Nov 252024
 

Da tempo sentiamo ogni anno parlare delle COP al telegiornale o in generale sui media con grande enfasi e rilevanza. Ma cosa sono le COP e cosa significa questa parola? Si tratta di riunioni che coinvolgono tutti i paesi del mondo e sono organizzate annualmente nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), che è stata adottata durante il Summit della Terra a Rio de Janeiro nel 1992 ed è entrata in vigore nel 1994.

COP è un acronimo delle parole inglesi Conference of the Parties e lo scopo principale di queste conferenze è quello di coordinare gli sforzi globali per affrontare i cambiamenti climatici, attraverso negoziati e decisioni collettive finalizzate a mitigare le emissioni di gas serra, gestire gli impatti climatici e sostenere i Paesi più vulnerabili.

Ad oggi sono 198 gli Stati che aderiscono alla UNFCCC e che quindi partecipano formalmente alle COP. Non esistono pertanto Stati che non partecipano a queste riunioni a parte le eccezioni storiche degli Stati Uniti dell’era Trump rientrati poi con Biden, ma diverso è il loro impegno e la loro partecipazione alle varie iniziative.

La prima COP (01) si tenne a Berlino in Germania nel 1995 e aveva come obiettivo quello di valutare gli impegni degli Stati membri per ridurre le emissioni di gas serra e per definire i primi passi in merito ad ulteriori azioni da intraprendere per affrontare i cambiamenti climatici. Le riunioni come detto hanno avuto cadenza annuale, ma alcune di esse sono state particolarmente importanti per i risultati raggiunti. Tra queste si ricordano particolarmente:

1997 (COP3, Kyoto): Adozione del Protocollo di Kyoto. Si è trattato del primo accordo vincolante per la riduzione delle emissioni di gas serra, con obiettivi specifici per i Paesi industrializzati.
Successo: Creazione di un sistema di scambio di quote di emissione (Carbon Market). Si tratta di un sistema economico che gli Stati membri hanno sottoscritto per ridurre le emissioni di gas serra attraverso la compravendita di quote di emissioni. È un meccanismo basato sul principio del “chi inquina paga”.
Limiti: Esclusione dei Paesi in via di sviluppo e abbandono degli Stati Uniti nel 2001.

2015 (COP21, Parigi): Firma dell’Accordo di Parigi, un accordo globale per limitare il riscaldamento climatico. Viene fissato l’obiettivo globale di mantenere sotto i 2°C il riscaldamento globale nel tentativo di mantenerlo sotto i 1,5°C. Ogni Paese presentò contributi determinati a livello nazionale (NDCs) per la riduzione delle emissioni.

Successo: impegno universale con inclusione di tutti i Paesi;

Limiti: impegni volontari e non vincolanti, risorse economiche insufficienti.

2020 (COP25, Madrid): Definizione delle regole per il mercato globale delle emissioni.

Successo: progressi verso un mercato energetico unificato;

Limiti: parziale attuazione.

2022 (COP27, Sharm el-Sheikh): Creazione del Fondo Perdite e Danni per supportare i Paesi vulnerabili.

Successo: riconoscimento delle responsabilità storiche dei Paesi sviluppati;

Limiti: poca chiarezza sulla raccolta e distribuzione dei fondi.

Oggi: COP29 Baku, Azerbaijan

Quest’anno si è tenuta, e da poco conclusa, l’edizione 2024 denominata COP29 tenutasi a Baku in Azerbaijan, riunione sulla quale pesavano importanti e improcrastinabili scelte per il futuro del nostro pianeta. I maggiori risultati ottenuti sono stati:

  • Definizione del Fondo Perdite e Danni (Loss and Damage Fund) istituito durante la COP27.

Questo fondo, fu istituito per aiutare i Piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS) e Paesi meno sviluppati (LDCs) ma anche altre nazioni particolarmente vulnerabili a eventi estremi come cicloni, inondazioni e siccità.

I finanziamenti provengono da contributi di Paesi sviluppati e da fonti private. Si è anche discussa la possibilità di integrare contributi da industrie ad alte emissioni, come quelle dei combustibili fossili, ma l’accordo su queste proposte è rimasto piuttosto fumoso.​

Sono stati adottati i regolamenti preliminari per il funzionamento del fondo nel prossimo futuro con la Governance dei Paesi donatori e di quelli beneficiari, in modo da assicurare trasparenza e distribuzione equa dei fondi.

  • Finanziamenti per i Paesi in via di sviluppo.

I Paesi sviluppati si sono impegnati a stanziare 300 miliardi di dollari all’anno fino al 2035 per supportare la transizione climatica dei Paesi in via di sviluppo;

  • Mercato globale del carbonio.

Sono state definite le regole del Carbon Market per il controllo delle emissioni di carbonio sotto il controllo dalle Nazioni Unite e con sistemi di incentivazione per la riduzione delle emissioni.

  • Nuova “Roadmap Baku-Belém”.

È stato stabilito un piano per raccogliere 1,3 trilioni di dollari all’anno da fonti pubbliche e private entro il 2035 per sostenere azioni climatiche globali.

  • Aggiornamento degli impegni climatici (NDCs).

I Paesi dovranno presentare report aggiornati entro il 2025 mettendo in evidenza gli sforzi compiuti nella transizione energetica e nella riduzione delle emissioni di gas serra.

Prossima tappa Belém

È già stata fissata la sede della prossima COP, trentesima edizione che si svolgerà a Belém città nello Stato di Parà, in Brasile. La scelta non è casuale, ma per la prima volta viene scelta la regione amazzonica luogo chiave per le prossime sfide legate alla crisi climatica. La regione amazzonica, infatti, è un importante serbatoio di carbonio fondamentale per il bilancio climatico globale e l’impegno è quello di proteggere quest’importantissima area dalla deforestazione e dal degrado ambientale. Questa tappa fissa anche un rilancio da parte della nuova amministrazione brasiliana verso il recupero dell’Amazzonia e il rilancio della leadership del Brasile nelle negoziazioni climatiche globali.

Tra gli obiettivi che sono stati fissati per la prossima edizione troviamo la protezione delle foreste tropicali, il rilancio dei finanziamenti climatici e l’implementazione delle regole stabilite nell’Accordo di Parigi sui mercati del carbonio.

Nonostante gli impegni e la partecipazione di tutte le nazioni del Mondo, molti degli obiettivi previsti dalle COP non sono stati raggiunti e rappresentano ancor oggi i maggiori fallimenti su cui, in futuro, le Nazioni dovranno confrontarsi e lavorare. Sicuramente tra questi quelli centrali saranno:

  • Rispetto dell’obiettivo di 1,5°C: nonostante gli impegni, le emissioni globali continuano a crescere e gli impegni presi dimostrano di non sono sufficienti per limitare il riscaldamento globale.
  • Insufficienza dei finanziamenti: l’obiettivo di 100 miliardi di dollari annui da parte dei Paesi sviluppati per sostenere quelli in via di sviluppo non è stato ancora raggiunto.
  • Influenza delle lobby dei combustibili fossili: la presenza di rappresentanti delle industrie fossili nelle negoziazioni ha rallentato il successo delle politiche sulla transizione energetica.
Set 012024
 

Il traffico urbano e il conseguente innalzamento dei tassi di inquinamento stanno spingendo sempre più società legate all’automotive e all’aviazione a cercare soluzioni innovative, sostenibili e adatte agli spazi urbani.

Abbiamo già parlato di una nuova categoria dei mezzi di trasporto noti con la sigla eVTOL (electric vertical take-off and landing): mezzi alimentati elettricamente capaci di decollare e atterrare verticalmente come fossero elicotteri. (Leggi articolo Taxi aerei)

L’ultima novità in questo settore arriva da una società statunitense che ha sviluppato un veicolo elettrico a decollo verticale in grado di compiere lunghe distanze senza soste e alimentato esclusivamente con propulsori misti idrogeno-elettrico.

Il veicolo ha svolto il suo primo test…(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Lug 142024
 

Uno dei temi maggiormente dibattuti negli ultimi anni è quello relativo all’inquinamento, ai cambiamenti climatici e agli strumenti idonei a rendere i nostri processi produttivi e di trasformazione maggiormente green e compatibili con l’ambiente.

Va in questa direzione una delle tecnologie più promettenti degli ultimi tempi: denominata DAC (Direct Air Capture), è una tecnica che mira ad assorbire l’anidride carbonicapresente nell’aria indipendentemente dalla sua origine.

Abbiamo già parlato di questa tecnologia (DAC: DIRECT AIR CAPTURING e DIRECT AIR CAPTUR PER L’AVAZIONE) che di fatto è…. (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Mar 122024
 

La corsa alla realizzazione di impianti per la produzione di energia green vede tanti Paesi in gara per sfruttare una delle risorse naturali maggiormente disponibili e più facilmente reperibili, ossia il vento.

In questi giorni è in costruzione negli Stati Uniti il parco eolico Vineyard Wind 1 con gigantesche turbine da 13 MW, mentre in Danimarca è stata annunciata la realizzazione di un’isola artificiale fatta esclusivamente di pale eoliche.

Ma nella gara all’impianto più grande sicuramente la vincitrice in questo momento è la Cina, dove è stata realizzata… (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Mar 012024
 

Si chiama TERC (Translational Energy Research Centre) ed è uno dei più avanzati centri di ricerca mondiali con sede nell’università di Sheffield, nel Regno Unito.
Questo centro si occupa di testare e sviluppare soluzioni per la produzione di energia pulita tramite decarbonizzazione, l’assorbimento dell’anidride carbonica dall’aria, da utilizzare per la produzione di energia a zero emissioni di carbonio.

La tecnica utilizzata dal progetto del TERC è stata sviluppata dall’azienda MZT (Mission Zero Technologies) utilizzando un impianto DAC (Direct Air Capture) finanziato dal governo britannico.
Il sistema è in grado di estrarre l’anidride carbonica direttamente dall’aria e stoccarla in maniera permanente.

Lo scopo è quello di produrre combustibili… (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Ott 302023
 

Anche il trasporto ferroviario sta compiendo grandi sforzi per essere più rispettoso dell’ambiente, trovando nuove soluzioni all’avanguardia, maggiormente sostenibili, ma anche capaci di adattarsi agli attuali sistemi di trasporto già in funzione.

Si chiama Blues il nuovo treno ibrido prodotto da Hitachi Rail e già in uso sulle nostre linee ferroviarie in Calabria, Sicilia, Toscana e Sardegna.

Ma di cosa si tratta? È un nuovo treno a tripla alimentazione capace di adattarsi a ogni tipo di linea ferroviaria.

Dotato di motori diesel, viaggia su linee ferroviarie… (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Set 212023
 

È stato da poco pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Nature Photonics il risultato di una ricerca made in Italy. Si tratta di un nuovo materiale scoperto dal Dipartimento di Scienza dei materiali dell’Università Milano-Bicocca.

Il nuovo materiale, basato su cristalli di nano-spugne scintillanti, ha come funzione quella di individuare i gas radioattivi pericolosi per l’uomo e l’ambiente.
La nuova nano-spugna andrà a sostituire le attuali tecnologie per la rilevazione di sostanze radioattive; finora infatti, i rivelatori sono stati basati su scintillatori liquidi, caratterizzati da preparazioni laboriose e costose… (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Set 102023
 

È frutto di un lavoro lungo e complesso, realizzato dall’Università “Martin Lutero” di Halle-Wittenberg e dal Centro per la Ricerca Integrata sulla Biodiversità “Halle-Jena-Leipzig” entrambe in Germania e pubblicato sulla rivista scientifica Nature Ecology and Evolution.

Si tratta di sPlot la prima banca dati globale sulle piante contenente più di 1 milione di campioni raccolti in ogni ecosistema, in giro per il mondo, dai poli fino all’equatore.

I dati di questa incredibile raccolta sono a disposizione dei ricercatori… (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Set 072023
 

Questa volta tocca al vetro, materiale dalle mille sfaccettature, trasparente, solido, malleabile, duttile; ogni giorno ne verifichiamo le infinite potenzialità. Ma ahimè, abbiamo quasi tutti vissuto la spiacevole esperienza della sua rottura, per esempio quando il nostro amato smartphone cade per terra.

L’industria è da molto tempo alla ricerca di nuove mescole che possano rendere il vetro sempre più resistente a cadute e graffi, ma il materiale perfetto sembra ancora lontano.

Un altro aspetto meno considerato, ma altrettanto importante… (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Ago 192023
 

La ricerca su una mobilità veramente sostenibile vede realizzare sforzi in più direzioni: molto interessante è il progetto australiano per il miglioramento della mobilità su rotaia.
I treni, da sempre, sono tra i veicoli più green grazie alla loro movimentazione quasi esclusivamente elettrica: oggi, però, si cerca di fare di più attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative.

Nel nuovo continente, esattamente nel New South Wales, un vecchio treno passeggeri alimentato a diesel è stato trasformato, dalla Byron Bay Railroad Company, in un treno completamente alimentato a energia solare.

La trasformazione è stata possibile… (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Mar 012023
 

La città di Linz, in Austria, è famosa perché nel 1948 fu sviluppato uno dei più importanti e utilizzati convertitori siderurgici, capace di trasformare la ghisa in acciaio.
Oggi questa città torna in auge per qualcosa di completamente diverso.

Una tecnologia per l’assorbimento…..(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Mar 012023
 

Sostenibilità, risparmio energetico, rispetto dell’ambiente sono oramai un mantra che sentiamo spesso ripetere in ogni luogo e in ogni occasione.
L’aver riscontrato che le risorse e le capacità rigenerative del nostro pianeta non sono infinite, ha messo in moto il processo di cambiamento che vediamo concretizzarsi continuamente in molti aspetti della nostra vita, dal modo in cui si produce l’energia, al modo in cui la si utilizza, dalla mobilità alla riciclabilità di ciò che realizziamo e usiamo.

A questo argomento…..(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Feb 282023
 

Il problema della transazione energetica nasce dall’esigenza di dover sostituire i combustibili fossili inquinanti con nuove fonti di energia più sostenibili per il pianeta.
Il primo passo si sta effettuando attraverso la sostituzione degli attuali veicoli inquinanti con nuovi a trazione elettrica, i cosiddetti EV (Electric Vehicle).

Questa transazione…..(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)