Ago 192023
 

Gli schermi LED hanno ormai raggiunto dimensioni considerevoli; basti pensare agli enormi cartelloni digitali, ai panoramici schermi che proiettano eventi sportivi nelle piazze o ai giganteschi display pubblicitari all’interno dei centri commerciali o sulle facciate degli edifici. Ma quello che si è appena realizzato negli Stati Uniti, nella eccentrica città di Las Vegas, supera grandemente qualunque immaginazione.

Si tratta di Sphere, un’ enorme sfera, larga 157 metri e alta 111,… (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Mag 282020
 

La passione per il record e per le dimensioni sono sempre state una delle caratteristiche che contraddistinguono l’uomo, sempre alla ricerca di nuovi primati purtroppo di dimostrare di essere in grado di migliorare quello che già stato realizzato.

Wave, ossia onda è il progetto sviluppato da d’istrict una società pubblicitaria la quale ha portato a termine un’idea molto interessante, legata ai temi della quarantena imposti dal covid 19. In pratica, vista la quarantena imposta a tutte le persone, quindi l’impossibilità di spostamenti e viaggi, la società ha pensato di portare il mare in città, così da poterne godere senza doversi spostare.

Nasce, quindi, l’dea di Wave un’onda gigantesca su uno schermo altrettanto gigante lungo 80 m e alto 20 posizionato sulla facciata dell’SMTown COEX in Corea del Sud lungo le strade del distretto di Gangnam, sì, lo stesso del famoso tormentone musicale. Quotidianamente all’interno questo screen si anima e dà vita a una gigantesca onda chiamata anamorfica che simula l’onda marina creando una quinta scenica di sicuro effetto. Le reazioni da parte del pubblico sono state piuttosto contrastanti perché c’è chi l’ha paragonata ad una lavatrice gigante e chi invece ne vede una porzione di mare anch’esso in quarantena chiuso in una teca, quindi con percezioni di relax o opposte di fastidio e pericolo.

Lo schermo proietta questa gigantesca onda per un minuto ogni ora, mentre per il restante tempo purtroppo è utilizzato per spot pubblicitari, ma la società d’istrict ha in mente di realizzare un enorme parco sull’isola di Jeju sempre in Corea del Sud, proprio sul tema della tecnologia e dell’arte digitale con nuove grandiose attrazioni basate sulle illusioni anamorfiche. Sono diverse comunque già le sperimentazioni in corso per l’uso delle tecnologie digitali e schermi di grande dimensione soprattutto in Corea dove possiamo trovare altri incredibili esempi come quelli visibili nei video sotto.

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Apr 092019
 

Il futuro delle tv e qui: ce lo presenta LG con il nuovo TV OLED R Signature un grande pannello da 65“ arrotolabile presentato come nuovo sistema audiovisivo con la sigla 65R9. Si tratta di un innovativo sistema capace di cambiare forma perché lo schermo scompare all’interno di una scatola che contiene anche un potente sistema audio.

Già l’anno scorso con il modello W, LG aveva iniziato a trasformare il televisore in un elemento di arredo. Un foglio con pochissimo spessore appeso alla parete quasi sospeso. Ma in quel caso lo schermo restava comunque lì anche quando spento con il suo ingombro nero. Il nuovo OLED R, cambia completamente il concetto di TV che arreda perché scompare completamente o si integra con lo spazio che lo circonda. La R del suo nome sta per arrotolabile (Rollable), ma verrebbe da dire anche “rivoluzionario” per la gestione degli spazi e dello schermo.

Questo TV, infatti, offre tre differenti opzioni di visualizzazione, la prima FullView in cui la TV è uno schermo 16:9 normale; una seconda chiamata LINE, in cui viene mostrata solo una parte dello schermo con informazioni principali, piccoli schermi all’interno, widget e interfaccia interattiva. Infine abbiamo la modalità ZEROView in cui lo schermo è completamente avvolto all’interno della soundbar e quindi resta visibile solo la parte audio senza quella video. 

Gli utenti possono scegliere tra tre diverse configurazioni, quella clock in cui è possibile visualizzare l’ora e il meteo, la modalità frame nella quale si possono visualizzare, come in una cornice digitale, le foto della famiglia condivise dallo smartphone e la versione mood che fa uso dei colori per creare atmosfere e colorare l’ambiente, la versione music con la sola parte audio, la selezione delle stazioni radio o della musica preferita anche dallo smartphone e la Home Dashboard per il controllo della casa intelligente e delle diverse apparecchiature domestiche.

La parte prettamente digitale di questo nuovo schermo è un processore Alpha 9 di seconda generazione con integrato il WebOS 4.5 e gli assistenti vocali quali Alexa ed AppleTV. Per la prima volta in collaborazione con Apple, questi schermi integreranno tutti servizi Apple come Apple AirPlay 2 e HomeKit che renderanno possibile controllare il TV direttamente dal telefonino o dal tablet chiedendo a Siri.

Per quanto riguarda la parte audio integrata nella SoundBar il televisore ha Dolby Atmos 4,2 canali e 100 W di amplificazione chiusi all’interno di una scatola in alluminio spazzolato con una griglia anteriore per gli speaker disegnata dalla danese Kvadrat. 

Bello, bellissimo sicuramente, futuristico pure, ma l’unica cosa che probabilmente di questo OLED R resterà fuori dalla portata del grande pubblico sarà certamente il prezzo non ancora definito.

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Mag 032016
 

Altra applicazione del grafene giunge dalla Cina. Una società con sede a Canton, la OED Technologies, ha sviluppato un nuovo processo per produrre schermi per e-book reader. Fino ad adesso, questi schermi sono stati realizzati con l’indio, un metallo sfruttato per le sue proprietà conduttive per realizzare schermi luminosi.

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L’uso del grafene al posto di questo metallo comporta notevoli miglioramenti. Infatti, le sue straordinarie proprietà lo rendono ideale per questo tipo di applicazione per tutta una serie di motivi. Innanzitutto per lo spessore; infatti un singolo strato di grafene pari a solo 0,335 nanometri, è già in grado di condurre elettricità e calore, proprietà che altri materiali hanno ma necessitano di spessori maggiori per renderlo possibile. Inoltre, il grafene conferisce allo schermo maggiore resistenza e minore peso che in un e-book sono condizioni non di poca importanza. Ed ancora e non per ultimo, questa nuova soluzione permette la realizzazione di schermi più luminosi e contrastati oltre che flessibili.

La OED Technologies ha presentato il primo schermo di questo genere, da utilizzare nei moderni e-book, ma è chiaro che l’obiettivo finale della società non è questo, ma gli schermi  dei dispositivi indossabili come smartwatch o ausili per il fitness.

I vantaggi dell’uso del grafene però non si esauriscono qui; questo materiale deriva dal carbonio e di conseguenza i costi di produzione sono significativamente più bassi rispetto a quelli dei processi tradizionali soprattutto con l’uso dell’indio molto più raro e costoso.

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Pare che il processo produttivo per i nuovi schermi sarà avviato entro l’anno anche se ancora non si conoscono i nomi delle società interessate a questa nuova soluzione tecnologica.

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Gen 162016
 
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SCHERMO01

Si susseguono tutti i giorni notizie in merito a batterie e sistemi in grado di ricaricare molto rapidamente e di mantenere la carica per tempi molto prolungati rispetto alle 24 ore massimo cui siamo abituati oggi con i nostri smartphone.

La notizia giunge dal giornale inglese Telegraph e riporta i risultati di una ricerca condotta all’Università di Oxford. I ricercatori, hanno evidenziato come la maggior parte dell’energia assorbita da un cellulare dipende dallo schermo (circa il 90%). I produttori stanno cercando delle soluzioni attraverso artifici software che mettono in standby parti hardware del telefono, per allungare al massimo la durata delle batterie, ma tutto questo non riesce comunque a far superare a queste ultima una durata giornaliera.

La società di informatica Bodle Technologies, sta infatti sviluppando il progetto di uno schermo capace di ridurre drasticamente i propri consumi anche in piena operatività.

Il dottor Peiman Hosseini, amministratore della società, ritiene che con questa scoperta, si possa creare un nuovo mercato e aprire prospettive incredibili all’innovazione.

SCHERMO02

Utilizzando una tecnologia laser già sperimentata e utilizzata nella creazione di DVD riscrivibili, Hosseini ha sviluppato degli schermi molto luminosi, che non richiedono energia per mostrare le immagini, dai colori molto vivaci e estremamente visibili anche alla luce del sole.

L’applicazione di questo tipo di tecnologia trova la sua naturale applicazione proprio negli strumenti che più utilizziamo quotidianamente, i nostri smartphone, realizzando in questo modo una enormemente estensione nella durata della batteria.

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Gen 122016
 

Iniziano a vedersi le prime applicazioni pratiche nell’uso del GRAFENE, il miracoloso materiale scoperto da poco tempo, le cui caratteristiche e proprietà lo rendono a dir poco straordinario.

Schermo grafene

Questo materiale, spesso circa 1/100.000 di un foglio di carta può essere stirato e piegato all’infinito senza mai rompersi, è assolutamente impermeabile e presenta una resistenza meccanica superiore a quella del migliore acciaio e una durezza ancora superiore a quella del diamante che nella scala di Mohs risulta essere il materiale più duro sul nostro pianeta.

scala-di-mohs

Scala di Mohs

Una delle prime applicazioni del grafene per uso pratico è stata da poco dimostrata al CES di Las Vegas, la fiera dell’informatica e dell’Innovation Technology più importante al mondo.

Alcuni produttori di pellicole di vetro per smartphone, sono riusciti a sviluppare una miscela di vetro e grafene capace di resistere ad urti terribili e stress test infiniti senza subire alcun danno. Sto parlando dell’UU GLASS, un particolare composto che ha resistito a 200.000 urti consecutivi, sollecitazioni di compressione e resistenza a graffi continuati con materiali molto duri e taglienti.

La società produttrice, ha mostrato la speciale pellicola per cellulari, capace di rendere indistruttibile il device a qualunque urto. Un video mostra le proprietà di questa pellicola e la sua capacità di resistere a sollecitazioni ben superiori a quelle cui viene normalmente sottoposto un telefonino. La resistenza è dovuta alla presenza del grafene appunto impiegato per la prima volta in un prodotto del genere.

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Feb 212014
 

07 - iwatchOramai sulla rete si trova di tutto, ogni tipo di “concept” in merito al fantomatico futuro iWatch di Apple. Ma a parte la fantasia e le indiscrezioni, pare che il nuovo oggetto tecnologico della casa di Cupertino, stia diventando realtà. In molti sostengono che avrà funzioni biometriche in grado di consentire il controllo di alcuni parametri vitali della persona (per questo Apple ha assunto diversi esperti del settore oltre che guru negli strumenti informatici associati al fitness.

L’altra caratteristica che pare sia reale è quella per cui l’iWatch avrà uno schermo Amoled flessibile? Anzi, secondo il Digitimes parrebbe proprio di sì, perché Apple avrebbe già inoltrato ala società di Taiwan, TPK, gli ordinativi per questo componente. Anzi a suffragio di questa ipotesi, pare che il vetro “zaffiro” che dovrebbe essere utilizzato da Apple per questi dispositivi, non sia più disponibile sul mercato dati gli ordinativi giganteschi che la Apple ha già provveduto a realizzare.

08 - iwatchLa realizzazione di questo componente tecnologico consentirebbe un salto tecnologico non indifferente; infatti, si tratta di una nuova tecnologia basata su microscopici filamenti in argento, collocati molto distanziati tra loro e collocati in maniera casuale su una superficie trasparente. Sarebbe come usare una specie di inchiostro da stampare sulla superficie del vetro. La distanza tra i filamenti e le loro dimensioni renderebbero il supporto sensibile al tocco, simile ad un vetro tradizionale, ma visto che si può usare normale PET (polietilene) questo permette allo schermo di essere modellato senza problemi.

Una differenza non da poco, visto che gli schermi touch attuali sono basati su ossido di Indio-Stagno, materiale friabile da disporre su un supporto rigido (il vetro) e ha proprietà conduttive minori. Tutto ciò crea la necessità di creare strati più spessi, riducendo la trasparenza dello schermo. Quindi maggiore peso e fragilità.

09 - iWatchQuesta tecnologia ai nanotubi di argento, è commercializzata da 3M. La società californiana Cambrios, ha invece brevettato degli speciali inchiostri usati per “stampare” le pellicole.

Secondo il Digitimes, TPK, grazie alla tecnologia di un’altra società specializzata, la Nissha Printing, Apple, sarebbe pronta a dare il via alla produzione degli schermi entro l’estate con la spedizione di circa due milioni di schermi da 6 pollici al mese.

Seguiremo con curiosità tutto ciò che gira intorno a iWatch, sicuri che conquisterà grande visibilità e spazio nel futuro diventando un nuovo oggetto del desiderio.

Galleria

ALCUNI FANTASIOSI CONCEPT DELL’IWATCH APPLE

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Lug 202013
 

lg-chem-truly-flexible-oled-prototypes-img_assist-350x232Nel mese di febbraio la LG Chem ha sviluppato il primo pannello luminoso OLED anche flessibile. L’inizio della sua produzione era previsto per luglio 2013 ma a causa di alcuni ritardi questa non inizierà prima di settembre 2013.

La società ha annunciato di ester giunta alla realizzazione di questi innovativi pannelli basandosi su di un nuovo materiale plastico (polyamide transparente) capace di emettere luce OLED. La definizione Plastic Film type Truly-Flexible OLED Panels utilizzata da LG Chem per indicare questi nuovi pannelli, si riferisce a questa nuova miscela plastica molto più flessibile dei pennelli vetro metallo utilizzati fino ad ora.

lg-chem-truly-flexible-oled-prototypes-2-img_assist-350x232Gli obiettivi della compagnia sono quelli di arrivare a una produzione di massa di questi pannelli entro il primo quarto del 2015. I nuovi pannelli sono ancora più leggeri di quelli attuali (sono spessi soltanto 0,33 millimetri e pesano al di sotto di 8 grammi). Vedremo quale applicazione pratica avranno questi nuovi pannelli luminosi supersottili.

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Apr 162013
 

itv-iring-controlBollono novità in casa Apple. Dopo la scomparsa di Steve Jobs, la società della mela morsicata ha perso parte del suo smalto, dello slancio innovativo che l’aveva contraddistinta nell’ultimo periodo di vita del suo fondatore. E forse proprio per questo che in Apple si sta cercando di dare nuovo impulso per non perdere terreno rispetto ad una concorrenza agguerrita che da diverse parti tenta di raggiungerla e toglierle il primato in alcuni settori chiave della tecnologia. E’ da poco, infatti, che hanno iniziato a circolare sulla rete le notizie sull’iWatch, e da poco, tornano forti le voci sulla tv che Steve Jobs avrebbe voluto realizzare e chissà in segreto ha già realizzato. I più informati dicono che entro il 2013 Apple rilascerà una sua tv, chiamata per ora iTV, con schermo 4K, ossia 4 volte più profonda del FullHD attuale e comandata attraverso l’iRing, un anello da indossare capace di leggere le gestualità di chi lo indossa e di trasformare tali gesti in specifici comandi per la iTV. Si parla, inoltre, di estendere il concetto di TV non più al solo soggiorno, ma alla mobilità; il mega schermo, sarà venduto, pare, con fino a 4 schermi secondari stile iPAD da 9,7 pollici in grado di riprodurre i contenuti della iTV ovunque in casa e di interagire con questa in modo totale.

IRINGIl concetto innovativo dell’iRng supera, nell’idea avanzata dai rumors, il tradizionale telecomando, essendo in grado non solo di riconoscere le gestures in modo totale, ma di interagire con la iTV e con il nuovo iWatch, fungendo da telecomando ma al tempo stesso di consentirci di effettuare anche telefonate. Il televisore sarà venduto con una miniTV di serie, ma si possono acquistare fino a 4 televisori specchio (mirror in inglese). Dimensioe e forma, sono molto simili all’iPAD, forse prorpio per ottenere economie di scala nella produzione e abbassare i costi, ma le funzioni saranno ridotte. Le miniTV sarebbero in grado di riprodurre contemporaneamente i contenuti della iTV fino ad un distanza di circa 200 metri dallo schermo principale.

La diagonale di questo mega schermo sarà di 60 pollici, anche se probabilmente ne saranno previste di più grandi e di più piccole per aggredire settori diversi del mercato. il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 1500 – 2500 dollari americani in base al numero di miniTV da abbinare allo schermo principale.

Scienza? Fantascienza? Verità? Fantasia? Nessuno può saperlo, poassiamo solo aspettare che qualche altro capolavoro di design e tecnologia esca fuori dal cappello della Apple. Noi ci saremo per raccontarvelo.

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Gen 112013
 

La tecnologia, si sa corre, e in quest’ultimo periodo, grazie anche a grandi manifestazioni quali il C.E.S. di Las Vegas, la tecnologia fa sfogio di se. Una delle maggiori tecnologie, dove lo scontro è particolaarmente vivace tra i diversi competitor mondiali, è quello dell’intrattenimento da salotto, con TV sempre più piatte, SMART e interattive. Anche la stessa Apple pare sia intenzionata ad inserirsi in questo segmento di mercato. Però, uno dei maggiori difetti che vengono imputati a questa tecnologia, è la mancanza di un 3D vero, ossia senza  sussidi o apparecchiature aggiuntive quali occhialini o quant’altro. Però, pare che il problema sia in via di risoluzione definitiva, grazie al lavoro di un gigante dell’audio quale i Dolby Labs. I Dolby Labs, infatti, pare stiano lavorando da tempo ad una nuova tecnologia nel campo visivo e pare che in questa ci siano tutti i presupposti per il superamento degli attuali limiti tecnologici. La soluzione proposta, prescinde dal dispositivo e può essere applicata anche a tablet e computers con schermi ad alta risoluzione.

E’ stata sviluppata, come detto, dai laboratori della Dolby in collaborazione con la Philips in Europa. Il progetto è quello di rendere la tecnologia fruibile anche ad altri marchi e funziona con un sistema che migliora le immagini che arrivano ai due occhi attraverso un layer proprietario e un particolare decoder che effettua la autoconversione e il rendering 3D in tempo reale.

Il risultato è eccezionale ed è di gran lunga superiore a tutte le altre sperimantazioni viste fino ad oggi. Non vi sono le tipiche distorsioni di immagine e le limitazioni sull’angolo di visualizzazione. Questo è possibile anche grazie ai nuovi schermi 4K di prossima generazione (risoluzione 4 volte superiore ai normali fullHD) che eliminano di fatto problemi classici legati a fenomeni quali il crosstalk (interferenza elettromagnetica che si genera tra due cavi vicini di dispositivi elettronici) e migliorano la visualizzazione attraverso occhiali di tipo passivo.

 [ occhiali di tipo passivopermettono di ottenere l’effetto stereoscopico scomponendo le righe che compongono un fotogramma a schermo in modo che le righe pari siano visibili solo da un occhio e quelle dispari dall’altro. In questo modo la frequenza d’aggiornamento percepita rimane costante per ogni occhio e la visione risulta più confortevole. Inoltre, questo tipo di occhiali non ha alcun ruolo “attivo” nel ricreare le immagini 3D, dato che tutto il lavoro è svolto dal televisore. ]

http://www.youtube.com/watch_popup?v=p7L1AOXt9HI&w=560&h=420&rel=0

Gen 062013
 

Il 7 gennaio si apre in Nevada, a Las Vegas la nuova edizione del C.E.S. (Consumer Electronic Show), dove i big nel campo della tecnologia mostrano i prodotti del futuro, cioè tutti quei prodotti che andranno in vendita nel prossimo futuro e che riempiranno le nostre case e i nostri desideri.

Tra le altre cose che saranno annunciate e presentate al C.E.S., la nuova evoluzione di un prodotto già presente in gran quantità sui devices maggiormente utilizzati nel mondo, ossia iPhone e iPad. Di cosa si tratta? Della terza incarnazione del Gorilla Glass,il vetro antigraffio resistentissimo che ricopre i sensori touch dei devices della Mela.

Il Gorilla Glass 3 presenta, tra le nuove caratteristiche una maggiore componente antigraffio e una maggiore resistenza agli urti complessiva. Gorilla Glass 3 è stato cambiato a livello molecolare, incorporando una funzione chiamata Native Damage Resistance (NDR). Secondo la società che lo produce, la Corning Glass Wendell, NDR riduce la propagazione di difetti, la comparsa di graffi e fa un lavoro migliore nel mantenimento della robustezza complessiva del vetro. Il risultato di questa modifica molecolare si traduce in un miglioramento del 300% nella resistenza ai graffi, un 40% di riduzione del numero di graffi visibili e il 50% nella forza d’urto prima che il vetro diventi difettoso.

Questo nuovo prodotto, ricoprirà i futuri iPhone 5S e iPhone 6 già in preparazione dalla stessa Apple? Staremo a vedere e riferiremo.

[youtube http://www.youtube.com/watch_popup?v=Tv1iKi3xfb4&w=560&h=420&rel=0]

 

[youtube http://www.youtube.com/watch_popup?v=1Xa53dLabuc&w=560&h=420&rel=0]
Nov 102012
 

E’ di appena qualche mese il lancio da parte di Apple del superdisplay retina utilizzato su iPhone e iPAD che dalla società giapponese Japan Display è arrivato l’annuncio di un nuovo super display con risoluzione doppia rispetto a quella del retina dell’iPAD. La società ha prodotto uno schermo da 2,3 pollici con la pazzesca risoluzione di 651 ppi usando la tecnologia LTPS.

 [ LTPS – Acronimo di Low Temperature PoliSilicon Tipo di schermo LCD per computer ultrasottili, fotocamere digitali, PDA e telefoni cellulari ]

Non è dato sapere se questo super schermo sarà mai realizzato. Il produttore, ha per ora voluto dimostrare soltanto che è possibile raggiungere tali risultati e livelli di qualità. I campi di utilizzo potrebbero essere tanti, anche se oggi, costi e produzione potrebbero essere non proprio economici. Vedremo verso quale direzione si muoverà l’industria in questo campo.

Apr 232012
 

La ricerca per il risparmio e la durata delle batterie in dispositivi elettronici viene combattuta da più fronti. La Pixel QI, una società americana specializzata in display realizzati con tecnologie innovative finalizzate alla riduzione dei consumi, ha infatti portato a termine uno studio che sta per diventare realtà, cioè quello di schermi ad altissima risoluzione ma a bassissimo consumo elettrico. Infatti, una dei mafggiori problemi dei dispositivi elettronici attuali, dall’iPhone e l’iPad, è il consumo energetico dello schermo che mette a dura prova le batterie. Più alta è la capacità dello schermo maggiore sarà l’assorbimento di energia che questo mette in atto. La Pixel Qi ha, quindi, reso disponibile uno schermo che può competere con il superlativo Retina Display dell’iPAD 3 ma consumando una quantità di energia notevolmente inferiore, da due a quattro volte in meno.
Sul sito della stessa Pixel QI, viene annunciato lo schermo e vengono date le caratteristiche peculiari di questo nuovo display. Risoluzione di 2048X1536 (la stessa, appunto, di iPad 3), stessi contrasto, saturazione e angolo di visione. Pare sia disponibile anche un dispositivo con modalità a basso consumo che assorbirebbe un centesimo della corrente consumata dal display di iPad al picco massimo.
Nonostante le innovazioni che questo schermo porta con se, alcuni interrogativi rimangono circa la sua vendita e diffusione perché nel mercato, tutto dipende, si sa, dalla tempestività dell’uscita. Altri prodotti dello stesso genere, sono in dirittura di arrivo presso altre aziende concorrenti tra cui la Samsung coreana. Il nuovo schermo della Pixel QI fornisce a detta degli stessi produttori caratteristiche innovative tra cui il recupero della luce ambientale, detta transriflettività, che rendono lo schermo leggibile anche se colpito direttamente dalla luce del Sole.

Vedremo se questo prodotto diverrà il successore del retina display e chi eventualmente si aggiudicherà la possibilità di utilizzarlo nei propri dispositivi, oppure se invece questo straordinario prodotto non vedrà mai la luce come molte tecnologia sperimentate ma mai divenute prodotti commerciabili.