Mar 072020
 

Sono anni oramai che aggiorno costantemente e quotidianamente questo sito per renderlo sempre di più uno strumento didattico utile agli studenti, insegnanti o semplici appassionati di tecnologia. Un lavoro che ha richiesto uno sforzo enorme, costante e certosino che faccio con grande passione oramai dal 2011, anno in cui è nato questo sito.

Provenendo dalla libera professione, ho sempre sentito stretta la didattica svolta in classe nelle nostre scuole, maturando sempre di più una mia idea di didattica moderna, dinamica, capace di sfruttare i moderni mezzi che la tecnologia e la digitalizzazione oggi hanno messo a disposizione, così da avvicinare la scuola ai ragazzi e i ragazzi alla scuola. Ho sempre ritenuto importanti i libri, ma mi sono sempre stati stretti gli ambiti di azione che questi mi proponevano portandomi piano piano a sviluppare una mia idea di didattica capace di rispondere meglio e più velocemente alle mie esigenze di innovazione e cambiamento.

Oggi, a distanza di nove anni, non solo ritrovo questo strumento quotidianamente indispensabile, ma al tempo del coronavirus, questo fenomeno globale che sta coinvolgendo tutti e che ha portato addirittura per la prima volta alla chiusura delle scuole, estremamente attuale e ancor di più indispensabile visto che ci troviamo costretti dall’evidenza dei fatti a proiettarci tutti insieme, in una realtà futuristica che sembrava lontana ma che i fatti, hanno reso contemporanea. È necessario attivarsi, secondo le direttive emanate dal Governo, con procedure e sistemi in grado di mantenere attivi i docenti e formare i discendenti anche a distanza, lontani dall’aula classica, lontani da contatti contaminanti, ma capaci di ricreare quell’ambito scolastico, quella realtà quotidiana di condivisione e apprendimento che tutti sperimentiamo nelle aule ogni giorno.

Riflettendo su quanto fatto, ho potuto constatare come questo grande lavoro, quotidianamente utile, lo risulti ancor di più in questo momento di emergenza nazionale. Sommerso dall’enorme quantità di informazioni, su piattaforme, applicazioni, procedure che consentano la continuità didattica alla nostra scuola, ho realizzato su come queste pagine, ricche di contenuti unici ed originali, siano incredibilmente adatte a questa situazione, capaci di consentire ai docenti di svolgere quella didattica in remoto tanto necessaria in questo momento e agli studenti di continuare ad apprendere in modo divertente e già lungamente sperimentato.

Centinaia di articoli di attualità che spaziano in tutti campi coperti dal programma tecnologico, dalle costruzioni ai trasporti, dall’energia all’innovazione. Tutta la didattica disciplinare, divisa per anno scolastico e per argomento, trattato con tutti i criteri delle moderne teorie didattiche, linguaggio semplificato, parole chiave in evidenza, contenuti digitali, mappe concettuali grafiche, approfondimenti, ricerche, link ipertestuali, suggerimentiesercizi, compiti di realtà.

Da anni è possibile utilizzare queste pagine anche con gli alunni stranieri che non parlano la nostra lingua, perché il traduttore di Google integrato consente di modificare in un istante ogni documento nella lingua originale dell’alunno, consentendogli di tenersi al passo con gli altri e di apprendere nonostante la momentanea difficoltà. Da sempre questo strumento è utilizzato per la didattica a distanza con gli alunni che non avendo potuto partecipare alle lezioni per motivi di salute o altro, hanno comunque seguito e appreso attraverso le pagine restando preparati ed informati sulle lezioni e sugli argomenti trattati in classe.

Per non parlare poi del disegno, vero e proprio fiore all’occhiello di questo sito, dove oltre alla teoria, alla spiegazione puntuale di ogni tecnica di rappresentazione grafica si associano centinaia di esercizi pratici da eseguire manualmente o digitalmente sia in classe che a casa, con tutorial passo passo, spiegazioni dettagliate, video, esercizi a completamento, modelli da seguire e costruire manualmente o graficamente.

E da poco, anche l’uso del CAD nella lezione di disegno, svolta in remoto e digitalmente inviata al docente per la correzione e la valutazione.

Cosa dirvi, se non grazie per essere stati fedeli utilizzatori di questo strumento e chiedervi, se queste pagine vi sono state utili, di condividere questa esperienza con altri docenti e studenti e pubblicizzare ancor di più questo sito attraverso il passaparola e i social media.

Con l’augurio che questa emergenza possa finire presto e che si possa tornare alla normalità, auguro a tutti un buon proseguimento di anno scolastico con EDUCAZIONETECNICA.DANTECT.IT.

Prof. Betto

Nov 092019
 

Le sezioni in disegno tecnico, sono quelle operazioni geometriche che consentono di tagliare un oggetto per descriverne parti non visibili poste al suo interno. Ad esempio, immaginiamo di tagliare il tronco di un albero per scoprirne i suoi anelli di accrescimento o di tagliare un’arancia per vederne gli spicchi.

Questa operazione viene fatta abitualmente dagli architetti per mostrare nei loro elaborati grafici, gli interni di un alloggio oppure da un ingegnere per descrivere le parti nascoste di un pezzo meccanico.

Sezione architettonica di un appartamento

Sezioni tecniche di un pezzo meccanico

Nel disegno tecnico le sezioni si usano per tagliare solidi geometrici e descriverli in proiezioni ortogonali o in assonometria.

Sezione geometrica di solidi

Sezionare, quindi, vuol dire letteralmente tagliare e geometricamente questo taglio, viene fatto non con una lama, bensì con un piano chiamato piano di sezione immaginario che divide l’oggetto nella direzione in cui desideriamo tagliarlo.

Piano di Sezione

Potremo per cui avere sezioni parallele ad uno degli assi ortogonali:

  • sezione orizzontale se questo è posto orizzontalmente;
  • sezione verticale se invece taglia l’oggetto verticalmente ed in base alla sua posizione potrebbe anche essere chiamata sezione laterale.

Oppure sezioni oblique rispetto ai piani di proiezione:

  • sezione obliqua, quando non è parallela a nessuno dei 3 assi.
Oggetto da sezionare
Sezione con piano orizzontale Sezione con piano verticale
Sezione con piano laterale Sezione con piano obliquo

Le parti dell’oggetto sezionate, secondo le definizioni del sistema internazionale ISO 128-40, debbono essere disegnate con tratto più spesso e campite con un tratteggio di linee sottili inclinate a 45° oppure con un riempimento compatto come quello mostrato nelle sezioni sopra.

E’ chiaro, quindi, che in base a come disponiamo il piano di taglio si otterranno sezioni diverse dell’oggetto. Ovviamente la scelta del piano di taglio non deve essere casuale ma legata alla necessità di evidenziare particolari dettagli o elementi che non sono normalmente visibili in una vista in proiezione ortogonale o in assonometria.

Se immaginiamo un cono, questa sarà diversa a seconda di come sarà posizionato il piano di taglio. Se il piano è orizzontale, la sezione sarà un cerchio perfetto, mentre se sarà messo in verticale la sua sezione sarà una parabola se lo taglia parzialmente o un triangolo quando questa passa per la mezzeria. Se invece il piano dovesse essere inclinato, la sezione sarà una ellisse.

CONO
Sezione orizzontale = cerchio Sezione verticale = parabola
Sezione verticale su asse = triangolo Sezione obliqua = ellisse

Nel caso specifico del cono, le figure geometriche che ne risultano, vengono chiamate coniche e sono la circonferenza, l’ellisse, la parabola e l’iperbole.

PUOI LEGGERE ANCHE:
Dic 102018
 
ROMBO
Dati DIAGONALE MAGGIORE 12cm – DIAGONALE MINORE 8cm
Consegne Descrizione
Consegna 1 COSTRUISCI IL ROMBO DATE LE MISURE DELLE DIAGONALI
Consegna 2 COMING SOON
Digit Esegui le consegne in digitale utilizzando il CAD

DESCRIZIONE:

Strumenti da Disegno: foglio F4 liscio gr.220, matita 3H, squadrette, riga, compassonormografo.

Livello: classi seconde.

Difficoltà: bassa.

Descrizione: usando un foglio a quadri dal quadernone, effettuiamo la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le esercitazioni indicate nelle “consegne“.

PROCEDURA OPERATIVA:

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

  • tracciamo la retta “r” orizzontale che divide in due parti uguali l’area da disegno.

  • tracciamo al suo interno un segmento AB di lunghezza pari alla diagonale minore.

  • puntando il compasso in B, con apertura AB, tracciamo un arco come in figura.

  • facciamo la stessa cosa puntando il compasso in A sempre con apertura AB.

  • tracciamo la retta passante per i punti 1 e 2 intersezione dei due archi precedenti.

  • puntiamo il compasso al centro degli assi e con apertura pari alla diagonale maggiore tracciamo una circonferenza completa che intersecherà l’asse verticale nei punti C e D.

  • uniamo i punti A, B, C e D tracciando così il rombo di diagonali AB e CD.

  • se si vuole si può riempire con una campitura regolare o con un retino adesivo la figura appena disegnata.

ESERCIZI CORRELATI:
Set 052017
 

Tisk

BACK TO SCHOOL, ossia ritorno a scuola. Come ogni anno dopo le lunghe e soprattutto “calde”, in questo caso, vacanze estive arriva settembre e ricominciano Collegi dei Docenti, Dipartimenti Disciplinari, Consigli di Classe e tutte le altre attività propedeutiche all’inizio dell’anno scolastico.

Ma soprattutto si torna tutti a scuola, gli alunni di ogni ordine e grado e i docenti.

Educazionetecnica, come sempre e come ogni anno è pronto ad accogliervi con le sue pagine, ricche di contenuti, semplici da consultare, vicine alla scuola, sempre aggiornate e con rubriche e spazi nuovi e coinvolgenti.

Tisk

Anche quest’anno la sezione delle classi è completamente rinnovata, nella grafica e nelle funzionalità. Migliorata l’accessibilità, migliorata la consultabilità, migliorata l’esperienza di navigazione. Tutto è a portata di mano e tutto si trova dove lo studente o il neo-docente lo cerca. Entrate subito per vedere la nuova grafica e le nuove funzionalità:

PrimaD

Base 30Tante novità a partire dai Grandi Articoli, raccolta degli articoli più importanti del sito per approfondimento, argomento trattato, descrizione. Un modo per mettere in luce le pagine più belle e più interessanti pubblicate in questi anni facilitandone la consultazione e la lettura.

video-iconNuove Mappe e un’infinità di nuovi contenuti per le L.I.M. nella sezione Docuteca, dove troverete centinaia di “corto documentari”, con tantissimi argomenti sulle lezioni di tecnologia, sempre aggiornati e pronti da proiettare in classe durante le lezioni.

IoSTUDIOSempre più grande la sezione speciale IoSTUDIO, specifica per alunni con disturbi specifici dell’apprendimento; un modo per semplificare l’apprendimento e la comprensione degli argomenti in quegli alunni che manifestano qualche difficoltà o in quelle occasioni in cui i livelli della classe sono più bassi.

Insomma, come ogni anno tante gustose novità e altre ne verranno. I vostri commenti, i vostri giudizi, i vostri consigli sono sempre graditi e potete farli attraverso lo specifico banner animato:

CONTACT-ME

Flipboard_iconInoltre, non dimenticate di iscrivervi al nostro canale YouTube, dove potrete trovare tutti i video realizzati a scuola e quelli con finalità scolastiche, di leggerci sulle nostre riviste Flipboard, per un’esperienza di lettura ancora più coinvolgente e soprattutto non dimenticare di votarci e di lasciare un Like.

Infine, grazie al vostro contributo, possiamo arrivare primi anche in una competizione come quella che lo scorso anno ci ha visto trionfare diventando Sito mondiale dell’anno 2016 nella categoria Carriera e formazione. Potete votare cliccando sull’apposito banner qui sotto:
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Non mi resta che augurare a tutti un buon anno scolastico e sperare che siate sempre numerosi come negli anni passati.

Prof. Davide Betto

Dic 312016
 
SERIE C.A.D.:
Classe-2.0 DraftSight

Motivo00Ripetere un oggetto, anche centinaia di volte, con un programma CAD è un’operazione semplicissima. Si può procedere in differenti modi, ma è comunque disponibile il comando SERIE che serve proprio per questo scopo.

Immaginiamo di voler creare una griglia di linee parallele verticali e orizzontali.

Tracciamo un linea orizzontale sulla sommità di un rettangolo già disegnato (linea rossa in figura 1):

Motivo02

Figura 1 – Clicca per ingrandire

Clicchiamo adesso sul comando SERIE posto sulla palette MODIFICA (quello con l’icona di un gruppo di 9 quadratini bianchi di cui uno grigio) o sul menu MODIFICA comando SERIE:

Motivo01

Palette MODIFICA

Motivo041

Menu MODIFICA

Si aprirà automaticamente la palette relativa al comando SERIE.

Potremo selezionare, quindi, il tipo di ripetizione che vogliamo realizzare. LINEARE per ripetere un oggetto lungo un direzione o CIRCOLARE per una ripetizione di tipo polare, ossia attorno ad un centro di rotazione (ad esempio i raggi di una ruota).

SERIE LINEARE

Immaginiamo di dover moltiplicare una Linea Rossa verso il basso fino a riempire il rettangolo che la contiene.

Selezioniamo LINEARE (1), e premiamo il pulsante (2) che ci consentirà di scegliere l’oggetto che vogliamo ripetere.

Motivo03

Palette strumenti comando SERIE

La palette si chiuderà e ci consentirà di selezionare uno o più oggetti sul disegno. Selezioniamo gli oggetti che vogliamo moltiplicare, in questo caso solo la Linea Rossa.

Motivo05

Selezionare la Linea Rossa


Approfondisco: ASSI CARTESIANI

Motivo08

Assi Ortogonali Cartesiani

Ora ricordando la trigonometria pensiamo al sistema di assi cartesiani ortogonali X e Y, chiamati rispettivamente delle ascisse e delle ordinate; questi sono uno orizzontale e uno verticale e si intersecano in un punto O chiamato origine degli assi. Guardando l’asse X delle ascisse, tutti i valori alla destra del punto origine O saranno positivi (semiasse positivo), mentre quelli alla sinistra negativi (semiasse negativo). La stessa cosa per l’asse Y delle ordinate: i valori sopra l’origine O saranno positivi  (semiasse positivo), mentre quello al di sotto saranno negativi  (semiasse negativo).

Questa precisazione serve per chiarire che un programma CAD funziona seguendo le regole della trigonometria, quindi per stabilire in che direzione un oggetto deve essere creato, spostato o come in questo caso moltiplicato, bisogna inserire le giuste indicazioni trigonometriche.


Selezionato l’oggetto e confermato con il comando INVIO, si riaprirà la palette del comando SERIE:

Motivo09

Stabiliamo quante volte la linea dovrà essere moltiplicata verticalmente (3) selezionando il valore nel campo Numero di elementi su: Asse verticale: e quante in orizzontale nel campo Asse orizzontale: (il valore 1 corrisponde a nessuna moltiplicazione).

A questo punto, come nella trigonometria, stabiliamo in quale direzione dovremo moltiplicare la nostra linea. Se vogliamo che questa sia ripetuta verso il basso (4), il valore nel campo Spaziatura tra gli elementi su: Asse verticale: dovrà essere preceduto da un segno meno (semiasse negativo) e da un valore a nostra scelta (in questo caso ho inserito -0.4), mentre nel campo Asse orizzontale: potremo inserire qualunque valore, tanto non avrà effetto perché non abbiamo moltiplicazioni in quella direzione.

Approfondisco: il valore della distanza 0.4 preceduta dal segno meno, deve essere scritta con il punto “.” e non con la virgola “,” perché nel CAD, le virgole separano le coordinate spaziali, mentre il punto separa i decimali.

L’anteprima del risultato delle nostre scelte verrà mostrato in tempo reale nel riquadro in alto a destra sulla palette. Questo ci permetterà di capire subito se stiamo operando correttamente.

Il comando Angolo di serie: serve ad aggiungere una rotazione di un determinato angolo all’oggetto durante la sua moltiplicazione lungo una direzione.

Se tutti i valori sono corretti non resta altro che dare la conferma premendo OK.

Motivo10

Risultato della SERIE LINEARE

Vedremo a schermo il risultato ottenuto, ossia la Linea Rossa orizzontale ripetuta 75 volte con un passo di 0.4 verso il basso.


Proviamo a fare lo stesso esercizio nella direzione opposta.

Tracciamo una Linea gialla verticalmente e scegliamo il comando SERIE come prima.

Motivo11

Come prima scegliamo LINEARE e premiamo il pulsante per selezionare gli oggetti da moltiplicare.

Selezioniamo la Linea gialla e confermiamo premendo il tasto INVIO.

Anche in questo caso si riaprirà la palette del comando SERIE per permetterci di inserire i dati di moltiplicazione.

In questo caso dobbiamo ripetere la Linea gialla tante volte lungo una direzione orizzontale in modo da creare una griglia.

Motivo12

Nel campo Numero di elementi su: Asse orizzontale: metteremo un valore diverso da 1 perché ricordo, 1 equivale a zero per cui l’oggetto selezionato non sarà moltiplicato.

Nel campo Spaziatura tra gli elementi su: Asse orizzontale: inseriremo il valore di distanza tra le linee (io ho inserito a titolo esemplificativo 0.8 doppio rispetto al valore sull’asse verticale).

Anche in questo caso la piccola anteprima in alto a destra ci confermerà se i dati inseriti sono corretti.

Confermando, premendo OK, potremo vedere il risultato sul nostro disegno.

Motivo13

ALTRE LEZIONI:
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Mar 212016
 

Scontorno_Scroll

Lavorare con le immagini, può essere un’esperienza appagante, come può rivelarsi altamente frustrante, soprattutto quando le usiamo per arricchire le nostre produzioni. Partendo dall’articolo didattico già pubblicato sulle nostre pagine “WORD: LE IMMAGINI” e quindi, dando per scontate alcune informazioni, vediamo come procedere per effettuare lo scontorno di una immagine. Ma che cosa è uno scontorno? In pratica, si tratta di togliere da una immagine tutti gli oggetti o le parti che non interessano lasciando solo gli elementi desiderati.

Utilizzeremo questa volta solo software freeware facilmente reperibili sulla rete e sufficientemente potenti per poter fare tutto quanto fanno i software commerciali.

gimplibreoffice_logoSperimenteremo due diverse applicazioni per questo useremo 2 differenti programmi; per lo scontorno GIMP, il software di foto-ritocco che rivaleggia con Photoshop della Adobe. Per arricchire una relazione con immagini d’effetto useremo Libre Office, suite di programmi per l’ufficio che non fa rimpiangere i programmi a pagamento della Microsoft.

Potete scaricare questi programmi attraverso la palette sul nostro sito che vedete qui di seguito: Schermata 2016-03-18 alle 23.10.18

 o ai seguenti links:

SCONTORNIAMO CON GIMP

Una volta scaricato e installato, apriamo “GIMP”; con il comando apri selezioniamo un’immagine realizzata da noi o scaricata da internet. Per consentire a tutti di sperimentare insieme, inserirò in questo articolo alcuni elementi che ci serviranno come base per lavorare.

Qui sotto potete scaricare questa foto che ritrae il Capital Gate di Abu Dhabi che ci servirà per il nostro lavoro, ma la stessa cosa è fattibile con qualunque altra immagine:

Capital Gate

Clicca sull’immagine per ingrandirla e scaricarla

Scontorno03Aperta l’immagine su GIMP, utilizziamo lo strumento rettangolo elastico (vedi palette qui a sinistra) e selezioniamo solo la porzione di immagine che ci interessa escludendo tutto il resto (dobbiamo avere chiaramente il mente quale è lo scopo per cui dovremo utilizzare questa immagine).

Scontorno02

Clicca per ingrandire

Il rettangolo elastico, evidenzierà l’area selezionata dell’immagine (vedi foto a destra).
Dal menù IMMAGINE, selezioniamo il comando Ritaglia alla Selezione. Con questo comando, l’immagine verrà ritagliata lungo i bordi della selezione cancellando il resto.

Scontorno04

Clicca per ingrandire

Il programma ci darà sempre la possibilità di tornare indietro quando non siamo soddisfatti del risultato o riteniamo di aver sbagliato, con il comando Annulla o dalla palette Cronologia annullamenti.

SCONTORNIAMO

Utilizzeremo adesso uno degli strumenti avanzati del programma: Fuzzy o Bacchetta magica consente di selezionare aree di immagine secondo specifiche che possiamo facilmente definire. Proviamo a togliere il cielo attorno all’edificio.
Per ottenere scontorni di precisione, si possono utilizzare altri strumenti che consentono la selezione di parti di immagine con assoluta precisione, come ad esempio lo strumento Selezione a mano libera o lo strumento Tracciati.

Scontorno05Per agire con maggiore precisione, possiamo ingrandire l’immagine a video. In GIMP ingrandire o ridurre un’immagine è semplicissimo, basta premere i tasti + e sul tastierino numerico.

Per spostare, invece, un’immagine sullo schermo (quando questa ne fuoriesce), basta tenere premuta la barra spaziatrice della tastiera e spostare il mouse senza premere alcun tasto.

La palette Opzioni Strumento, Scontorno06mostra una serie di parametri e di settaggi che cambiano a seconda dello strumento selezionato. Nel caso dello strumento Fuzzy, come si può vedere, vengono evidenziate alcune possibili scelte. L’opzione Antialiasing, ad esempio, consente una selezione più precisa dei colori e l’opzione Margini sfumati evita che la selezione risulti tutta seghettata.

Scontorno07Importantissimi per una selezione accurata sono, poi, i campi Raggio e Soglia.

La soglia, rappresenta la precisione con la quale il comando selezionerà i colori in base al punto toccato sull’immagine. In pratica cliccando su un punto specifico lo strumento selezionerà il suo colore caratterizzato anche da una precisa intensità. La soglia informa lo strumento di selezionare colori simili a quello individuato, all’interno del range selezionato (in questo caso 15%). Se aumento questo valore, i colori selezionati saranno di più e quindi l’area di selezione sarà maggiore perché maggiore la distanza tra il colore selezionato e quelli che lo strumento deve ritenere simili.
Il comando raggio invece, consente di aumentare il numero di pixel da fumare intorno alla selezione.
In entrambi i casi è importante non scendere al di sotto di valori molto piccoli ma neppure eccedere con valori troppo grandi. La regola migliore è quella di provare ad effettuare una selezione precisa, ma se non si è soddisfatti del risultato riprovare selezionando valori per Soglia e Raggio differenti da quelli preimpostati.
Per aggiungere un’area di selezione ad un’altra, bisogna tenere premuto il tasto SHIFT (maiuscole). Vi accorgerete di questo perché all’icona dello strumento Fuzzy, si aggiungerà un segno +, mentre se vorrete sottrarre aree alla selezione in corso, dovrete tenere premuto il tasto CMD (comando). Anche in questo caso vi accorgerete del cambiamento perché l’icona dello strumento Fuzzy si arricchirà di un segno . Procedete sempre cliccando con il mouse all’incirca al centro dell’area di colore che volete selezionare. È sconsigliabile cliccare vicino ai bordi.

IL CANALE ALFA

A questo punto prepariamo il lavoro per il passo successivo. Creiamo il Canale Alfa. Il Canale Alfa è un canale aggiuntivo che descrive il grado di trasparenza/opacità di ogni pixel dell’immagine.

Scontorno08Dal menù Livello, bisogna selezionare il comando Trasparenza e di seguito la voce Aggiungi il canale alfa.

A questo punto procediamo a cancellare il cielo attorno all’edificio. Premendo il tasto destro del mouse selezioniamo il comando Modifica e poi Cancella oppure dal menu Modifica selezioniamo Cancella oppure ancora premendo semplicemente il tasto Canc sulla nostra tastiera.

Otterremo il seguente risultato:

Scontorno08

In pratica, grazie al canale alfa, la parte scontornata che cancelleremo sarà sostituita con uno sfondo quadrettato. Questo rappresenta il grado di trasparenza dei pixel sostituiti e ci sarà utile per il prossimo esercizio.

In questo modo, siamo riusciti a ottenere una rappresentazione del solo edificio, privo dell’immagine di sfondo, a cui abbiamo sostituito uno spazio trasparente. Questo ci consentirà di giocare con l’immagine e trasformarla a nostro piacimento come negli esempi sotto:

Esempio 1
Scontorno Sfondo (da scaricare) Risultato
Scontorno08 + Sfondo01 = CapitalGate001
Esempio 2
Scontorno08 + Sfondo02 = CapitalGate002

Vediamo come fare. Aprite il vostro rullino fotografico o cercate un’immagine su internet da poter utilizzare come sfondo. Aprite quest’immagine con GIMP e dal menu Seleziona, scegliete il comando Tutto. In questo modo avrete selezionato l’intera immagine: dal menu Modifica, selezionate il comando Copia. L’immagine che dovrà fungere da sfondo è adesso nella memoria del nostro computer.

Scontorno14Torniamo sull’immagine del Capital Gate scontornata e sempre dal menu Modifica premiamo il comando Incolla come e scegliamo Nuovo livello.

L’immagine verrà incollata sopra il Capital Gate nascondendolo completamente.
Noterete che sulla palette Livelli Pennelli, è comparso un altro livello chiamato Appunti e nella miniatura si vede l’immagine che abbiamo incollato.
Per fare in modo che la nuova immagine faccia da sfondo, dobbiamo portarla in basso, sotto il livello Capital Gate. Basterà selezionare il livello Appunti e cliccare sulla freccia verde rivolta verso il basso. Il livello si troverà automaticamente sotto quello chiamato Capital Gate. Adesso l’immagine è sotto quella del Capital Gate e trasparirà nello spazio che abbiamo scontornato e reso trasparente con il canale alfa.

Scontorno15

Scontorno13

SALVIAMO IL LAVORO

Dal menu File, selezioniamo il comando Esporta come…, e dalla finestra di dialogo che si aprirà, selezioniamo un formato di file che supporta il canale alfa ad esempio PNG. Diamo un nome al file, scegliamo la destinazione dove archiviarlo e premiamo il pulsante Esporta.

Scontorno10

Scontorno11Si aprirà una seconda finestra di dialogo che ci chiederà la conferma di alcune caratteristiche che vogliamo inserire nel file di registrazione.

E’ importante spuntare la voce Salva colore di sfondo in modo ma mantenere la trasparenza nel nostro file.

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Gen 202014
 

E-LEARNING

In base all’esperienza maturata come docente in una classe 2.0, ho ritenuto fosse utile condividere con voi la mia prima volta in una classe del genere e le strategie adottate in quell’occasione.

Docente 2.0.4Riprendiamo la discussione dall’articolo precedente (Docente 2.0).

Essere un Docente 2.0 significa “cambiare”, dove per cambiamento si intende tutto, a cominciare dal luogo. Le nuove tecnologie consentono la realizzazione di lavori collaborativi (i vecchi lavori di gruppo), rivisti in virtù delle nuove modalità comunicative. Oggi condividere un documento non necessita la presenza fisica sul luogo, ma semplicemente una connessione internet. La delocalizzazione e la dematerializzazione sono il futuro del lavoro e della comunicazione. Molti lo hanno già capito e spostato la propria attività in un ambito virtuale attraverso blog, e-commerce, social o altro. Questo non significa che le lezioni non si dovranno più svolgere in classe, ma che la classe assumerà una nuova identità, dovrà divenire un nuovo spazio creativo in cui le modalità di scambio e interazione tra gli occupanti (alunni e docenti) dovrà svolgersi in modo diverso, così da favorire questo nuovo processo comunicativo. Quindi, la prima cosa da cambiare sarà lo spazio fisico in cui si lavora. La classe, i banchi, i colori delle pareti, la disposizione degli occupanti dovrà essere realizzata in modo nuovo, più consono a questo processo apprenditivo. I banchi potranno essere conseguentemente disposti ad isole, a percorso, aree multimediali di comunicazione e condivisione, trasformabili e riposizionabili per adattarli alle nuove attività. Così come cambiamo la disposizione dei mobili in casa per riadattare lo stesso ambiente (la stanza) alle nuove esigenze abitative, anche la classe deve trasformarsi per accogliere un nuovo modo di fruire la didattica. Lavagne, computer, cablaggio, impianto elettrico suggeriscono e sollecitano questo cambiamento. Alla Dante ci siamo posti da subito questo problema, cercando di immaginare e prevedere possibili ricadute sul funzionamento della didattica. La scelta doveva essere nella direzione del cambiamento, di qualcosa di diverso e più idoneo e dopo diverse considerazioni e prove il miglior compromesso tra problematiche tecnico-logistiche e didattiche è stato quello di adottare una disposizione ad isole (vedi sotto):

Alcune Soluzioni Planimetriche Valutate per la Classe
Prima Soluzione Mappa 2 MAPPA 3
Prima Soluzione Seconda Soluzione Soluzione Finale

Il cambiamento nella forma, destabilizzante all’inizio, diventa ben presto familiare e si impara a gestire questa nuova dimensione. Ai ragazzi questa disposizione piace molto predisponendoli positivamente all’attività didattica. Genera, ovviamente, più confusione e interazione tra loro, però facilità e molto, il processo collaborativo e l’interazione attiva tra loro. È come dare loro l’autorizzazione a dialogare, inizialmente (come prevedibile) in maniera scomposta, ma ben presto questa nuova dimensione diventa familiare e facilmente padroneggiabile sia nelle relazioni interpersonali che in quelle con il docente.

UNA GIORNATA QUALUNQUE NELLA 2.0

ClasseDue01Assegniamo i ruoli. Come qualunque gioco o attività, i partecipanti debbono assumere un ruolo. Ovviamente il docente è il coach, svolgendo la funzione di coordinatore e guida delle attività della classe. La disposizione ad isole evita il problema della formazione dei gruppi (che comunque cambieranno di volta in volta). Giochiamo con gli alunni stabilendo con loro le regole di questo gioco. Per primo dovranno scegliere un nome per il loro gruppo. Visto la disposizione delle postazioni, la scelta che hanno fatto è stata quella di chiamarsi come alcune isole italiane (Sicilia, Sardegna, Favignana e Salina). Questa schematizzazione è stata riportata sulla LIM della classe sotto forma di mappa planimetrica.

Isole

I gruppi così formati, hanno avuto assegnato il compito di nominare un segretario per isola, il cui ruolo era quello di supervisionare e organizzare il lavoro della propria squadra.

A questo punto bisognava dare inizio al gioco (lezione). Stabilito l’argomento, ho messo in evidenza sulla LIM i punti chiave, dividendoli per argomenti verticali (per un solo gruppo) e trasversali (per tutti i gruppi) e facendo scegliere loro quale avrebbero voluto sviluppare.

SIGNORE E SIGNORI, AL LAVORO

TracciaDopo un primo momento di smarrimento in cui la confusione era la protagonista in aula, magicamente tutti (e dico tutti) gli alunni si sono messi a lavorare collaborando tra di loro, suggerendosi, aiutandosi, consultandosi e hanno iniziato a scandagliare la rete senza il mio benché minimo intervento. Anzi ho addirittura filmato parte della lezione senza che loro si accorgessero della mia presenza (vedi alla fine dell’articolo).

Fondamentale in questa fase è la figura del docente-coach, necessaria per fornire loro chiavi di ricerca, suggerimenti, indicazioni utili raggiungere il risultato desiderato. L’abilità del coach sta nel far funzionare il gruppo come squadra, e in quest’ottica l’insegnante deve concentrare la propria attività nel far massimizzare il risultato dei gruppi con il minimo sforzo possibile.

ClasseDue02In un primo momento questo nuovo approccio appare distorsivo, lesivo delle procedure finora adottate nell’insegnamento, ma vi assicuro che la sperimentazione condotta, ha portato a risultati davvero insperati, senza nuocere o intaccare programmazione, apprendimento e obiettivi, tipici del “vecchio” modo di fare didattica. Anzi, nell’esperienza maturata, l’osservazione dei meccanismi e delle dinamiche che si sono sviluppate, mi ha fortemente motivato e spronato a ripeterla. Forse in tutto ciò sfugge inizialmente la valutazione individuale a discapito di quella del gruppo. L’acquisizione dei contenuti sviluppati (e quindi approfonditi) dal discente durante la ricerca e la composizione del puzzle disciplinare, ci consente comunque di effettuare verifiche incrociate e valutare abbondantemente e compiutamente l’alunno in modi differenti (interrogazione orale, controllo del materiale prodotto, elaborazioni o approfondimenti sviluppati, capacità individuali nel gestire lo strumento elettronico).

A testimonianza di quanto descritto, allego foto e video di alcuni momenti di lezione nella 2.0 alla Dante Alighieri. Buona visione.

GALLERIA IMMAGINI:
GUARDA I VIDEO:

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