Le celle solari DSC (Dye-Sensitized Cells) rappresentano una delle innovazioni più promettenti per produrre energia negli ambienti interni, dove i pannelli tradizionali non funzionano bene. Grazie ai loro coloranti fotosensibili, sono in grado di catturare anche la luce diffusa di uffici, scuole e abitazioni, trasformandola in elettricità utile per piccoli dispositivi, sensori IoT, elettrodomestici intelligenti e sistemi di automazione.
La loro struttura leggera, flessibile e semi-trasparente le rende adatte a finestre, superfici verticali, arredi e oggetti quotidiani. Inoltre, possono essere prodotte con processi meno energivori e materiali più accessibili, contribuendo a una tecnologia realmente sostenibile.
In questo articolo pubblicato su iltechnologico.it, estensione digitale del mio libro INFINITO TECNOLOGICO, approfondiamo il funzionamento delle celle DSC, le loro applicazioni e il loro potenziale per l’energia distribuita negli ambienti interni.
Il docente, oltre all’articolo completo di dettagli e informazioni tecniche, troverà anche spunti didattici e attività pronte per la classe, pensati per trasformare l’argomento in un’occasione concreta di educazione scientifica, energetica e civica.
Per leggere l’articolo completo… (clicca sull’immagine qui sotto):
Clicca sull’icona qui sotto per accedere al blog della Lattes “ilTECHNOlogico” a cura del prof. Davide Betto
























In pratica i microscopici coni realizzati sul semi-conduttore, creano dei percorsi obbligati che la luce è costretta a percorrere in infinite riflessioni penetrando sempre più in profondità e non riuscendo più a riemergere a causa di queste e della dispersione. Le frequenze comprese tra i 450 e i 750 nanometri restano così intrappolate permettendo al pannello di assorbire la massima quantità di energia.



Giuseppe e Michele sono ingegneri microelettronici, Salvatore un fisico esperto nella scienza dei materiali. Insieme hanno fondato una start-up, la “eRALOS3”, che ha vinto riconoscimenti internazionali come “Mind the Bridge Business Plan Competition”, e il primo premio “Wind Business Factor”.