per prima il protocollo di trasmissione senza fili WIDI di Intel.